La settimana dedicata alla Coppa Davis ha designato le nazionali che a Malaga dal 21 al 26 novembre si contenderanno la conquista della famosa insalatiera. In ordine rigorosamente alfabetico le magnifiche 8 sono: Australia, Canada, Finlandia, Gran Bretagna, Italia, Olanda, R.Ceca e Serbia.
Il sorteggio del tabellone delle Finals si svolgerà martedì alle ore 12 italiane a Londra ma si sa già che sarà così composto (dall’alto in basso): Canada contro seconda gruppo B (Australia) o seconda gruppo D (quindi Finlandia); R. Ceca contro seconda gruppo B (Australia) o seconda gruppo D (Finlandia); Olanda contro seconda gruppo A (Italia) o seconda gruppo C (Serbia); Gran Bretagna contro seconda gruppo A (Italia) o seconda gruppo C (Serbia).
Prima di proiettarci sul tabellone delle Finals vediamo gruppo per gruppo come si sono sviluppate le cose.
GRUPPO A
Era il gruppo dell’Italia. A Bologna ce la siamo vista davvero brutta. La sconfitta pesantissima (0-3) e inaspettata contro i canadesi nr. 158 ed il nr. 200 del mondo in singolare ci aveva davvero messo con le spalle al muro. Bravissimi i ragazzi e capitan Volandri a ignorare la pressione (“Pressure is a privilege” diceva Billie Jean King), anzi a trasformarla in energia positiva e battere con un fondamentale 3-0 i cileni vincendo oltretutto tutte le sfide in rimonta al terzo (evidenziando naturalmente l’impresa di Sonego, capace di annullare 4 match point a Jarry). Una volta che poi il Canada ha battuto il Cile all’Italia rimaneva il compitino finale, battere la Svezia che ha davvero recitato la parte della vittima sacrificale.
A Novembre saremo a Malaga, se recuperiamo Berrettini e Sinner potremmo tranquillamente dire la nostra, ma in semifinale saremo dalla parte della Serbia di Djokovic. Insomma, se si vuole vincere dopo 47 anni la Davis bisognerà compiere un’impresa e per questo servirà la squadra al completo e in ottima condizione fisica in tutti gli elementi.
Vanno fatti i complimenti al Canada campione in carica. Senza Auger-Aliassime, senza Shapovalov presente in panchina solo per onor di firma, i canadesi hanno vinto nettamente il girone e si sono guadagnati la difesa del titolo a Malaga.
Bravi davvero i giovani Diallo e Galarneau, al di là delle loro classifiche nel ranking Atp. Ma va fatto un plauso anche a Vasek Pospisil, oramai veterano della nazionale canadese che non si tira mai indietro, che si debba giocare il singolare o il doppio. Se i due big recupereranno in vista delle Finals il Canada sarà davvero ostico da battere.
Sfortunato Massu e i ragazzi cileni, lo “sliding doors” è stata la sfida con l’Italia. Quel 3-0 subito perdendo tutte le sfide dopo aver vinto il primo set grida davvero vendetta, ma per andare avanti nella manifestazione queste occasioni non le puoi sprecare. Jarry e Garin ne faranno sicuramente tesoro, ma con questa formula se le fasi finali saranno sempre giocate sul veloce risulteranno sempre ostiche per i sudamericani sicuramente più abili sulla terra. Massu interrogato sulla preferenza tra vecchia e nuova formula della Davis ha risposto: “A me e ai miei ragazzi interessa rappresentare il paese”, ne siamo proprio sicuri?
GRUPPO B
Molto equilibrato e con emozioni condensate nella sfida finale tra Gran Bretagna e Francia. La Svizzera infatti nonostante Wawrinka era già fuori, l’Australia era invece già certa della qualificazione dopo aver battuto Francia e Svizzera ed avendo perso con i padroni di casa britannici.
L’ultima sfida vedeva in palio il secondo posto per le Finals di Malaga, con la Gran Bretagna che in caso di vittoria sarebbe arrivata prima e la Francia che invece in caso di successo sarebbe arrivata seconda dietro gli australiani. Dopo la vittoria di Evans su Fils (in rimonta) a sorpresa Humbert batteva in tre set Cameron Norrie per l’1-1 transalpino. A quel punto diventava decisivo il doppio. Roger Vasselin e Mahut vincevano il primo set 6-1, Skupski ed Evans il secondo al tie break.
Terzo set vietato ai deboli di cuore, la coppia francese sprecava tre match point sul 5-4 e uno sul 6-5. Nel tie break la spuntavano i britannici per 8 punti a 6, Gran Bretagna prima e Australia seconda.
