[1] C. Alcaraz b. D. Kopfer 6-2 3-2 rit.
Buona la prima per Carlos Alcaraz, che beneficia del ritiro di Dominik Kopfer e passa al secondo turno dello US Open. Il mancino tedesco, dal finire del primo set, dimostra di avere alcuni problemi di mobilità, cosa che rende ancora più evidente la differenza tecnica tra i due giocatori. Sotto di un break anche in avvio di secondo parziale, Kopfer decide di non proseguire la partita. Alcaraz, che pure stava mettendo in campo un ottimo tennis e testando gran parte del suo repertorio –dalle discese a rete in controtempo alla palla corta–, non spreca troppe energie, notizia sempre positiva durante uno Slam. “Mi sono sentito bene durante la partita. Ho iniziato molto bene. Molto concentrato. Onestamente, non mi aspettavo di giocare a questo ottimo livello all’inizio, al primo turno qui allo US Open”, dice Alcaraz nella conferenza stampa post-partita. Poi continua: “Ovviamente voglio giocare delle battaglie, voglio giocare dei match interi. Questo non è il modo migliore di vincere una partita. Ma ovviamente giocando nella sessione serale, sono felice di aver finito presto e riposare”.
Carlitos al prossimo turno affronterà il sudafricano Lloyd Harris -ottimo giocatore sul campi in cemento, alla ricerca di continuità dopo un infortunio-, e tenterà di proseguire il proprio cammino, sperando di arrivare alla conquista del titolo come nel 2022. Proprio per questo motivo, ci si sarebbe potuti aspettare una certa emozione, forse anche nervosismo, da parte di Alcaraz nello scendere in campo per la prima volta sapendo di dover difendere il primo titolo Slam della carriera, ma questo non è sembrato influenzare invece il ventenne spagnolo. “Ero emozionato di giocare il mio primo turno qui allo US Open. È stato bello andare di nuovo in campo sull’ Arthur Ashe [campo centrale dello US Open, ndr] dopo una così bel cammino l’anno scorso. Ero emozionato di tornare. Non sto pensando alla difesa del titolo. Non stavo pensando al fatto di essere stato campione l’anno scorso. Mi sono concentrato sul giocare al mio miglior livello, di ritornare al livello a cui ho giocato l’anno scorso, provare a fare le stesse cose che ho fatto l’anno scorso, questa è l’unica cosa a cui penso adesso. Cerco di stare distante da tutta la pressione che le persone mi mettono addosso come campione uscente”.
Alcaraz, nonostante l’età, sembra proprio riuscire in questo intento e concentrarsi solo sui propri obiettivi tennistici. È proprio dal campo che arriva un’altra sfida per lui: Djokovic, grazie alla vittoria contro Alexandre Muller, lo ha scalzato dalla vetta del ranking. La rivalità tra i due, che, in questa edizione dello US Open, potrà vivere un altro capitolo solo in un’eventuale finale, passa anche di lì e Carlos non si tira indietro. “Adesso è un mio obiettivo”, dice in conferenza stampa, parlando della prima posizione mondiale. “Come ho già detto anche in precedenza, stiamo avendo una bella battaglia per il numero uno, Novak e io. Sapevo che sarebbe tornato numero uno dopo lo US Open. Quando il torneo sarà finito, cercherò di recuperare il prima possibile. Questo è il mio obiettivo, è quello per cui sto lavorando. La stagione ha ancora tanti tornei prima che l’anno sia finito. Cercherò di riprendermelo [il numero uno, ndr] prima della fine del torneo e dell’anno”.