Con un commento birichino su X Andy Murray riprende una questione riaperta alcuni mesi fa, quando nel loro incontro agli Internazionali D’Italia Cameron Norrie colpì con uno smash Novak Djokovic a una gamba dopo che lo stesso aveva mostrato le terga al rivale.
L’asso serbo si era disinteressato allo scambio, non ritenendo più possibile vincerlo, e il colpo improvviso dell’inglese lo aveva fatto voltare di scatto e fulminare con lo sguardo il rivale, che peraltro si scusava con un gesto frettoloso della mano. Successivamente in conferenza stampa Nole dichiarava come quello fosse “un comportamento permesso, ma non certo degno del fair play. Non permetto a nessuno di comportarsi così con me”.
Murray parte da questa dichiarazione per commentare un video del 2014 riguardante la sfida di Shanghai tra il belgradese e Roger Federer. Nel corso dell’incontro, vinto dall’elvetico in due set, si vede infatti Djokovic ottenere un punto giocando il passante di dritto addosso allo Swiss Maestro sceso a rete. Le immagini non mostrano alcun cenno di scuse da parte di Djokovic. Lo scozzese fa leva anche sul match di Montreal del 2013 tra Nole e Rafa Nadal, durante il quale il campione iberico colpisce il bersaglio grosso a rete, si scusa ma ottiene anch’esso un’occhiata di brace, per stuzzicare il 24 volte campione Slam.
“Gran colpo” – commenta Sir Andy il passante su Federer– “tutto regolare e permesso. Però quando Nadal lo ha colpito a Montreal e Norrie a Roma il suo sguardo diceva: “come osi?””.
Il sito tennis.com commenta l’uscita dello scozzese ricordando sabato 30 settembre gli storicamente buoni rapporti tra i due tennisti, nati nel 1987 a una sola settimana di distanza. I due sono cresciuti insieme e hanno anche giocato il doppio all’Australian Open juniores, per poi sfidarsi in ben 7 finali Slam, con un bilancio favorevole a Djokovic per 5-2. “Ma dopo questa dichiarazione pubblica di Murray” – è il quesito finale – “verso quale obiettivo prenderanno la mira i due nel loro eventuale prossimo incontro: le linee del campo oppure l’avversario?”.