A.Rinderknech b. M.Berrettini 6-4 5-3 rit.
Partita iniziata male e finita nel peggiore dei modi, poco altro da dire. Matteo Berrettini, già in difficoltà e sotto di un set contro il francese Arthur Rinderknech, nei concitati momenti decisivi del secondo parziale, rincorrendo una palla verso il lato del rovescio, si impunta la caviglia destra, ruzzola a terra gridando per il dolore, e il suo US Open si conclude così.
Le prime impressioni, dal campo, sono che la distorsione sia stata importante, ma non catastrofica (come quella patita da Alexander Zverev a Parigi l’anno scorso, per intendersi), l’articolazione non sembrava troppo gonfia nell’immediato, la speranza è che a livello osseo e di legamenti non ci siano danni seri. Tutto questo verrà valutato nelle sedi opportune, a noi rimane poco altro da fare o da scrivere se non augurare al campione azzurro di rimettersi al più presto, perchè se c’è qualcuno che davvero è in credito con la fortuna, questo è Matteo.