[16] H. Hurkacz b. [5] A. Rublev 6-3 3-6 7-6(8)
Parla polacco l’edizione 2023 del Rolex Shanghai Masters. Il trofeo del Masters 1000 che sanciva il ritorno del grande tennis in Cina va nelle mani di Hubert Hurkacz. Il numero 17 ATP si aggiudica una battaglia di 2 ore e 10 minuti contro il russo Andrey Rublev. Match che ha visto la sua giusta conclusione al tie-break decisivo, con il polacco che aveva già avuto un’occasione per chiudere la contesa nel decimo gioco del terzo set.
Match dai diversi volti. Primo set dominato dal polacco che al servizio era stato quasi impeccabile. Nel secondo il russo, numero 7 ATP, cambia totalmente registro e domina il polacco sfruttando il calo al servizio di Hurkacz. Il terzo set è equilibrato con il russo che si fa preferire ma è Hurkacz ad avere per primo la palla per chiudere il match.
Il tie-break si rivela una altalena di emozioni che consegnano il titolo al polacco. Settimo titolo in carriera per Hurkacz, il secondo Masters 1000 del suo palmares dopo quello vinto a Miami nel 2021 contro Jannik Sinner. In stagione Hurkacz ha trionfato anche nell’ATP250 di Marsiglia.
Successo che permette al polacco di migliorare il bilancio stagionale ampiamente negativo con i top 10 (2-6). Prima di questa finale aveva battuto solo Tsitsipas a Cincinnati. Hurkacz è l’unico vincitore stagionale di un Masters 1000 al di fuori della top 10.
Il polacco fa anche uno scatto nella race verso Torino issandosi alla posizione numero 11 con 2.775 punti, 335 in meno di Holger Rune che occupa la posizione numero 8.
Sconfitta amara per Rublev che era giunto in finale senza aver perso neanche un set. Per Rublev era la sesta finale stagionale. Due i successi conquistati (Montecarlo e Bastad) e quattro sconfitte (Dubai, Banja Luka, Halle e Shanghai). Passo falso che, però, non compromette la corsa verso Torino del tennista russo.
Primo set: Hurkacz è un martello con la prima
Inizio di match a ritmi da F1. In quindici minuti scivolano via 5 game con Hurkacz ingiocabile sulla prima di servizio e martellante con il dritto. Rublev non è da meno. Serve bene tenta l’approccio a rete e cerca di sollecitare il rovescio di Hurkacz, il colpo meno forte del polacco.
Qualche errore di troppo del russo, però, portano Rublev a prestare il fianco ad Hurkacz che si spinge sino a palla break. Rublev è pero bravo a sorprendere il polacco. Hurkacz si attendeva l’ennesimo servizio sul rovescio, ma la prima verso la T del tennista nato a Mosca trova impreparato il polacco. Con la medesima soluzione il russo annulla anche la seconda palla break conquistata da Hurkacz. Rublev continua ad essere nervoso e poco continui e crescono gli errori. Un dritto vincente sulla riga vale il break per il polacco, con Rublev che si sfoga verso il suo angolo, urlando per le due righe colpite dal polacco nel punto. Sui turni di servizio di Hurkacz si gioca pochissimo, piovono ace e prime vincenti. La frustrazione di Rublev è evidente sia per il linguaggio del corpo sia per le lamentele verso il suo angolo. Con una prima vincente ad uscire il polacco mette il sigillo sul primo set dopo 31 minuti di gioco. 80% di prime in campo, 90% di punti vinti con la prima con ben 7 ace, sono i numeri che certificano il dominio al servizio di Hurkacz. Curioso sottolineare come tutti i servizi di Hurkacz nel primo set sono stati diretti o verso alla T o si è trattato di prime ad uscire.
Secondo set: calo Hurkacz, Rublev è dominante
Inizio di secondo set rampante per Rublev. Il russo domina il turno di servizio e poi aumenta la pressione in risposta, complice una minor percentuale di prime messe in campo da Hurkacz. Due ace non bastano al polacco che mette in campo 4 seconde. In tutte e 4 le occasioni perde il punto. Quanto il russo entra nello scambio, Hurkacz va in difficoltà anche col suo colpo migliore. Il russo fiuta l’occasione e sfrutta il momento positivo. Provando a far correre Hurkacz, conquista la prima palla break del match punendolo dal lato del dritto in contropiede. Al polacco mancano le prime e al termine di uno scambio dove pian piano ha preso campo, il russo chiude con un dritto vincente. Il russo mantiene una percentuale di prime vicina al 90% non permettendo ad Hurkacz di avvicinarsi nel punteggio, al contrario il polacco deve remare maggiormente dopo un primo set nel quale il servizio ha funzionato a pieno. Degno esempio di un secondo set giocato magnificamente da Rublev vi è l’ultimo game del set chiuso a zero da Rublev. 16 vincenti e 6 gratuiti del russo. 85% di prime messe in campo, 77% vinte con la prima, 75% con la seconda, contro un Hurkcaz che mette in campo poco più del 50% di prime.
Terzo set: Rublev si fa preferire ma Hurkacz ha la meglio nel tie-break
Quando cala l’efficacia della prima Hurkacz fa fatica e dopo un primo game tenuto da manuale, nel terzo arrivano i grattacapi. Meno prime e qualche errore di troppo ed ecco Rublev issarsi a palla break. Il polacco tira fuori un servizio da 211 km/h per togliere le castagne dal fuoco. Il russo continua ad avere un piano chiaro nella mente pressare Hurkacz dal lato del rovescio per poi punirlo con l’accelerazione sul dritto del polacco dopo avergli fatto perdere campo. Polacco che col rovescio spesso perde la trebisonda e vede i suoi colpi finire ben oltre la linea di fondocampo. Al polacco mancano i free point e cominciano a palesarsi errori anche dalla parte del dritto. Come accaduto nel secondo set gli scambi oltre i 9 colpi sono terreno di caccia del russo, ma Hurkacz riesce ancora a restare a galla a percentuali al servizio in crescita, rispetto al deficitario secondo set.
Chiamato a servire per il set il russo paga caro due discese a rete. Il russo sul 40-30 subisce la pressione del polacco che si issa sino alla palla break che varrebbe il titolo. Si arriva, infatti, al Championship point con Hurkacz che piazza un dritto in contropiede che vale un warning a Rublev, reo di aver urlato veemente contro uno spettatore, accusato di aver parlato durante lo scambio. Lo russo annulla il tutto con una prima vincente che bacia la riga e poi si salva portando il punteggio sul 5-5.
Si arriva quindi al tie-break. Rublev piazza subito il minibreak al termine di un lungo scambio nato sulla seconda di Hurkacz. Avanti 5-2 il russo subisce la mini-rimonta di Hurkacz ma con una gran prima riesce comunque a conquistare un Championship point da convertire in risposta. Il polacco sceglie l’ace come arma per mantenere la lotta al titolo ancora aperta. Al termine di tie-break che sembrava non finire mai, Hurkacz arriva al quarto Championship point in risposta. Si difende bene dalla parte del rovescio e poi approfitta del dritto affondato in rete da Rublev per dare il via alla festa.