Nella tarda serata italiana di ieri, alla Rogers Arena di Vancouver, ha preso il via la sesta edizione della Laver Cup, a suo modo un’edizione storica. Per la prima volta, infatti, il ruolo di challenger spetta al Team Europe, che l’anno scorso si arrese per 8-13 al team capitanato da John McEnroe, in quella che fu più una cerimonia d’addio a re Roger Federer. E la difesa del titolo da parte del Team World, costellato di giovani promesse e giocatori che decisamente si esaltano in situazioni del genere, sfruttando anche l’entusiasmo del pubblico, è iniziata nel migliore dei modi. La prima serata, con quattro incontri tutti valevoli un punto, ha visto un sonoro 4-0 dalla banda dei campioni in carica, capace di perdere un solo set (nell’incontro di doppio), con un grande esordio da parte di Ben Shelton, Francisco Cerundolo e Tommy Paul, quest’ultimo per ora solo in coppia con Tiafoe. Debutto da ricordare, soprattutto per la capacità di calarsi nella parte e giocare un gran bel tennis che entusiasmasse gli spettatori. Anche se, ed è anche giusto, gli occhi erano tutti per la stella di casa.
F. Auger-Aliassime (WORLD) – G. Monfils (EUROPE) 6-4 6-3
A spiccare tra i risultati è infatti una ritrovata, piacevole vittoria (fatte le dovute proporzioni vista la natura dell’evento) da parte di Felix Auger-Aliassime, capace di prendere le contromisure e arginare tutte le magie che Gael Monfils può produrre, specie in un contesto di esibizione. Il canadese, giocatore solido che nei vezzi raramente cade, ha saputo ben gestire il proprio incontro soprattutto al servizio, concedendo un totale di 5 palle break, 2 nel primo set e 3 nel secondo, tutte brillantemente annullate, poi sfruttate per far sua l’inerzia dell’incontro e andare a strappare il servizio al francese, una volta per parziale. Ha infatti perso solo 5 punti con la prima in campo in tutto l’arco dell’incontro Felix, chiudendo anche con sei dritti vincenti, spinto dall’entusiasmo del pubblico di casa. Lo show è stato alimentato da qualcuna delle solite giocate del francese, abbastanza nervoso (anche qualche parola di contrasto avuta con l’avversario durante l’incontro) e mai in grado di contrastare per davvero la forma smagliante del canadese, che potrebbe sfruttare la vetrina qui concessagli, e la possibilità di giocare a braccio sciolto per ritrovare fiducia in vista dell’ultima parte di stagione, con tutti i punti che ha da difendere.
E, nella conferenza post gara, sottolinea anche questo (importante) aspetto. “Mi sento bene“, spiega il canadese, “non parlo solo della semplice vittoria, ma sento di essere sulla strada giusta. Mi sto muovendo e sentendo bene in campo, oltre a colpire bene la palla. Anche durante l’allenamento di oggi, e nel riscaldamento, mi sentivo come se stessi colpendo al meglio. Sono felice di essere riuscito a mostrare quello che credo di poter fare e che mi alleno per fare. E soprattutto di fronte a tutti qui, e in TV, è bello fare passi avanti e giocare di nuovo bene“. Inoltre, come sottolinea anche Felix, l’entusiasmo e la carica che dà giocare davanti al proprio pubblico, con anche tutti i pensieri che lo attanagliano in questo 2023, è tutta un’altra storia: “L’anno scorso a Londra è stata una vittoria straordinaria, ma anche poter vincere in casa per la prima volta sarebbe davvero figo. L’anno scorso è stata la nostra prima vittoria, la prima per il Team World. Ma farlo con la folla al nostro fianco e a sostenerci, soprattutto per me come canadese, fa sentire bene. È bello ottenere la prima vittoria al mio attivo qui nella competizione, e nel complesso nella mia stagione è bello ottenere qualche vittoria. Non ne vedo da un po’ (sorride)”.