GRUPPO C
Cocente delusione per i padroni di casa spagnoli la cui eliminazione farà sì che a Malaga nelle Finals non ci sarà la nazionale organizzatrice della fase finale (stortura evidente di questa formula, perché non riservare una wild card al paese dove poi si giocherà la fase finale?) e questo chiaramente pone molti interrogativi su quella che sarà la risposta del pubblico per l’evento.
Se la Spagna è stata la delusione del raggruppamento, la sorpresa è stata rappresentata dalla Repubblica Ceca, che nonostante sia andata a Malaga con solo 4 uomini è stata addirittura capace di vincere il girone battendo non solo la Spagna ma anche la Serbia che contro i cechi ha schierato anche Djokovic (pur se solo in doppio). Veramente complimenti a Jaroslav Navratil e ai suoi uomini, in particolare a Jiri Lehecka e Tomas Machac, che fanno permesso ai cechi un percorso netto, con tre vittorie per 3-0. Passa anche la Serbia che grazie anche a Djokovic supera la Spagna nella corsa al secondo posto. Corea ultima come da pronostico.
Peccato davvero per la Spagna e capitan Ferrer, nonostante una formazione di tutto rispetto gli spagnoli sono crollati, soprattutto nella sfida con i cechi. Molto male Davidovich Fokina, davvero bravo nell’ultimo scorcio di stagione nel circuito ATP ma crollato sotto il peso di essere il numero 1 iberico nei match della Davis.
GRUPPO D
Il girone forse più sorprendente. Che la Croazia padrona di casa potesse soffrire ci stava, vista anche l’assenza di Borna Coric, mai sceso in campo in questi giorni. Ma che gli Usa potessero cedere il passo ad Olanda e soprattutto Finlandia davvero era impronosticabile.
Molto male gli Stati Uniti, sconfitti da olandesi e Finlandia e quindi finiti terzi. Onore al merito invece non solo agli olandesi che saranno una mina vagante anche alle Finals con due buoni singolaristi (Griekspoor e Van de Zandschulp) e una ottima coppia in doppio (Koolhof e Middelkoop), ma soprattutto alla Finlandia che alla prima apparizione nel World Group è stata addirittura capace di approdare alla fase finale della manifestazione.
Grandissimo protagonista il nr.2 finnico, Otto Virtanen, nel circuito buon giocatore da challenger, in Davis un vero leone. Nr. 125 Atp, quest’anno nessuna vittoria nei tornei principali e due challenger portati a casa vincendo a Lugano e a Lille, si è preso il lusso di vincere tutti e 3 i suoi singolari battendo nell’ordine Van de Zandschulp, Prizmic e McDonald. Spalla quindi perfetta per Emil Ruusvuori che insieme alla coppia Heliovaara/Salminen (con l’ausilio anche di Kaukovalta) si sono guadagnati le Finals.
Non ci poteva essere esordio peggiore per Bob Bryan in panchina. Malissimo soprattutto Tiafoe, ma il fallimento è stato generale perché anche Tommy Paul e McDonald non hanno saputo incidere. Tre singolaristi tra i primi 39 del ranking mondiale non sono bastati per andare avanti, senza dimenticare un signor doppio come Krajicek/Ram. Il tonfo clamoroso con la Finlandia (0-3) è lo specchio della prova americana a Spalato.
TABELLONE MALAGA
L’Italia se la vedrà o con l’Olanda o con la Gran Bretagna. Sulla carta due sfide assolutamente alla portata, a patto come già scritto in precedenza di arrivarci al completo e in buona condizione fisica.
Se dovessimo passare il turno ci dovrebbe poi essere la Serbia e lì con ogni probabilità ci troveremo di fronte Novak Djokovic. Pensiamo innanzitutto ad arrivarci battendo Olanda o Gran Bretagna.
WORLD GROUP I
Si sono anche giocate le sfide del World Group I dal quale sono emerse le 12 squadre che si giocheranno i qualifiers per l’ammissione alla fase a gruppi del 2024. Anche qui non sono mancate le sorprese (tipico della Davis).
Il Brasile ha battuto in trasferta la Danimarca di Holger Rune, il Perù ha superato la Norvegia (senza Ruud), Taipei è andato a vincere in Romania. La Slovacchia di Alex Molcan ha battuto ad Atene la Grecia di Stefanos Tsitsipas, sconfitto proprio da Molcan in singolare. Vittoria contro pronostico anche del Portogallo che batte in trasferta l’Austria senza Dominic Thiem.
Nessun problema invece per l’Argentina contro la Lituania, il Belgio contro l’Uzbekistan, la Germania che passa agevolmente in Bosnia, l’Uzbekistan che vince in Bulgaria, l’Ungheria che supera la Turchia.
Vittorie sudate per Israele contro il Giappone e per l’Ucraina contro la Colombia, entrambe ottenute per 3-2