A. Karatsev b. [2] C. Norrie 7-6(5) 7-6(5)
Mai sottovalutare Aslan Karatsev. Il tennista russo è stato protagonista di un 2021 indimenticabile che l’ha visto raggiungere il 14esimo posto in classifica con tanto di semifinale all’Australian Open e il titolo nel 500 di Dubai. Poi un lento declino ha portato il trentenne di Vladikavkav addirittura fuori dai primi cento giocatori ATP, ma quest’anno, a partire dal 1000 di Madrid in cui ha raggiunto la semifinale, sta cercando di ritornare alla sua migliore condizione. Dopo uno US Open niente male dove ha sconfitto prima Jiri Lehecka, poi Roberto Carballes Baena, per poi cedere in quattro set alla stella americana Ben Shelton, l’attuale n.63 ATP è atterrato in Cina con l’idea di fare del suo meglio, e fino ad ora ci sta riuscendo alla grande. In ordine ha estromesso il nostro Matteo Arnaldi che sta vivendo un ottimo periodo di forma, l’esperto Andy Murray ancora a caccia di vittorie da aggiungere al suo palmares, e ora la seconda tds del torneo, il mancino Cameron Norrie. Certamente non la miglior stagione per il giocatore britannico, ma un primo turno molto convincente contro il qualificato Marc Polmans sembrava avergli riportato una solidità quasi dimenticata. Invece, due tie-break persi l’hanno condotto al patibolo. Karatsev gioisce, sconfigge Norrie per la prima volta in carriera dopo due sconfitte su altrettanti testa a testa, e vola così alla sua terza semifinale in stagione.
IL MATCH: Nel primo set a farla da padrone è stato il servizio. Infatti, oltre a tre palle break annullate da Norrie, i restanti turni di battuta sono filati via piuttosto velocemente e hanno condotto i due contendenti al tie-break. Qui Karatsev ha messo subito la testa avanti e si è portato prima sul 3-0, poi sul 5-2. L’inglese, che era sotto solamente di un mini-break, è stato abile nell’aggancio sul 5-5, ma poi è caduto sul più bello concedendo all’avversario il primo parziale dopo un’ora e otto minuti di gioco. Cancellato l’accaduto, Norrie strappa il servizio per la prima volta nel match a Karatsev nel terzo game e in seguito tiene facilmente la battuta sino al momento di andare a servire per il set. Qui un disastro del n.17 ATP lo catapulta sullo 0-40 e il russo, alla prima chance, concretizza l’occasione pareggiando i conti: 5-5, tutto da rifare. Il semifinalista di Madrid soffre un po’ al servizio ma raggiunge comunque il tie-break, e qui i due giocatori sono protagonisti di un testa a testa intenso fino al 4-4. Arrivati a questo punto è nuovamente Karatsev ad avere l’allungo finale decisivo: chiude ancora 7-5 al tie-break e conquista la terza semifinale in stagione dopo due ore e ventitré minuti di gioco.
In questo match entrambi i giocatori hanno mantenuto ottime percentuali di servizio, tra cui nove ace inglesi e nove russi. La differenza l’ha fatta Karatsev con la scelta di prendersi qualche rischio in più, commettendo a fine partita più del doppio degli errori di Norrie (17 contro 8), ma 29 vincenti a 14 gli hanno spianato la strada verso la semifinale. Qui il russo sfiderà, per cercare un posto per la sua prima finale in stagione, il giapponese Yoshito Nishioka, ottava testa di serie in tabellone, sempre pericoloso con i suoi colpi mancini.
[8] Y. Nishioka b. [3] J-L. Struff 6-4 7-5
Prestazione illuminante per il giapponese Yoshihito Nishioka, vittorioso in un’ora e trentuno minuti sul tedesco Jan-Lennard Struff, terza forza del seeding, con cui si trovava uno pari nei precedenti (l’ultimo risale a tre anni fa). Il n.46 ATP non si è fatto sbalordire dalla potenza del tedesco, che nei momenti più importanti è stato meno attento, permettendo così al giapponese importanti e decisivi allunghi nel punteggio, con anche qualche break fondamentale in più.
IL MATCH: Un ispirato Nishioka parte con il piede giusto in questo incontro di quarti di finale, strappando la battuta all’avversario nel terzo game, a 15. Struff fatica a essere incisivo in risposta, ma sul 3-4 ottiene la prima palla per un possibile contro-break. Il tennista giapponese cancella la chance del pareggio e sempre grazie alla battuta si mette in tasca il primo set dopo trentasette minuti. Il secondo parziale è già più rocambolesco a livello di punteggio, con Nishioka che nel quarto gioco annulla due opportunità di break e nel game successivo strappa lui la battuta all’avversario. Al momento di servire per il match, però, il n.46 ATP trema e si fa contro brekkare, ma un ulteriore game vinto in risposta gli consegna un’altra possibilità di chiudere la partita. Questa volta ce la fa, a 0, e termina la pratica Struff dopo un’ora e trentuno minuti di gioco. Non sono bastati 11 ace, 29 vincenti e ottime prime palle al tennista tedesco per portarsi a casa il match. Nishioka è stato altrettanto solido al servizio annullando più palle break dell’avversario e nei momenti cruciali è stato lui ad avere la meglio.