Di seguito diamo conto degli incontri femminili andati in scena in sessione serale nel Day 1 di Flushing Meadows per la 143esima edizione dello US Open 2023.
A. Kaliskaya b. K. Siniakova 6-4 6-2
Facile affermazione della russa Anna Kalinskaya che supera 6-4 6-2 in 1h17‘ la ceca Katerina Siniakova. Nonostante le 40 posizioni di vantaggio nel ranking WTA in favore dell’attuale n. 1 del mondo in doppio, è un risultato che non sorprende dato che la n. 49 delle classifiche era reduce prima dello Slam newyorchese da 5 sconfitte consecutive: l’ultimo successo risale al primo turno di Wimbledon contro la cinese Zheng. Ora per Kalinskaya al prossimo round ci sarà Sorana Cirstea.
E. Avanesyan b. A. Cornet 6-2 1-6 6-4
La 20enne Elina Avanesyan, numero 66 del mondo, trionfa con la spavalderia della gioventù sull’esperienza della veterana transalpina Alizé Cornet (n. 79 WTA).
Battaglia da oltre 2h30, prima che la giocatrice senza bandiera si qualificasse per il successivo turno con il punteggio di 6-2 1-6 6-4.
Da sottolineare i 9 doppi falli della 33enne francese che l’hanno non poco frenata nei momenti decisivi dell’incontro. Ora per Elina, l’ostacolo Jelena Ostapenko che ha battuto la nostra Jasmine Paolini.
M. Andreeva b. [Q] O. Gadecki 1-6 6-3 6-4
Di rimonta la stellina sedicenne Mirra Andreeva, classe 2007, vince il confronto con un altro talento giovanile come la 21enne – del 2002 – qualificata australiana Olivia Gadecki (n. 139 WTA).
1-6 6-3 6-4 in poco più di due ore di match per la siberiana, partita non eccezionale sul piano qualitativo e che ha mostrato chiaramente la giovane età delle due protagoniste: esposte alla pressione derivante dal fronteggiarsi in un prestigioso palcoscenico come quello di una prova Slam. 35 vincenti per la giocatrice aussie a fronte di 45 errori non forzati, dall’altra parte 13 winners contro 28 unforced.
[11] P. Kvitova b. C. Bucsa 6-1 7-6(5)
La solita immensa e discontinua Petra Kvitova: la mancina della Repubblica Ceca, due volte campionessa a Church Road, difatti si impone per 6-1 7-6(5) sulla spagnola Cristina Bucsa in una sfida durata quasi un’ora e quaranta, che tuttavia poteva avere un esito molto più netto.
La 33enne, poche settimane fa convolata a nozze, tds n. 11 si è imposta agilmente nel primo set per poi veleggiare spedita anche nel secondo. Ciononostante sul 5-2, ad un passo dalla vittoria, ha mancato la possibilità di chiudere il match servendo sul 5-3 per il pass valevole il 2°T: costringendosi così alla disputa di un pericoloso tie-break che ha però ben gestito pur subendo un mini-break nel primo punto del tredicesimo game.
Al prossimo turno, possibile incrocio dal sapore passato ma sublime con Caroline Wozniacki.
[6] C. Gauff 6-3 b. [Q] L. Siegemund 3-6 6-2 6-4
Si conosce perfettamente la forza agonistica della qualificata tedesca Laura Siegemund, la sua inossidabile forza di volontà che la porta a non mollare mai anche quando oggettivamente ne avrebbe ben donde.
E pur trovandosi di fronte la n. 6 del seeding Coco Gauff nell’incontro inaugurale della sessione serale sull’Arthur Ashe Stadium, fresca peraltro di primo titolo 1000 in quel di Cincinnati, non a caso si pensava che qualche grattacapo la solidissima Laura l’avrebbe potuto creare alla nuova protetta di Brad Gilbert.
Ma fino a questo punto probabilmente nessuno ne se lo poteva immaginare, Cori non soltanto ha infatti perso il set d’apertura per 6-3 in 44 minuti ma ha avuto addirittura bisogno di 32 punti per espugnare finalmente la resistenza teutonica centrando il primo break del suo match alla settima occasione del game che aperto le danze nel secondo set.
Quella strenua e stoica resilienza della n. 121 WTA tuttavia è stato l’ultimo baluardo prima del crollo fisico: Gauff si è infatti intascata 11 dei successi 15 game del match.
Al servizio sul 5-2 per mettere il punto esclamativo sulla contesa, però, Cori si è bloccata con tre doppi falli permettendo a Laura di rintuzzare lo svantaggio sino al 5-4. Chiamata nuovamente a servire per il match, non ha tradito di nuovo le attese verticalizzando chirurgicamente il proprio tennis sulle affettate tedesche condite da perfidi attacchi in controtempo che le hanno dato fastidio per tutto il match. Alla fine, al termine di quasi tre ore di lotta indicibile pericolo scampato per Coco: adesso tutti non vedono l’ora di assistere allo scontro Block Buster che promette scintille contro Andreeva.
Si affronteranno per la seconda volta in carriera, e nel giro di pochi mesi: al terzo turno del Roland Garros, da finalista uscente è stata l’americana ad avere la meglio rimontando per (5)6-7 6-1 6-1 in 2h05′ di gioco.
[30] S. Cirstea b. [WC] K. Day 6-2 6-3
Ordinaria amministrazione per la 30esima forza del tabellone femminile al National Tennis Center Sorana Cirstea, che ha liquidato la wild card di casa Kayla Day – classe ’99, 23 anni – lasciando per strada solamente cinque game.
Poco più di un’ora e un quarto di match senza storia, come detto in apertura, al secondo turno per la rumena sfida alla russa Kalinskaya.
[24] M. Linette b. A. Sasnovich 6-3 6-2
Se per le sue conterranee senza bandiera – lei bielorussa – la serata nella Grande Mela è stata foriera di dolci soddisfazioni, non si può affermare lo stesso per la n. 92 WTA Aliaksandra Sasnovich.
La 29enne di Minsk ha dovuto infatti cedere nettamente per 6-3 6-1 in 1h16‘ di gioco alla semifinalista dell’ultimo Open d’Australia Magda Linette: regolarista eccezionale che trova sul cemento il suo habitat naturale.
Ad attendere la polacca ci sarà la statunitense e semifinalista 2020 in questo torneo, sprofondata alla piazza n. 433 del ranking, Jennifer Brady.