B. Shelton b. [10] F. Tiafoe 6-2 3-6 7-6(7) 6-2
“Pronto? Che è successo?” Questo sembra dire Ben Shelton subito dopo il match point, con il gesto della cornetta all’orecchio, un gesto di cui probabilmente non conosce nemmeno l’origine, perchè chissà se ha mai visto una cornetta del telefono…
Il classe 2003 della Georgia si è aggiudicato il derby con il connazionale Frances Tiafoe grazie a un irrazionale terzo set, e in particolare a quell’ancora più irreale risposta che ha annullato la palla del 2 set a 1 al suo avversario, Un colpo pazzesco e geniale allo stesso tempo, ancora più folgorante se si pensa che è arrivato dopo due doppi falli consecutivi, e che sublima in un secondo solo le tre ore e sette minuti di gioco.
Primo set: Tiafoe fatica a ingranare e viene punito dalla potenza di Shelton
Come accaduto anche in alcuni match passati di questa edizione dello US Open, Francis Tiafoe non parte in quarta anche questa volta. Nel primo game annulla subito una palla break, poi cerca di mettere in difficoltà Shelton nel quarto gioco, senza però avere successo. Non esattamente incisivo alla battuta come il suo avversario, la decima tds fatica nel quinto gioco, tanto da concedere il break all’avversario alla terza occasione. Confermato il break a 30, Shelton dà nuovamente qualcosa in più rispetto allo sfidante, e con qualche vincente visibile non proprio in modo nitido a occhio nudo gli strappa il servizio per la seconda volta, per poi andare a chiudere il set nel turno di battuta successivo, a 30. 6-3 Shelton in quaranta minuti di tennis più che positivo.
Secondo set: Tiafoe rischia all’inizio, ma brekka e tiene i turni di battuta che gli servono per mettere i giochi in parità
Questa volta Tiafoe parte come si deve e tiene la battuta a 0, Shelton lo segue a 15 sparando i suoi inconfondibili siluri al servizio. Il più giovane dei due è aggressivo in risposta, il che gli permette di costruirsi il punto di potenza venendosi a prendere a rete il 15. Questo lo catapulta a una pericolosa palla break, annullata da Tiafoe grazie a un passante di rovescio niente male. Si salva, poi, la decima tds, che va a condurre il set per 2 giochi a 1. La differenza ancora una volta è che nei turni di servizio di Tiafoe si gioca (poche prime e meno incisive), in quelli di Shelton no; infatti, intensi scambi smistati bene tra i due giocatori riportano a un pericoloso 30-30, ma il 25enne di Hyattsville la scampa ancora una volta e tiene con una mano un po’ scivolosa il timone del set. Lo aiuta Shelton a tenere la presa ben salda, regalandogli a suon di errori tre golosissime palle break consecutive, le sue prime in questo match. Alla seconda chance Tiafoe sprigiona dalla sua racchetta un dritto in corsa lungolinea che lascia sul posto l’avversario: break e 4-2 in suo favore. Il 20enne di Atlanta lascia andare il braccio e si procura due opportunità per l’immediato contro-break, ma con la stessa potenza con cui le aveva ottenute le spreca, lasciando così scappare Tiafoe sul 5-2. Nel nono game il semifinalista della scorsa edizione dello US Open va a servire per aggiudicarsi il secondo parziale. Stampa un ace sulla ‘t’ e riporta i set in parità dopo quaranta minuti di parziale; gli stessi del primo, ma con esito diametralmente opposto.
Terzo set: Il parziale anarchico se lo aggiudica Shelton al tie-break, in corner
Questa volta è Shelton a partire alla battuta, e subito si trova in difficoltà. Costretto ai vantaggi da Tiafoe, il giovanissimo americano incappa in brutti errori che regalano il break all’avversario su un piatto d’argento, ma una reazione istantanea e brutalmente aggressiva gli restituisce il servizio. Incita il pubblico di casa e si continua a giocare, passando avanti 2-1. Il 25enne statunitense si fa mettere i piedi in testa dal suo avversario, che lo costringe più di una volta all’errore. Va da sé il terzo break del set, con il conseguente 3-1 Shelton. Da giocarsela sul predominio dei break a strapparsi il servizio in continuazione. Di nuovo, il n.47 del mondo sbaglia troppo, si fa contro-brekkare e torna l’equilibrio, se così si può dire. Agganciato l’avversario sul 3-3, Tiafoe approfitta della poca concretezza al servizio di Shelton per metterlo alle corde già da subito con risposte aggressive e profonde. Ne risulta l’ennesimo break – dove è finito il predominio americano al servizio? – che porta la decima forza del seeding avanti nello score, con un rassicurante 4-3 e servizio, che di rassicurante ha ben poco in questi minuti. Infatti, come volevasi dimostrare, nel set ‘americanamente’ anarchico spunta il sesto break, questa volta per Shelton, che a seguito tiene la battuta – miracolo? – e avanza sul 5-4. Facile gioco anche per Tiafoe che riporta i giochi in parità e in modo altrettanto agevole il n.47 al mondo si garantisce il tie-break. E che tie-break sia, nonostante il percorso inspiegabile. I due giocatori tengono i propri turni di servizio iniziali ma, appena prima del cambio di campo, Tiafoe affonda un rovescio a rete e regala il primo mini-break a Shelton, che con lo stesso colpo pochi punti a seguire glielo restituisce. 5-4 per il giovane, due servizi per il veterano. Risposta fulminante di rovescio e due set point Shelton. Il primo lo sciupa con una risposta terminata lunga, poi il disastro: due doppi falli consecutivi e set point Tiafoe. Ma il giovane non ha paura, neppure dopo aver pasticciato per tutto il set e anche al tie-break: risposta-missile vincente di dritto e pressing sull’avversario, che con due errori su colpi in contenimento concede il terzo parziale a Shelton. Un’ora e dieci di tennis per il pubblico, mettiamola così.
Quarto set: la resa di Tiafoe
La batosta della sconfitta nel terzo set si fa sentire per il ragazzo del Maryland, che cede subito la battuta in avvio di parziale e lascia scappare subito Shelton sul 2-0. Ormai Tiafoe sembra crederci sempre meno, i suoi colpi non hanno più la convinzione che avevano nel secondo set, e Shelton sembra prevalere anche negli scambi da fondo.
Un parziale di 17 punti a 1 in favore di chi batte sembra ripristinare l’ordine naturale delle cose che era stato sconvolto nel terzo set, ma poi tre errori gratuiti di Tiafoe confezionano il secondo break che consegna a Shelton la sua prima semifinale Slam.