Da Bologna, il nostro inviato
Coppa Davis 2023 Group Stage
Gruppo A
Italia – Svezia 1-0
M. Arnaldi (ITA) b. L. Borg (SWE) 6-4 6-3
In una Unipol Arena stracolma e splendidamente tricolore Matteo Arnaldi vince un il primo incontro di Italia-Svezia, quanto basta per spedire i ragazzi di Filippo Volandri alle Finals di Malaga. Bastava infatti un successo e vittoria è stata, seppur più complicata di quanto possa suggerire il punteggio finale. “Pesa un po’ indossare questa maglia” – ha ammesso a caldo il n°47 del mondo (sempre sorridente) dopo il suo successo, applaudito tra gli altri anche dal direttore Scanagatta, seduto a fianco del sottoscritto in una tribuna stampa non troppo ricca di inviati, complice forse anche il derby milanese di sabato sera.
Merita però un pensiero anche Leo Borg: non avrà vinto, ma ha dimostrato un tennis sicuramente superiore al n°334 che attualmente gli riserva la classifica ATP, frutto indubbiamente anche della giovane età. Due anni di differenza, però, a questi livelli sono spesso un’enormità, e Arnaldi è stato bravo a farli pesare tutti. Più freddo e lucido nella gestione dei momenti chiave Matteo, rimasto ancora a lungo in campo dopo la vittoria per godersi il meritato abbraccio del pubblico bolognese, scattandosi anche un selfie con un gruppo speciale di tifosi.
Primo set: Borg inizia bene ma poi si scioglie: Arnaldi parte avanti
Complici forse le elevate aspettative sul suo incontro, che manderebbero l’Italia a Malaga in caso di un suo successo, Matteo Arnaldi parte con il freno a mano tirato. Il sanremese tiene il suo primo turno di battuta, ma appare leggermente contratto e sicuramente più falloso del solito, subendo il break nel secondo game al servizio. Leo Borg, al contrario, parte senza concedere punti in battuta e, sull’1-1, approfitta di qualche errore dell’italiano (e di un nastro vincente sulla palla break) per allungare, salendo 3-1.
Arnaldi pian piano inizia a sciogliersi, costantemente incitato dalla panchina azzurra e dai cori del rumoroso pubblico bolognese, che da giorni ormai gli dedica il maradoniano coro “Sai, perché, mi batte il corazon? Ho visto Matteo Arnaldi, ho visto Matteo Arnaldi!“. È un match che, almeno all’inizio, si presenta ben più complicato del previsto: il n°2 di Svezia spinge bene, specialmente in lungolinea, e talvolta si presenta anche a rete per finalizzare il punto. L’attesa reazione di Arnaldi arriva nel sesto gioco, dove alla terza palla break Matteo riesce a riagguantare la parità e, dopo un altro game sofferto, arriva l’allungo: 4-3.
In ogni caso, Borg non si scompone e continua a spingere sull’acceleratore, tenendo ancora la battuta a zero. Chiamato a servire per rimanere nel set, però, l’attuale n°334 ATP vanifica tutto quanto di buono fatto per i primi tre quarti d’ora di partita, commettendo due doppi falli di seguito sulla parità dopo aver ben annullato un set point. Arnaldi ringrazia, fa cenno al pubblico di aumentare i decibel e va a sedersi avanti di un set: 6-4.
Secondo set: basta un altro break ad Arnaldi, si va a Malaga!
In avvio di secondo parziale il n°47 del ranking è bravo ad evitare il rischio di allentare la tensione, come talvolta può accadere dopo un set vinto. Nemmeno il 2003 svedese, però, allenta la presa, continuando a spingere a tutto braccio come se non avesse nulla da perdere. Rispetto al primo, il secondo parziale (almeno nella prima metà abbondante) scorre via in modo più rapido e meno combattuto, con i servizi a farla da padrone. Nei primi tre turni di battuta entrambi concedono soltanto tre punti, alternando un game tenuto a zero, uno a quindici e uno a trenta.
A dover affrontare il primo, piccolo momento di difficoltà è però ancora Arnaldi, che sul 3-3 è bravo a porre rimedio ai due errori iniziali, risalendo da 0-30 senza concedere chance di break e salvandosi ai vantaggi. La svolta definitiva dell’incontro avviene nel gioco seguente, con Borg che torna a mostrare comprensibili tremori e, dopo aver rimontato da 0-40, affossa un rovescio in rete sulla quarta palla break.
Matteo è ancora bravo ad approfittarne e, al servizio per chiudere, è costretto ai vantaggi ma non trema, cancellando un’opportunità di contro-break con un servizio vincente a 210km/h. Dopo poco più di un’ora e venti il sanremese chiude 6-4 6-3 al terzo match point e ottiene la vittoria decisiva per il secondo posto nel Gruppo A alle spalle del Canada imbattuto.
I possibili avversari dell’Italia a Malaga
Grazie al successo di Matteo Arnaldi, dunque, l’Italia è già certa di approdare alle final eight di Malaga, indipendentemente dal risultato degli altri due incontri in programma. Insieme agli azzurri, sono già qualificati Canada, Repubblica Ceca, Olanda, Australia, Finlandia e Serbia, in attesa di capire chi la spunterà tra Gran Bretagna e Francia.
Martedì 19 settembre alle 12 CET, a Londra, verranno sorteggiati gli accoppiamenti per le fasi finali, in programma da martedì 21 a domenica 26 novembre come ultimo appuntamento stagionale. Le otto squadre classificate andranno a sfidarsi in un classico tabellone ad eliminazione diretta, così strutturato:
- 1A (Canada) – 2B (Francia/Australia/Gran Bretagna) oppure 2D (Finlandia)
- 1C (Repubblica Ceca) – 2B (Francia/Australia/Gran Bretagna) oppure 2D (Finlandia)
- 2A (ITALIA) oppure 2C (Serbia) – 1D (Olanda)
- 2A (ITALIA) oppure 2C (Serbia) – 1B (Francia/Australia/Gran Bretagna)
Le due semifinali saranno date dalle sfide fra le vincenti di 1. e 2. e di 3. e 4., con la finalissima in programma domenica 26 novembre.