D. Gabriel, per cominciare parlaci delle tue sensazioni dopo questa vittoria
GABRIEL DIALLO: “Mi sento alla grande. È stato importante che Galarneau abbia vinto il primo singolare, e poi io ho provato a dare il mio massimo e ad essere aggressivo anche prendendo spunto da lui, che mi ha fornito una grande ispirazione. Sono molto contento del modo in cui ho servito, e di come ho colpito in uscita dal servizio. Poi ci sono stati quei due break cruciali che mi hanno garantito il successo”.
D. Quanto è stato difficile giocare con il tifo del pubblico contro?
GABRIEL DIALLO: “È stata dura ma neanche troppo, perché entrambi siamo entrati in campo molto calmi e alla fine credo che i tifosi siano stati sempre rispettosi, seppur supportando i loro beniamini, come è normale che sia. Ma alla fine si sono goduti due bei match”.
D. In che posizione metti questa partita tra quelle che hai vinto nella tua carriera?
GABRIEL DIALLO: “Beh sicuramente molto in alto, nella top-2. Mi sono sentito bene quest’estate e ho potuto allenarmi al meglio per preparare questa settimana. I risultati si sono visti e tutto ciò è di buon auspicio per me”.
D. Si può dire che sia stata la giornata perfetta?
GABRIEL DIALLO: “Sì possiamo dirlo, anche perché sulla carta non eravamo favoriti e probabilmente abbiamo battuto il team più forte. Ma dobbiamo stare concentrati su ogni punto perché anche Cile e Svezia sono nazionali importanti. Domani non cambierà nulla contro la Svezia e dovremo ripeterci, anche se la tavola è ben apparecchiata nel girone per noi”.
D. Ti piace questo nuovo format della Coppa Davis?
GABRIEL DIALLO: “Considerando che abbiamo vinto la manifestazione lo scorso anno sarebbe paradossale dire il contrario (sorride, ndr). Direi che questo nuovo sistema ci calza a pennello. Giocare in queste bolge di pubblico è bello, anche se magari per un tifoso canadese è più difficile venire in Europa e vederci giocare. Più che il formato della Davis, conta il modo in cui uno si approccia a questo torneo particolare”.
[UBALDO SCANAGATTA, UBITENNIS] D. Quanta fiducia ti dà questa vittoria? Te l’aspettavi? E magari parlaci anche del tuo passato da tennista quando eri ragazzo…
GABRIEL DIALLO: “Partendo dalla prima domanda, quando affronti giocatori top 20 devi sempre giocare al tuo massimo. Per esempio, senza servire così bene non avrei probabilmente potuto vincere, ma ero comunque consapevole di avere altre armi per mettere Musetti in difficoltà. Poco tempo fa ho vinto due partite contro un altro top player come Evans (a Toronto e a Surbiton, ndr), e quelle esperienze mi sono servite. Quando mi ha breakkato mentre stavo servendo per il match a Toronto, è stato un duro colpo ma garzie a quel momento negativo ho trovato anche maggiore equilibrio in me stesso. E poi so che posso sempre contare sulla battuta per arrivare al tie-break.
Per quanto riguarda il mio background, mio padre viene dalla Guinea e mia madre è ucraina, ma si sono incontrati in Russia e io stesso conosco il russo per le origini dei miei genitori. Ma nella mia famiglia il tennis non è mai esistito prima di me, era a livello 0. Ho giocato a pallamano fino a 13 anni, ma poi ho deciso di virare sul tennis perché preferisco gli sport individuali, in cui si è soli con se stessi”.
D. Ieri hai visto la partita del Cile e soprattutto quella di Jarry, che potrebbe essere un tuo avversario?
GABRIEL DIALLO: “Sì, abbiamo visto un pochino della partita ma sono pronto a giocare contro qualunque avversario. Jarry sta giocando molto bene, ma la cosa certa è che contro nessuno di loro, che sia Jarry, Garin o Tabilo, sarà un incontro facile. Faremo del nostro massimo e cercheremo di competere al meglio”.