[18] G. Dimitrov b. [22] N. Jarry 7-6(2) 6-4
Il Rolex Shanghai Masters 2023 verrà ricordato anche per aver restituito al tour un Grigor Dimitrov tanto brillante quanto solido. Spettacolare come sempre, ma con ben in testa l’obiettivo di andare fino in fondo. Per ora ha fatto il massimo, dato che la vittoria in due su Nicolas Jarry gli ha aperto le porte della nona semifinale 1000 della carriera, la prima da Montecarlo 2022, nel settimo torneo diverso. Solo a Cincinnati, nel 2017, riuscì però a trovare la finale, poi vinta su Kyrgios. Una grande prestazione, con davvero pochissimi errori, e il giusto tasso di effetti speciali. Ha tratto tanto dal servizio, con 11 ace e il 90% di punti con la prima, gestendo le folate di un ottimo Jarry, sempre in partita, che ha pagato un po’ di inesperienza a questi livelli e qualche dettaglio nello scambio che poteva fare la differenza. Resta un ottimo torneo da parte del cileno, che dovrebbe ritoccare il miglior ranking da lunedì, arrivando al n.21.
Primo set: Dimitrov scava un solco nel tie-break
Inizio di ottima qualità, nello scambio Jarry riesce spesso a spostarsi sul dritto e a dirigere le operazioni, martellando e sballottando per il campo il bulgaro. Solo nel sesto gioco arriva la prima palla break, proprio a favore di Dimitrov, abbastanza propositivo in risposta, anche un po’ baciato dalla fortuna, con un nastro che rema contro il cileno e un doppio fallo da parte di quest’ultimo. Bravo Jarry a salire in cattedra con il servizio (un solo punto perso in tre game con la prima), trovando un ace e due battute vincenti per risalire e far suo il game. Sono i servizi a scandire la partita, la tds n.18 prova a far qualcosa di più in risposta, ma ancora in maniera un po’ conservativa. Si arriva al tie-break, soluzione annunciata vista la gran prestazione al servizio, dove però l’equilibrio visto si perde. Un paio di errori di dritto banali di Jarry, troppo fermo sulle gambe, danno via libera a un Dimitrov che cerca lo scambio prolungato, dove chiaramente ha più chance e più spazio per cambiare ritmo. Chiude, solido, per 7 punti a 2 il tie-break che gli dà il primo set, dove pochi dettagli, un paio di errori e una leggera convinzione in più, hanno fatto la differenza.
Secondo set: quelle poche sbavature di Jarry sono determinanti
Nel secondo parziale subito ha una chance di break il bulgaro, ma la pressione non sembra far male a Jarry. Anzi. Il cileno reagisce con un buon servizio, per poi giocare con serenità da fondo, accettando lo scambio lungo ma mettendo la freccia con il dritto, colpo prediletto, per tenersi a galla. La tds n.22 ha trovato un’ottima dimensione nello scambio, riuscendo a dare qualche grattacapo anche in risposta a Grigor, da parte sua ancora un po’ titubante nel piazzare la zampata, quasi ad attendere una mano dall’avversario. Eppure il break arriva a favore del bulgaro, e proprio nel modo che pareva aspettarsi, nel settimo game. Tre palle break, le prime due annullate con coraggio da Jarry, specie la seconda, con un dritto vincente all’incrocio delle righe. La terza è quella buona, con un’ottima difesa del bulgaro, che rimanda tutto dall’altro lato, portando a un brutto smash sbagliato da Nico. Finisce poco dopo, con un altro game perfetto di Grigor, un incontro vinto dal giocatore più dotato e oggi più preciso. Jarry, autore di un gran torneo, paga poche sbavature. Dimitrov, in una forma da incorniciare, non lascia nulla per la strada verso la semifinale, dove incontrerà il vincente della sfida tra Andrey Rublev e Ugo Humbert.