Aryna Sabalenka è un autentico ciclone: la bielorussa continua nel suo percorso netto in questo US Open per accedere in semifinale. Nessun set perso da parte della virtuale numero 1 del mondo e appena 21 game persi in cinque partite. La 25enne di Minsk si candida come favorita principale per la conquista di questo torneo, ancor di più dopo aver battuto in scioltezza la cinese Qinwen Zheng con il punteggio di 6-1 6-4. Molto soddisfatta in conferenza stampa la numero 2 del seeding.
D: La tua avversaria ha provato ad alzare il livello nel secondo set e adattarsi al tuo ritmo, ma sei riuscita comunque a chiudere il match in due e risparmiare energie. Puoi parlarci di come hai affrontato il secondo set? Qual è la differenza tra l’Aryna amichevole e simpatica fuori dal campo e la guerriera che sei in campo?
Sabalenka: “Nel secondo set ha iniziato a giocare meglio e a servire meglio. Me lo aspettavo perché dopo il primo set non aveva più niente da perdere e quindi ha giocato più aggressiva. Il secondo parziale è stato un po’ complicato, ma sono molto contenta perché, nonostante stesse servendo bene, sono riuscita a strapparle una volta la battuta ed è stato sufficiente per vincere il set. Nonostante lei abbia tirato più forte, io sono riuscita a mantenere il mio livello e ho vinto in due set, non dandole molte possibilità. Il tennis è qualcosa che amo davvero ed è una cosa a cui tengo tanto e voglio fare bene. Perciò in campo non sono così amichevole: voglio ottenere la vittoria e poi so che dopo il match posso tornare ad essere me stessa“.
D: Hai detto quanto ti piaccia questa atmosfera e quanto tu l’abbia apprezzata. Se Keys vincesse stasera, quanto ti darebbe fastidio sapere che riceverebbe la maggior parte del sostegno dal pubblico?
Sabalenka: “No, non è un problema per me, capisco che loro la sosterranno più di quanto faranno con me. Ho già un po’ di esperienza in stadi nei quali hanno sostenuto le mie avversarie e ho avuto tifo contro, quindi non mi disturberà. Cercherò solo di rimanere concentrata e giocare il mio miglior tennis. So che avrò il mio team del box a sostenermi, avrò degli amici allo stadio che faranno il tifo per me, così come la mia famiglia. Comunque se decidessero di fare il tifo per me, lo apprezzerei (ride)”.
D: I tennisti durante la loro carriera devono fare scelte difficili. Ricordi una decisione difficile che hai preso in un determinato momento della tua carriera di cui a posteriori sei orgogliosa?
Sabalenka: “Penso che portare un esperto di biomeccanica nel mio team non sia stata una decisione difficile, ma sicuramente un qualcosa di diverso rispetto a ciò a cui ero abituata. Prima non ero aperta a questo tipo di aiuto. Sono molto felice e contenta di essermi aperta a nuove soluzioni: mi ha aiutato tantissimo a migliorare il servizio e a diventare più forte in campo“.
D: Hai raggiunto le semifinali in tutti e quattro i Major quest’anno. Come sei riuscita a raggiungere una tale competitività su tutte le superfici e in tutte le condizioni?
Sabalenka: “Sono molto orgogliosa di me stessa e del lavoro che ho svolto con il mio staff. Sono riuscita ad adattarmi a tutte le superfici e ad esprimere il mio gioco in tutte le situazioni. Sto facendo una stagione straordinaria, ho vinto in Australia, ho avuto anche due sconfitte piuttosto pesanti contro Muchova a Parigi e contro Jabeur a Wimbledon. Ma non ho perso, ho semplicemente imparato. Sono fermamente convinta che tutte le partite tirate che ho perso mi aiuteranno per il futuro in altre battaglie“.
D: Stai già pensando a quello che potrebbe succedere sabato?
Sabalenka: “Credo che sia normale. Quando si arriva alle fasi finali del torneo, pensi a cosa può succedere e cominci a sognare. So che devo fare al meglio il mio lavoro: scendere in campo, giocare il mio miglior tennis e combattere per raggiungere il mio sogno. Non ci stiamo concentrando sulla classifica, alla fine numero 1 o numero 2 è semplicemente una posizione di differenza. Devo ancora esprimere il mio miglior tennis e questo è più importante della classifica“.