Z. Zhang b. [5] C. Ruud 6-4 5-7 6-2 0-6 6-2
Zhizhen Zhang è il primo giocatore cinese della storia a battere un top 5 e lo fa lottando per oltre tre ore contro Casper Ruud, numero cinque del mondo e finalista nel 2022 allo US Open. Il cinese vendica la sconfitta subita al terzo turno del Roland Garros quest’anno grazie ad un gioco rapido e aggressivo, che il norvegese ammette di aver subito fin da subito: “È entrato in campo sparando forte con il dritto e il rovescio, ha servito alla grande. Non mi ha fatto sentire a mio agio in alcuni momenti. Penso che lui si senta più sicuro sul cemento che sulla terra. Penso anche che abbia giocato meglio di dritto rispetto al Roland Garros, aveva fatto più errori di dritto quella volta. Quello era il mio piano partita: cercare di giocare pesante sul suo dritto, cercare di farlo correre sul lato del dritto. Lui ha semplicemente tirato vincenti incrociati, lungolinea, poi veniva a rete. Mi ha messo in difficoltà giocando veloce. Complimenti a lui. Ha giocato veramente bene onestamente”.
Le parole di Ruud tracciano un quadro abbastanza lucido di ciò che si è visto in campo nelle tre ore e venti di battaglia tra i due. Il norvegese ha subito per tutto il match questa aggressività a tutto tondo di Zhang, ma è riuscito anche a scardinare in alcuni momenti il gioco del cinese, vincendo secondo e quarto set. Proprio al termine di quest’ultimo, vinto per 6-0, Ruud si è innervosito per un toilette break molto lungo dell’avversario e se ne lamentato con l’arbitro, chiedendo qualche spiegazione – per inciso il comportamento di Zhang è stato giudicato regolare – e perdendo probabilmente un po’ di quella fiducia ritrovata nel parziale appena vinto. “Ci sono stati 5-6 minuti in cui camminavo in giro senza fare nulla. Ho forse perso il ritmo lì, e questo è frustrante, perché stai andando bene, hai vinto il quarto set e vuoi andare continuare”, commenta Ruud a fine match. Certo è che non è la prima volta che il norvegese subisce un contraccolpo da una situazione del genere – citofonare Rune per un episodio simile a Roma – e che Zhang da quella pausa è uscito ritrovando il tennis spumeggiante mostrato durante gli altri parziali e certificato da alcuni numeri: 18 ace, 3 doppi falli, 60 colpi vincenti e 41 errori non forzati. Grazie alla vittoria più importante della carriera, il cinese accede al terzo turno, dove affronterà l’australiano Rinky Hijikata.
ALTRI MATCH – Tutto facile per i due padroni di casa Taylor Fritz e Francis Tiafoe, che hanno avuto la meglio rispettivamente di Juan Pablo Varrilas e Sebastian Ofner. Fritz, testa di serie numero nove, domina la partita – 6-1 6-2 6-2 il punteggio finale – grazie al servizio e ad una potenza superiore da fondo campo, lasciando poco scampo a Varrilas specialmente con il dritto. Tiafoe, invece, deve vincere una resistenza maggiore da parte dell’austriaco Ofner, ma riesce comunque a chiudere comodamente in tre set 6-3 6-1 6-4, giocando in maniera solida e mostrando qualche lampo del suo talento. Al terzo turno Fritz sfiderà il diciassettenne ceco Jakub Mesenik, Tiafoe sarà, invece, opposto al francese Adrian Mannarino, testa di serie numero ventidue