ITALIA-CANADA 0-1
A. Galarneau b. L. Sonego 7-6(8) 6-4
Preceduta dai festeggiamenti per i 90 anni di Nicola Pietrangeli, icona non solo del tennis italiano ma anche di quello mondiale e recordman assoluto in Coppa Davis, inizia la sfida tra Italia e Canada. Se avevamo dei dubbi sull’integrità fisica della formazione canadese, le scelte di capitan Dancevic non fanno che confermarle. Si opta per la linea verde, in campo Galarneau e Diallo rispettivamente contro Sonego e Musetti, probabilmente per risparmiare Shapovalov in vista delle prossime sfide con Cile e Svezia. Ci sono tutti i presupposti, visti i valori in campo, per vincere la prima sfida contro la bestia nera Canada, sin qui sempre tabù per i nostri colori (3-0 i precedenti per i nostri avversari).
Buona la risposta del pubblico, davvero pochi i vuoti sugli spalti, stupenda la coreografia all’atto dell’inno nazionale italiano. Aprono le danze Galarneau e Sonego, nessun precedente tra i due contendenti.
Sembra iniziare nel migliore dei modi per Sonego, subito 3 palle break consecutive sullo 0-40. Galarneau le annulla ma ne arriva una quarta. Bravo il canadese che annulla anche questa e dopo ben 7 minuti tiene la battuta. Stona molto l’assenza del tifo organizzato canadese, questa è un’altra conseguenza negativa della nuova formula della Davis. Sobbarcarsi ogni anno una trasferta europea per i tifosi delle nazioni oltreoceano non deve essere cosa semplice. Oltretutto non si tratta di un weekend come una volta, ma di una settimana intera. Galarneau nonostante sia nr. 200 si scioglie gradualmente, tiene tranquillamente il ritmo da fondo campo e le bordate di Sonego e resta attaccato all’avversario. Sonego serve delle ottime prime (sui 215 km/h di media) ma insiste troppo sul ritmo e mette in palla il canadese. La svolta sembra arrivare tra il sesto e il settimo gioco quando Lorenzo inizia a variare un po’ i colpi, tenta qualche palla corta e rallenta in certi frangenti gli scambi. Così sul 3 pari arriva il break a zero che sembra lanciare Sonego verso il primo set. Ma sul 5-4 per il tennista italiano arriva l’inaspettato break canadese. Sonego va sul 30-15 ma complici due gratuiti di diritto cede la battuta sulla prima palla break concessa del parziale. La partita si complica, Galarneau acquista fiducia e porta il set al tie break. Non solo, scappa un paio di volte avanti di un minibreak e si viene a trovare su un pericoloso 5-3. Da qui in poi succede di tutto, Sonego recupera sul 5-5 poi arrivano un paio di set point a testa non sfruttati. Si seguono i servizi fino al 9-8 Galarneau. Serve Sonego che affossa un comodo diritto in rete. Clamoroso alla Unipol Arena, primo set Canada dopo 73 minuti di autentica battaglia.
Sonego si prende una lunga pausa fisiologica ma la partita si è complicata e il tennista italiano fa molta fatica a capire come venirne a capo. Galarneau non si stacca e Sonego inizia a tradire un certo nervosismo con il linguaggio del corpo. Non basta l’eccezionale spinta del tifo organizzato italiano, sembra di stare al Dallara e non alla Unipol Domus Arena. Il quinto gioco è devastante, Sonego commette un paio di gratuiti e sbaglia un paio di attacchi che si rivelano troppo leggeri, Galarneau ringrazia e alla quarta palla break strappa il servizio. Sonego si trova sul cornicione ma la reazione non si vede, anzi è il canadese ad avere una palla per il 5-2 “pesante” dopo un medical time-out chiesto dall’azzurro per farsi massaggiare la coscia destra. Sonego non arriva mai a palla break, salva un match point sul 3-5 ma capitola nel decimo gioco dove Galarneau nonostante non metta praticamente mai la prima chiude il servizio a 15 con un bel diritto vincente. Niente da fare, il Canada è davvero la nostra bestia nera ed ora la strada si fa maledettamente in salita.
Queste le dichiarazioni di Sonego a fine match: “Onore al merito al mio avversario che oggi ha giocato da Top20. Non mi aspettavo di trovarmi un avversario che giocasse a questo livello. In Davis a volte succede. E’ stato anche fortunato in alcuni punti. Io ritengo di aver dato tutto quello che avevo e di aver giocato bene. Bravo lui. Rispetto alla sconfitta con Gojo la situazione era differente. Allora era il mio esordio ed ero abbastanza teso. Oggi ritengo di aver fatto del mio meglio. Sono a disposizione se mi dovesse essere chiesto di giocare in doppio, fisicamente mi sento a posto. Ho chiamato il medical time out per un semplice indurimento. E’ passato dopo un game. E’ tutto ok”