Aryna Sabalenka. Iga Swiatek. Marketa Vondrousova. Le tre regine Major, in rigoroso ordine cronologico, di questo 2023. Le prime due coincidono anche con le prime due giocatrici al mondo in arrivo allo US Open, ultimo Slam dell’anno. Slam che, tra l’altro, potrebbe valere anche il n.1 al mondo: una ennesima conferma polacca o finalmente il culmine della scalata della gladiatrice bielorussa? Uno dei tanti temi di un torneo che si prospetta davvero apertissimo, con gli USA pronti a fare la voce grossa. I due 1000 nord americani sono stati infatti vinti da Jessica Pegula, n.3 WTA e in cerca della prima semifinale Slam, e Coco Gauff, n.6, apparentemente sbocciata e pronta al salto di qualità definitivo (grazie Brad Gilbert). Che sia la volta buona del ritorno a casa del trofeo, sei anni dopo Sloane Stephens (che, insieme ad Andreescu e Danielle Collins potrebbe essere il timore di molte in fase di sorteggio)?
O potrebbe toccare a un’altra ceca, appena approdata in top 10? Karolina Muchova ha giocato la finale a Cincinnati, oltre a quella al Roland Garros, e con il suo gioco tanto pulito quanto imprevedibile potrebbe essere il vero crac del tabellone. Lei come la connazionale Marketa, campionessa Slam, salita al n.9 al mondo e non intenzionata a fermarsi. Ha sottratto lo scettro dei Championships ad Elena Rybakina, tds n.4, che dopo lo straordinario inizio sul cemento proverà una fine altrettanto epica sfruttando la stessa superficie. Poco dietro le varie Garcia (chiamata a difendere la semifinale, onde non sprofondare in classifica), Sakkari, Kvitova, Bencic, tutte potenziali outsider di lusso. A guidarle? Chi se non l’outsider per eccellenza, finalista uscente e n.5 al mondo, Ons Jabeur. Dopo un’altra finale Slam persa, a Londra, il momento sembra maturo. E quale posto può essere migliore della Grande Mela, per constatare ciò?
Ma, dopo tutti questi nomi, le nostre ragazze? Consapevoli che rinverdire i fasti del 2015 è pressoché impossibile, crediamo in un buon torneo per le nostre prime due giocatrici. Elisabetta Cocciaretto, tds n.29 (unica) e Jasmine Paolini, che dopo un’estate pazzesca sul cemento americano si è arrampicata fino al n.35 della classifica. Guidano (sperando in Lucrezia Stefanini, unica rimasta nelle qualificazioni) una squadra di 5 italiane, oltre a loro presenti: Camila Giorgi, Martina Trevisan e Lucia Bronzetti. Al maschile è lecito sognare, qui sperare nel cuore delle nostre ragazze almeno per un quarto turno. E poi chissà…Robertina e Flavia insegnano che i più arditi desideri si realizzano quando meno te lo aspetti.
PRESENTATO DA
I primi turni delle italiane
Lucia Bronzetti vs [12] B. Krejcikova
Camila Giorgi vs [3] J. Pegula
M. Trevisan vs Y. Putintseva
J. Paolini vs [20] J. Ostapenko
[29] E. Cocciaretto vs qualificata
Ottavi teorici
1] I. Swiatek vs [16] V. Kudermetova
[11] P. Kvitova vs [6] Gauff
[4] E. Rybakina vs [15] B. Bencic
[10] K. Muchova vs [8] Sakkari
[7] C. Garcia vs [9] M. Vondrousova
[14] L. Samsonova vs [3] J. Pegula
[5] O. Jabeur vs [12] B. Krejcikova
[13] D. Kasatkina vs [2] A. Sabalenka
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Date e orari di gioco
Tutti i giorni, ad eccezione degli ultimi due, prevedranno due sessioni, una diurna e una serale. Si parte al mattino newyorkese alle ore 11 su tutti i campi (le 17 in Italia), ad eccezione dell’Arthur Ashe Stadium, dove si comincerà a mezzogiorno (alle 18 italiane). Di sera non si inizierà prima delle 19 locali, l’una di notte italiana, con concrete possibilità che si finisca a giocare durante la notte statunitense. Giovedì 7 settembre, sempre dalle 19 statunitensi, si giocheranno le due semifinali femminili, mentre quelle maschili sono in programma il giorno successivo, venerdì 8 settembre, una non prima delle 15 locali (le 21 italiane), l’altra non prima delle 19 (l’una di notte in Italia). Le finali – sabato 9 settembre quella femminile, domenica 10 quella maschile – sono entrambe programmate per le 16 newyorkesi, quando in Italia saranno le 22.