[5] A. Rublev b. [32] U. Humbert 6-2 6-3
C’era un unico top ten rimasto in tabellone all’altezza dei quarti di finale del Rolex Shanghai Masters e ci sarà anche in semifinale. Andrey Rublev ha infatti superato il primo esame da quando è diventato a tutti gli effetti il favorito del torneo sconfiggendo in due set Ugo Humbert (terzo francese sconfitto in questo torneo dopo Halys e Mannarino), da cui aveva perso solamente due settimane fa a Pechino. Il russo ha disputato un ottimo primo set, prendendo il largo dopo aver effettuato il primo break con la complicità del francese, apparso meno brillante rispetto alle sue ultime eccellenti prestazioni. Il secondo parziale, invece, è stato più laborioso: Andrey ha vissuto il suo momento di nervosismo che però non è stato capitalizzato da Humbert, bravo a recuperare il break di svantaggio ma non altrettanto a prendere il controllo del match quando ne aveva la possibilità.
La semifinale della parte alta sarà quindi Dimitrov-Rublev: lo storico dei confronti diretti tra i due è in perfetto equilibrio sul 3-3. Per il russo, che ha compiuto un altro grande passo verso la qualificazione matematica alle Finals di Torino, sarà la sesta semifinale stagionale (le altre cinque le ha vinte tutte) e la sesta anche a livello 1000 (3-2 il bilancio attuale). Humbert, che non è riuscito a migliorare ulteriormente il suo record contro i top ten, deve invece accontentarsi del ritorno tra i primi 30 giocatori del mondo, mentre è rimandato l’appuntamento con il suo best ranking e con il primato nazionale (in caso di vittoria oggi avrebbe scavalcato Mannarino in classifica).
Primo set – Gli errori di Humbert aprono la strada alla fuga di Rublev
Il match si presenta sin da subito su buoni ritmi, accompagnati però da qualche gratuito di troppo. Ad esempio Rublev insacca in rete un dritto che lo avrebbe portato a palla break nel primo game. Il russo non è impeccabile nemmeno in battuta nel gioco successivo ma la prima di servizio accorre in suo aiuto quando Humbert ha a disposizione la prima palla break dell’incontro. Sull’1-1, poi, anche il francese diventa falloso: nel suo caso, però, gli errori non restano isolati e iniziano ad accumularsi uno dietro l’altro con brevi intervalli. Ugo sbaglia soprattutto in uscita dal servizio nonostante possa spesso colpire con i piedi dentro il campo (sia con il dritto che con il rovescio) e alla fine, alla terza chance, Rublev riesce a brekkare neutralizzando la curva mancina del servizio di Humbert con una risposta di rovescio profondissima.
Il numero 7 del mondo è in fiducia e, dopo aver consolidato agevolmente il break, si rifà immediatamente pericoloso sul servizio dell’avversario. Andrey tiene infatti un ritmo elevatissimo riuscendo a colpire di dritto anche quando Ugo gli cerca il rovescio. In fase difensiva il francese resiste molto poco e così deve concedere altre quattro palle break. Il numero 34 del mondo, in realtà, le affronta tutte con buon carattere e con la giusta propensione offensiva. Sull’ultima, però, il suo dritto in avanzamento non è abbastanza incisivo per togliere a Rublev la possibilità di organizzare un passante che, effettivamente, risulta decisivo: i break di vantaggio per il russo diventano quindi due. Il finale di set non riserva sorprese: Rublev rimane saldamente in controllo e chiude sul 6-2 dopo 40 minuti di gioco.
Secondo set – Rublev si innervosisce, ma Humbert non ne approfitta a sufficienza
Dopo uno scambio di battute con Federer – spettatore d’eccezione dopo aver ricevuto un tributo da parte del torneo nella pausa tra i due match di giornata – Rublev, quasi imbarazzato per la presenza dello svizzero, riprende da dove aveva lasciato tornando a martellare da fondocampo. Così, a suon di dritti, il numero 5 del mondo si prende il break sull’1-1 proprio come aveva fatto nel primo set. Proprio quando la partita sembra essersi instradata verso una direzione ben precisa, però, qualcosa cambia: il russo ha la palla per il 3-1 ma Humbert mette i piedi in campo in risposta e trova un vincente di dritto che lascia fermo l’avversario. Come scosso da questa soluzione trovata dal francese, Rublev sbaglia una volée tutt’altro che impossibile nel punto successivo. Subentra allora una buona dose di frustrazione nella metà campo di Andrey che, spingendo con meno convinzione, finisce per farsi controbrekkare.
Il russo, in costante colloquio (non proprio sereno) con il suo angolo, sembra sul punto di esplodere per il nervosismo, soprattutto quando concede un’altra palla break sul 2-3. Il servizio e un dritto non colpito bene ma rimasto in campo sono però provvidenziali. Humbert allora torna in battuta avendo raccolto meno di quanto avrebbe potuto: sale in ogni caso sul 40-15 senza particolari problemi, ma bastano un nastro pro-Rublev e un dritto in avanzamento impreciso del francese per ridare ad Andrey quel pizzico di serenità fondamentale per piazzare gli affondi smarriti negli ultimi 15 minuti. Ugo si ritrova quindi nuovamente sotto nel punteggio e non riesce a resettare: il russo, allora, non ha bisogno di tornare al servizio per mettere la parola fine sul match. Bastano infatti gli errori di Humbert che cede quindi per 6-2 6-3 dopo un’ora e mezza di gioco.