[6] M. Trevisan b. [3] E. Mertens 6-4 6-3
Non vedevamo Martina Trevisan giocare così bene da parecchio tempo. Una versione per larghi tratti al limite della perfezione quella dell’azzurra n° 42 al mondo nel quarto di finale del Prudential Hong Kong Tennis Open contro Elise Mertens, che non ha mai messo la testa avanti in tutto l’incontro. Un controllo totale dall’inizio alla fine da parte della tennista fiorentina – se si escludono un paio di games a metà del primo set e le difficoltà a chiudere – per un 6-4 6-3 che rivela la superiorità netta dell’attuale n° 3 italiana.
Un risultato che vale oro, non solo perché pareggia sull’1-1 i precedenti con la belga n° 41 del ranking, ma soprattutto perché consegna a Trevisan la prima semifinale sul cemento a livello WTA – escludendo la United Cup, che è tutt’altra competizione – e la terza complessiva in carriera. La sua avversaria nel penultimo atto sarà una tra Anastasia Pavlyuchenkova e Katerina Siniakova, e confermando questo livello di tennis può vincere tranquillamente con entrambe. Sottolineiamo anche che Martina non superava i quarti di finale in un torneo da oltre un anno (Roland Garros 2022), mentre Mertens prosegue nella sua stagione non così soddisfacente in singolare – lei che è n° 1 in doppio – nella quale ha giocato solo un quarto di finale a Monterrey.
Primo set: Trevisan comanda dall’inizio alla fine senza sbagliare nulla
I servizi dominano nei primi due giochi della partita. Solo Trevisan concede un -15 nel suo turno di battuta, ma poi è brava a sfruttare la prima chance per breakkare, approfittando dei gratuiti della belga quando il punto si allunga e issandosi sul 2-1. Gli scambi sono molto intensi, specie sulla diagonale di destra, quella che vede spesso prevalere il rovescio bimane di Martina sul dritto un po’ contratto e corto di Elise. La tennista azzurra è protagonista davvero di un inizio molto brillante, fatto di aggressività in risposta ed estrema regolarità da fondo. Un connubio che le vale il doppio break e il vantaggio di 4-1.
Sembra filare tutto liscio, ma improvvisamente alcuni errori di troppo della giocatrice toscana – qualche rovescio colpito in ritardo e steccato e diversi dritti finiti lunghi alla ricerca di profondità – ridanno fiducia alla testa di serie n° 3, che rientra sul 4-3. Poco male, però, perché si tratta di un minimo passaggio a vuoto in un parziale condotto alla perfezione, con una percentuale di prime in campo vicina al 70% e un dritto mancino capace di far muovere Mertens di continuo. Il risultato è un 6-4 assolutamente meritato in 46 minuti, con soli 2 errori gratuiti di Martina a fronte di 12 vincenti.
Secondo set: Martina domina fino al 5-0, poi chiude 6-3 con qualche difficoltà
L’inizio di secondo parziale dell’azzurra è, se possibile, ancora più convincente rispetto al primo. Con un turno di risposta incredibile, costellato di palle penetranti, specie con il dritto in lungolinea, ottiene il break a -0 e lo conferma ai vantaggi nel gioco successivo. È un momento di fiducia pressoché totale, con la voce che si alza sempre di più nel momento di colpire e una Mertens sempre più confusionaria e fallosa. Un dritto in spinta finito a metà rete, un rovescio uscito di un soffio e addirittura un Chip and Charge dell’italiana costano alla n° 41 del mondo il doppio break pesante sullo 0-3.
Un gancio al mento per Mertens, che per un attimo dà l’impressione di arrendersi subendo un terzo break con due doppi falli e altrettanti errori da fondo (5-0). A quel punto, però, è Trevisan a complicarsi la vita da sola, perché non sfrutta le prime due chances al servizio per chiudere la sfida, facendosi annullare anche un match point, ma nel turno di battuta di Mertens che la potrebbe riportare sul 4-5, la nativa di Firenze rialza il ritmo, si carica con un paio di “forza!” che riecheggiano in tutto lo stadio e si va a prendere la vittoria a -15. Il 6-4 6-3 finale, a ben vedere, è anche un punteggio che va fin troppo stretto alla nostra beniamina, che per larghi tratti ha davvero dominato.