Q. Zheng b. J. Paolini 6-2 6-3
Sulla carta era una sfida decisamente complessa per Jasmine Paolini e anche il campo, purtroppo, ha confermato il pronostico. Un tennis potente, preciso e profondo quello di Qinwen Zheng, cui basta un’ora e un quarto per imporsi 6-2 6-3 e raggiungere la terza finale in carriera a livello WTA. Curiosamente l’unico titolo vinto finora dalla cinese è quello di questa estate a Palermo, dove in finale ha sconfitto proprio la sua avversaria odierna. Domenica la classe 2002 proverà a fare il bis davanti al pubblico di casa: attende all’ultimo atto una tra Barbora Krejcikova e Daria Kasatkina.
Primo set: Zheng rasenta la perfezione, dopo mezz’ora è già avanti
È un inizio di match complicato per Jasmine Paolini, costretta a cedere subito la battuta sotto la pressione di una Qinwen Zheng scatenata. La cinese, reduce da un ottimo periodo di forma, sfrutta tutta la spinta del pubblico di casa e lascia andare i suoi colpi, facendo camminare la palla in maniera notevole. L’azzurra prova a sbloccarsi tenendo a zero il servizio in un game convincente, ma è davvero complicato far male in risposta di fronte alla n°24 del mondo. La cinese non offre mai neanche una palla break in tutto il set, consolidando il vantaggio sul 3-1 e andandosi a prendere il secondo break poco dopo in modo autoritario.
Nell’arco del primo parziale, che chiuderà in meno di mezz’ora, Zheng perde appena quattro punti in altrettanti turni di battuta, facendosi bastare una percentuale di prime non elevatissima (40%) che però, quando entrano, le garantiscono sempre il punto (8/8 nella prima frazione). Dove non arriva il servizio, in ogni caso, alla cinese basta un tennis potente, profondo e pulito, insomma quasi perfetto. Con due ace uno dopo l’altro la 21enne di Shiyan archivia 6-2 un primo set davvero ben giocato.
Secondo set: Paolini ha una piccola chance ma non sfonda, in finale ci va Zheng
Anche nel secondo parziale la partita sembra proseguire sui binari del primo, con Jasmine costretta ancora a cedere il servizio in avvio. L’italiana però è come sempre grande interprete dell’arte del non mollare mai, va a prendersi un punto fantastico in avvio di secondo game e inizia ad instaurare qualche dubbio nella testa della sua avversaria, che improvvisamente spegne la luce. Tre gratuiti di dritto obbligano la cinese a restituire immediatamente il break di vantaggio, perdendo così la battuta per la prima volta nella partita. Paolini ne approfitta, conquista dieci dei successivi undici punti e non solo si porta sul 2-1, ma riesce anche a costruirsi una nuova chance di break.
Qui, tuttavia, la n°24 WTA si aggrappa alla sua provvidenziale prima, che la toglie dai guai e le consente di non veder fuggire via la sua rivale. È, questa, l’ultima grande chance che di fatto la 27enne toscana ha per rimanere nel match. Nonostante commetta qualche errore in più rispetto al primo set, infatti, Qinwen torna a macinare tennis, ritrovando continuità con i suoi colpi da fondo e forzando Paolini agli straordinari. La medaglia d’oro agli ultimi Asian Games ottiene cinque degli ultimi sei giochi dell’incontro: tutti molto intensi e lottati, ma alla fine è la grande profondità dei suoi colpi a fare la differenza. Basta un’ora e un quarto a Zheng per imporsi con un 6-2 6-3, conquistando la finale nel torneo di casa: affronterà una tra Krejcikova e Kasatkina, in campo tra poco. Un punteggio forse un po’ troppo severo per una Paolini comunque positiva, che oggi però poco ha potuto di fronte ad un’avversaria così in palla.
DI SEGUITO LA CRONACA DELL’ALTRA SEMIFINALE TRA KREJCIKOVA E KASATKINA