Gli ultime tre incontri del martedì al Kinoshita Group Japan Open Tennis Championships hanno allineato il tabellone per sette ottavi e offerto buon tennis, lacrime ed emozioni varie per il pubblico di casa che, dopo tre connazionali eliminati, ha gioito per il successo di quello più in basso in classifica.
L’ottavo mancante è quello di Hubert Hurkacz, al quale è stato evidentemente concesso un giorno di riposo in più dopo il successo al Masters 1000 di Shanghai che lo rimette in corsa per le ATP Finals e aprirà il programma del Colosseum mercoledì mattina contro Zhizhen Zhang. A giocare e passare il primo turno sono stati Casper Ruud, Aslan Karatsev e Shintaro Mochizuki: vediamo contro chi e come.
A. Karatsev b. [6] F. Tiafoe 6-3 7-6(4)
Si accende, si spegne, si riaccende e via così, Aslan Karatsev. Non sappiamo chi abbia il dito sull’interruttore ma molto raramente è l’avversario, certo non l’odierno Frances Tiafoe, che ha fatto (non sempre bene) quello che ha potuto e che doveva; tuttavia, quando il gioco di Aslan gira non ce n’è per nessuno. Pensava proprio di averla girata, Frances, che invece è rimasto a domandarsi dove fosse finito il vantaggio di 4-1 nel secondo e di 4-0 nel tie-break. La sua unica colpa, il doppio fallo, che poi sono tre colpe: una per break subito e una nel tie-break, anche se comprensibili di fronte a un Karatsev centrato in risposta (57% sulla seconda statunitense contro il 47% di media dell’ultimo anno).
IL MATCH – Aslan annulla due vantaggi esterni al quinto gioco nell’unico modo che conosce, vale a dire con altrettanti vincenti: uno splendido rovescio in avanzamento su palla bassa e un ace. È in campo la sua versione centrata e allora Tiafoe non ha scampo in un ottavo game di sole seconde, aperto dalla risposta seguita a rete e chiuso dal doppio fallo. Nessun problema per Karatsev nel turno di servizio che gli consegna il parziale.
Nelle prime fasi della seconda partita si assiste alla quasi consueta trasformazione piuttosto repentina del trentenne di Vladikavkaz: non fa punti in risposta e fallisce colpi relativamente semplici dopo essersi aperto il campo. Salva il primo turno di battuta ma cede il secondo senza che Tiafoe debba (o possa) fare granché, tranne poi consolidare fiducioso il 4-1.
Quando già ci si domanda se Aslan abbia definitivamente smesso per la giornata le vesti di feroce predatore o se le indosserà di nuovo nel terzo set, lui riaccende la luce e va a riprendersi il maltolto (mal consegnato, più che altro) e raggiunge l’altro al tie-break.
Tiafoe vola 4-0, tra un Karatsev che si fa un contropiede da solo e una risposta toltasi dalla milza che prende un angolo insperato. Il terzo set torna a essere vicino ma, quando c’è Aslan, così vicino si confonde con così lontano. Karatsev fa il suo in battuta, risponde alla grande, (c’è anche una seconda made in Usa che cade fuori dai confini) e con sette punti di fila passa al secondo turno in attesa di Hurkacz o Zhang.
[2] C. Ruud b. [WC] Y. Watanuki 7-6(6) 6-3
Vittoria in due set con qualche problema nel primo per Casper Ruud, alla rincorsa di un posto alle ATP Finals di Torino, lui che attualmente è decimo della Race. Dopo non aver sfruttato tre chance per strappare la battuta a Yosuke Watanuki nelle fasi iniziali, è Casper a rischiare sul 5 pari, ma il giapponese non risponde alla seconda sul 15-40, poi subisce l’ace; sempre molto aggressivo in risposta, si procura anche un vantaggio esterno, ma Casper è fortunato con il dritto steccato che gli rimane profondissimo, creandogli anche tempo per il successivo vincente.
Al tie-break, Watanuki allunga in virtù del doppio fallo norvegese, ma subisce presto il rientro di Casper che sbrana una seconda cortissima. Anche Yosuke si divora qualcosa, ma è il set point a proprio favore dopo la ribattuta anticipata, salvata non si sa bene come da Ruud che poi chiude il parziale con un preciso passante bimane.
L’esito del primo set fa venire a galla la differenza di valori: il numero 73 ATP va sotto già al terzo gioco e, senza neanche vagamente impensierire il servizio avversario, perde ancora il proprio per il 6-3 che vale a Ruud il secondo turno contro Marcos Giron, nettamente battuto nell’unico precedente a Bercy 2021.
[WC] S. Mochizuki b. T.M. Etcheverry 6-4 7-6(5)
Suona le note giuste della nona, la wild card Shintaro Mochizuki, che sulla KInoshita Group Arena contro il n. 31 ATP Tomas Martin Etcheverry mette a segno la prima vittoria in un main draw del Tour dopo otto tentativi steccati. Due ore e due minuti di match, con il break al terzo game strenuamente difeso in quello successivo che basta al classe 2003 di Kawasaki per assicurarsi il primo parziale. Nel secondo, Shintaro, che ha vinto 11 punti sulle 14 seconde giocate, ha messo la testa avanti all’undicesimo gioco, ma ha raccolto solo un “15” servendo per il match. Bravo a non farsi abbattere dall’occasione mancata, Mochizuki chiude il tie-break 7-5 per poi scoppiare in lacrime per l’emozione. Decimo tennista nato nel 2003 a vincere un match ATP, il campione di Wimbledon junior 2019 al prossimo turno affronterà Taylor Fritz.