[2] A. Sabalenka b. [23] Q. Zheng 6-1 6-4
Rullo compressore! Forte del nuovo traguardo raggiunto di n. 1 al mondo, in condizione fisica ottimale e con la forza mentale che si ritrova la bielorussa spazza via Qinwen Zheng in un’ora e 14’ con il punteggio di 6-1 6-4.
Si tratta della settima semifinale Slam in carriera con il personale record di aver raggiunto questo traguardo in tutti e quattro i tornei del Grande Slam. All’Us Open è la terza semifinale consecutiva raggiunta, con la medaglia particolare di prima della classe.
Aryna adesso non vuole fermarsi. A 25 anni ha raggiunto il miglior livello di tennis mai giocato in carriera e lo dimostrano i numeri. Contro la cinese n. 23 del ranking non ha concesso palle break, nessun momento di vuoto, anche per demerito dell’avversaria, tre soli doppi falli e ben l’88% di punti ottenuti con la prima di servizio.
Zheng, dal canto suo, ha patito l’emozione del momento per il primo quarto di finale e ha fatto passi indietro rispetto alla magistrale prestazione fornita contro Ons Jabeur. Questo anche perché l’avversaria odierna era differente per caratteristiche dalla tunisina. Sabalenka ha un servizio solido e non le ha mai consentito di spingere in risposta, costringendola a colpi difensivi sin dall’avvio dello scambio. Della bielorussa quasi tutti gli scambi più lottati. Adesso affronterà la vincente della sfida tra Marketa Vondrousova e Madison Keys.
PRIMO SET A SENSO UNICO
Poco da raccontare in un primo set in cui la cinese è imbrigliata dalla rete devastante di giocate di Sabalenka e dall’emozione per l’importanza del momento. Zheng vince solo quattro punti nei primi cinque giochi, ritrovandosi pesantemente sotto nel punteggio. Il sesto game le serve per sbloccarsi e muovere il punteggio, con Aryna che chiude al primo setpoint in 28’: 6-1.
ZHENG ENTRA IN PARTITA, MA SABALENKA NON CONCEDE NULLA
La notizia del secondo set è che c’è partita. Si scambia, addirittura Sabalenka triplica i gratuiti passando dai tre del primo parziale ai 9 del secondo. Ma alla fine vince la neo n.1 al mondo. Sabalenka è ingiocabile nei suoi turni di servizio, con Zheng che fa quel che può per impensierirla. L’unico principio di mal di testa le viene nel gioco n. 4: commette un doppio fallo che la manda 30-30, ma Aryna è cresciuta tanto e lo dimostra con la disinvoltura con cui riesce a passarci sopra con eleganza e con uno slice esterno che fa i buchi sul cemento. La n. 23 del mondo strappa applausi con qualche vincente di dritto ben costruito. Nel settimo game arriva la svolta definitiva al match: Sabalenka si fa aggressiva in risposta e arrivano due errori gratuiti che le costano il break.
La bielorussa potrebbe già chiudere nel nono gioco, ma la cinese si salva con coraggio. Poi al secondo matchpoint è festa per Sabalenka che chiude 6-4 sorridente, felice, forte più che mai.