B. Shelton (WORLD) – A. Fils (EUROPE) 7-6(4) 6-1
C’era da aspettarselo, ma quando succede poi, è tutto un altro conto. L’esordio di Shelton, opposto a un’altra grande speranza del tennis come Fils, è stato “alla Shelton”: esplosivo. Il giovane americano, assurto al n.19 del mondo e reduce dal torneo della carriera, ha subito messo in chiaro la situazione, facendosi forte con il servizio e la propria capacità di rendere una spanna in più sui campi in cemento. Dopo un primo set molto equilibrato, liscio, deciso solo da un bel tie-break in cui l’americano ha gestito meglio i punti importanti, il secondo è stato totalmente appannaggio del rappresentante del Team World, capace di perdere solo 6 punti al servizio, e chiudendo senza patemi per 6-1. Le statistiche alla battuta, come sempre, sono impressionanti: neanche una palla break concessa in tutto l’incontro, e una clamorosa bomba a 236 km/h a suggellare il 5-5 nel primo parziale. La vittoria di Shelton è stata quella che ha inaugurato la serata campale del Team Europe, bella per un set, devastante nell’altro. Rimane l’onore di esserci per Fils, ancora un po’ indietro, nonostante la maturità e la solidità, in alcuni passaggi su queste superfici.
F. Cerundolo (WORLD) – A. Davidovich Fokina (EUROPE) 6-3 7-5
Un grande debutto è anche quello di un giocatore che proprio tanto da esibizione non è, come Cerundolo. L’argentino, ormai una costante tra i primi 20/25 ha ampiamente meritato la convocazione, dimostrando tra l’altro subito di avere la giusta mentalità per esserci. Contro un avversario che qualche coniglio dal cilindro sa decisamene come cacciarlo, quale Alejandro Davidovich Fokina, Francisco ha cacciato una prestazione di lotta e di governo, solida da fondo, lasciandosi anche andare a qualche tocco di fino per stancare l’avversario e galvanizzare il pubblico. Delle partite andate in scena sicuramente la più incerta ed equilibrata, con ben 10 break nei due set: non il massimo per il servizio, ma tanto da vedere in risposta e nello scambio, con due colpitori puliti e puntuali, entrambi mettendo in campo tutto per portare a casa il punto al proprio team. E l’argentino, che ci è riuscito, nell’intervista post partita sul campo appariva felice come un bambino la mattina di Natale, decisamente soddisfatto: “Qui è super divertente, mi piace davvero tanto. Credo di aver giocato davvero bene, mi sono sentito a mio agio dall’inizio dell’incontro. Davvero felice di aver vinto, di aver portato a casa il punto per la mia squadra. Giocare qui di fronte a Roger, John, Bjorn, è strabiliante per me, ad essere onesto. Dovrei essere io a guardare loro, non loro me“.
F. Tiafoe/T. Paul (WORLD) – A. Rublev/A. Fils (EUROPE) 6-3 4-6 10-6
A chiudere la serata la parte più incerta e divertente, il doppio. Da una parte la coppia tutta americana Paul/Tiafoe, dall’altra si rivede Fils, in coppia con il n.6 del mondo Andrey Rublev. I rappresentanti del Team World, godendo di una miglior manualità sotto rete, e giocando più spesso la specialità, erano certamente favoriti sulla carta. In effetti l’esito li ha premiati, ma la coppia franco-russa ha saputo gestire bene lo scambio da fondo, divertendosi e divertendo, trascinando quantomeno l’incontro al set decisivo. Il break trovato nell’ultimo game utile del secondo, il nono, sembrava poter dare lo slancio agli europei quantomeno per non chiudere a 0 la prima serata. Ma, dopo aver retto fino al 4-5 nel super tie-break, due mini-break di fila hanno spinto in alto Paul e Tiafoe, più convinti sotto rete, più a loro agio in partite del genere, bravi a viverla (come in realtà fanno anche in circuito la maggior parte del tempo) come un dovere e non un piacere. 4-0 Team World, stasera la palla passa ai top in singolare per ribaltare la situazione.