Dal 13 febbraio di quest’anno Pablo Carreno Busta non è più sceso in campo per via di un infortunio al gomito iniziato durante la Coppa Davis, a novembre del 2022. Era riuscito a vincere al primo turno dell’Australian Open ma il dolore continuava a non passare e così decise di interrompere i tornei. Sono passati quasi 8 mesi ma i risultati dei trattamenti per Carreno Busta sono ancora negativi. Nessuna operazione per il momento è stata presa in considerazione.
Ma è il motivo di questo infortunio, per il tennista spagnolo, a sorprendere. Senza alcun dubbio Carreno Busta ha affermato che riguarda il continuo cambio di palle da gioco. In un’intervista a Punto de Break, Carreno Busta ha riportato questa accusa: “È chiaro che le palle sono molto diverse e il cambio continuo influisce. La scorsa settimana abbiamo giocato con una marca, oggi con un’altra. Ma sul circuito Challenger è ancora peggio perché si cambia più spesso. Comunque, anche su quello ATP non si giocano mai due tornei con le stesse palle. Nello stesso swing, in Australia o sulla terra battuta, capita di cambiarle più volte. E questo giustifica il maggior numero di lesioni”.
Ma l’ex numero 10 del mondo non è il solo ad essersi lamentato di questo problema. Taylor Fritz ha affermato che i continui cambi di palle nei tre tornei di avvicinamento allo US Open hanno contribuito all’insorgere dei problemi al polso con cui l’americano ha dovuto fare i conti dalla fine dell’estate scorsa. Anche il tre volte campione slam, Stan Wawrinka, meno di due settimane fa, ha lanciato delle accuse a riguardo: “Si potrebbero evitare molti infortuni non cambiando ogni settimana le palle da gioco“.
Danil Medvedev alla fine del China Open ha descritto le palline paragonandole a dei “pompelmi, troppo grandi e morbidi”.
L’obiettivo di Carreno Busta è quello di tornare a competere nel 2024 e di ritornare a fare quello che ama: giocare a tennis. Ma le palline, per il momento, non cambieranno.