Si è chiusa la prima giornata dell’European Open, ATP 250 in corso di svolgimento ad Anversa, con un programma che prevedeva ancora quattro match di qualificazioni e quattro invece di primo turno del tabellone principale.
Qualificazioni
Partiamo da Giulio Zeppieri, che lunedì 16 ottobre era l’unico portabandiera azzurro in gara e che disputava il match decisivo per poter accedere al main draw. Purtroppo, però, il n° 125 del mondo si è dovuto arrendere al transalpino Benjamin Bonzi, che in classifica ATP lo precede di 36 posti (n° 89) e che lo ha estromesso con un doppio 7-5. Era il primo confronto tra i due e il match ha rivelato parecchio equilibrio, ma Giulio è mancato nei due finali di set, quando il tie-break era ormai alle porte.
Nel primo parziale, l’azzurro ha anche avuto due chances di breakkare il rivale prima di arrivare sul 5-5, le ha mancate e ha capitolato nell’undicesimo gioco, perdendo la battuta in un game laborioso ai vantaggi. Esito simile anche nel secondo parziale, pur essendo in questa circostanza il francese ad andare più vicino a prendere il largo e non capitalizzando tre palle per il 2-1 e servizio in suo favore. Ancora sul 5-5, però, Zeppieri ha lasciato per strada il suo colpo di inizio gioco, offrendo di fatto l’opportunità a Bonzi di servire per il match. Opportunità subito colta dal francese, che, qualificatosi, al primo turno è stato accoppiato al russo Alexander Shevchenko.
Passando agli altri incontri di qualificazione, hanno superato il tabellone cadetto anche Giovanni Mpetshi Perricard, vincitore sul belga Gauthier Onclin per 6-4 6-2, il tedesco Maximilian Marterer, che si è imposto su Titouan Droguet per 6-4 6-4, e infine Alexander Blockx, uscito trionfante nel derby belga contro Gilles Arnaud Bailly per 6-4 7-5. Per Blockx si tratta della prima partecipazione nel main draw di un torneo ATP.
Primi turni
Per chi entra per la prima volta in un tabellone, c’è chi vince il suo primo incontro in assoluto in un torneo ATP. Stiamo parlando del 20enne estone Mark Lajal, ad Anversa grazie a una wild card ma capace di sconfiggere il ben più navigato spagnolo Jaume Munar che, pur non amando particolarmente i campi in cemento al coperto, non si aspettava di racimolare solo 7 games contro un avversario con così poca esperienza. E invece, è stato un 6-3 6-4 costruito su un singolo break per ogni set, e tanto è bastato al n° 229 delle classifiche per approdare al secondo turno, dove se la vedrà con la testa di serie n° 4 Arthur Fils.
Sarà invece opposto ad Alexander Bublik, tds n° 3, il francese Grégoire Barrère che, sempre in due parziali, 6-1 7-6(5), si è ben destreggiato contro Daniel Elahi Galan, in 1 ora e 13’ di gioco. Il primo set è stato senza storia, e i 23’ di durata lo dimostrano, mentre nel secondo si è vista molta più lotta, e un solo minibreak nel tie-break ha fatto la differenza premiando Barrère, che nel nono game se l’era vista brutta dovendo fronteggiare 2 palle break.
Il terzo giocatore in ordine temporale ad accedere al secondo turno è stato il funambolico Hugo Gaston, in grado di offrire ottime performance indoor come in effetti ha fatto contro il connazionale Arthur Rinderknech, che lo precede di 14 posizioni in classifica ATP (82 vs 96). La partita, come da pronostico, è stata molto equilibrata e sono stati i particolari a fare la differenza, soprattutto nel primo parziale. Tutto sommato, però, Hugo ha meritato di intascarsi il derby senza andare alla distanza, perché se è vero che il set inaugurale si è concluso solamente al tie-break per 9 punti a 7, è altrettanto vero che il più giovane tra i due transalpini è stato sempre avanti, prima di un break (3-0) e poi di due minibreak sul 6-6. Nel secondo set, invece, un solo scossone in battuta ha fatto la differenza, con Gaston che ha terminato la pratica per 7-6 6-4. Ad attenderlo c’è ora la testa di serie n° 4 Jan-Lennard Struff.
E chiudiamo questo resoconto con quello che forse è il più ben voluto tra i beniamini di casa, ovvero David Goffin che, anche se non è più il giocatore di un tempo, sa esaltare il suo pubblico. E lo ha fatto anche contro il francese Quentin Halys, n° 87 del mondo, dopo un inizio difficoltoso. L’ex top 10 è partito male, commettendo diversi errori, soprattutto con il dritto, ma una volta andato sotto 0-3 ha fatto valere la sua capacità di giocare sempre attaccato alla riga di fondo senza mai perdere campo. Mettendo in atto questa tattica, da quel momento Halys ha incamerato la miseria di due games dei successivi quattrodici, crollando per 6-4 6-1 e non riuscendo ad opporsi alla precisione chirurgica dei colpi di Goffin. Al secondo turno, David se la vedrà con uno tra Mpetshi Perricard e Roberto Carballes Baena.