Sono rimaste in quattro a giocarsi il titolo al Guadalajara Open AKRON Presented by SANTANDER, WTA 1000 che si sta disputando sul cemento messicano. Nel lato alto del tabellone, quello orfano della testa di serie n° 1 Ons Jabeur, battuta dalla nostra Martina Trevisan, sono arrivate in semifinale due tenniste che non erano seeded, ovvero Sofia Kenin e Caroline Dolehide (che ha superato proprio Martina in un match in cui l’italiana è stata “sprecona”), mentre nella parte bassa sono sopravvissute sia Maria Sakkari che Caroline Garcia, rispettivamente seconda e terza forza del torneo.
S. Kenin b. L. Fernandez 6-4 6-7(6) 6-1 (Michelangelo Sottili)
Sofia Kenin conferma il momento di forma e, dopo la finale a San Diego di sabato scorso, conquista un posto tra le ultime quattro al Guadalajara Open Akron Presented by Santander battendo Leylah Fernandez 6-4 6-7(6) 6-1 in due ore e 47 minuti. Un incontro anche caratterizzato da qualche doppio fallo da parte di entrambe sui punti importanti, ma con un buon livello espresso dalle due, almeno finché Fernandez non è uscita dal match dopo i primissimi giochi della frazione decisiva, in apertura della quale vantava un bilancio tra vincenti e non forzati di 27-17 contro il 24-33 dell’avversaria.
Kenin ha mosso molto bene la palla, tenendo spesso una buona profondità alla quale Leylah ha risposto come sempre senza indietreggiare, finendo però per commettere troppi errori. La prestazione messa in campo da Sofia è stata dunque altrettanto efficace eppure ben diversa da quella organizzata di fronte a Ostapenko: 3 gratuiti contro la lettone, 44 questo giovedì, per una vittoria che permette alla n. 53 WTA di arrivare (virtualmente) a un passo dalla top 30.
IL MATCH – Kenin subito aggressiva sul servizio canadese, è anche fortunata con la risposta steccata mal gestita da Fernandez che chiude con il doppio fallo. Sofia consolida, ma il suo allungo si ferma con l’ottima risposta di Leylah che annulla la palla del 3-1 per poi pareggiare quando le viene restituito il doppio fallo da sinistra.
La ventunenne di Montreal gioca come sempre con i piedi vicinissimi alla riga di fondo, situazione che le permette di togliere il tempo all’avversaria ma a volte è lei stessa a non averne abbastanza per difendere le accelerazioni o le palle troppo profonde dell’altra. Ben centrata, Kenin rimette la testa avanti al quinto gioco, approfittando anche di Foxtenn che fa arrabbiare Fernandez: se non funziona sulla palla forse fuori di Sofia, torna presto in servizio per ribaltare l’out chiamato alla statunitense. Senza più rischiare in battuta, Kenin chiude 6-4, nonostante un saldo vincenti-unforced di 10-13 contro il 9-6 di Leylah; determinanti quindi gli errori forzati canadesi, anche se non di rado forzati da sé stessa, preferendo complicati colpi inginocchiati di mezzo volo (o anche meno) pur di non retrocedere.
Scambio di break in apertura di seconda partita, Fernandez si affida alla prima di servizio in un quinto game che avrebbe potuto complicarsi. Si complica invece quello successivo per Kenin che lo cede dopo 14 punti. È in fiducia ora, Leylayh, e vola 5-3 30-0. Tuttavia, ha la pessima idea di colpire al volo (con il manico) un lobbone difensivo che cadeva dritto contro sole e forse pure in corridoio. Da lì al doppio fallo sul 30-40 è un attimo; Fernandez si procura comunque due set point da sinistra, ma alla fine arriva il 5 pari.
Si arriva al tie-break mentre entrambe stanno esprimendo un ottimo livello. Sofia scappa 4-1 grazie a un’ottima risposta e al doppio fallo successivo, ma una brutta gestione dello slice corto canadese (già vista in precedenza) apre la strada alla rimonta di Leylah, facilitata dalla seconda in rete che la manda sul 6-4. Doppio fallo sul secondo set point (quarto complessivo), favore però presto ricambiato da Kenin e allora il parziale è della n. 21 WTA.
Nel terzo set, Fernandez non sfrutta la smorzata telefonata per strappare subito il servizio, ci mette anzi del suo per perdere la battuta al game successivo e il suo match termina lì, riuscendo solo a evitare il bagel. In semifinale, Kenin troverà la vincente fra Martina Trevisan e Caroline Dolehide.
[3] C. Garcia b. [10] V. Azarenka 6-3 6-4
Già in ottavi di finale si era parlato di una Caroline Garcia ritrovata, dopo i risultati non entusiasmanti dell’ultimo periodo, e la francese si è confermata anche ai quarti di finale del 1000 messicano sconfiggendo un’avversaria tosta, anche se ovviamente non più all’apice della carriera, come Victoria Azarenka, testa di serie n° 10 del torneo. E lo ha fatto in due set con un punteggio piuttosto netto (6-4 6-3).
In contrasto a quanto però dice lo score, l’andamento della partita non è stato tuttavia così agevole per la transalpina, che non ha mai perso il servizio, è vero, ma ha dovuto salvare cinque palle break nel primo set e sei nel secondo, mentre è stata letale non appena la bielorussa le ha concesso delle occasioni, capitalizzando una delle due chances di strappare servizio all’avversaria nel parziale di apertura e addirittura l’unica che le è capitata in tutto il secondo, nel game iniziale.
Garcia non raggiungeva una semifinale nel circuito da marzo, quando venne poi sconfitta da Donna Vekic nell’atto conclusivo, e cercherà di tornare in una finale WTA 6 mesi dopo l’ultima volta. Per riuscirci, però, dovrà battere Maria Sakkari.
[2] M. Sakkari b. E. Arango 6-3 6-4
E a proposito di Sakkari, la greca ha sconfitto nella notte, nell’ultimo quarto di finale in programma in ordine temporale, la sorpresa del torneo Emiliana Arango, nonché la seconda colombiana di sempre a raggiungere un quarto di finale a livello WTA. Quest’ultima, dopo essersi trovata sotto di un set e di due break contro la greca, finalista in Messico nel 2022, ha provato a rientrare nel finale, ma si è dovuta arrendere quando la tds n° 2 ha servito per la seconda volta per chiudere l’incontro.
Le ottime doti di Arango, attuale n° 180 del mondo (ma da lunedì sarà 120 con il nuovo best ranking), sono state comunque confermate anche da Sakkari, che nel post partita ha affermato: “Non avevo mai giocato contro di lei e quindi non la conoscevo. Ma è sicuramente una giocatrice talentuosa e promettente, e anche oggi ha disputato una bellissima partita”.
Guardando ai precedenti tra Garcia e Sakkari, le due si sono confrontate quattro volte in carriera e la francese è avanti per 3-1, ma nell’ultimo precedente, risalente a Doha 2023 (febbraio) Maria si è imposta in un incontro molto lottato al tie-break del terzo set. È dunque complicato andare a scovare una netta favorita tra le due.