Nella sessione serale dell’European Open di Anversa sono scesi in campo due dei giocatori più attesi del torneo, l’idolo del pubblico di casa David Goffin e la testa di serie numero 3 del torneo Alexander Bublik.
[Q] G. Mpetshi Perricard b. [WC] D. Goffin 7-5 6-3
Serata amara per David Goffin, che si è dovuto arrendere in due set (7-5 6-3) al giovane qualificato francese Giovanni Mpetshi Perricard (20 anni, numero 226 del ranking ATP) confermando il suo rapporto complicato con il torneo di Anversa: Goffin infatti in sei partecipazioni non ha mai centrato nemmeno la finale, nonostante una superficie sulla carta favorevole, ottenendo al massimo la semifinale nel 2016 (poi persa con Diego Schwartzman).
L’ex numero 7 del mondo, quasi 33 anni e ormai sprofondato al numero 105 del ranking, sta vivendo- infortuni a parte- il periodo più difficile della carriera: sono ormai mesi che Goffin prova a recuperare punti e fiducia nel circuito challenger senza però ottenere grandi risultati (ad esempio nell’ultimo challenger disputato, quello di Mouilleron le Captif a inizio ottobre, è stato sconfitto al secondo turno dall’inglese Fery, numero 319 del mondo).
Nel match che ha aperto la sessione serale di Mercoledì entrambi i giocatori hanno approfittato fin da subito di una superficie rapida: pochi scambi e tanto servizio. Mpetshi Perricard ha disputato un primo set praticamente perfetto alla battuta: per lui otto ace, 69% di prime in campo e solamente cinque punti concessi in sei turni di servizio.
Sul 6-5 il giovane gigante francese (alto oltre due metri, 2.03 per la precisione) ha improvvisamente approfittato di un passaggio a vuoto di Goffin, che dal 15-0 ha perso quattro punti consecutivi, regalando il primo set a Mpetshi Perricard dopo 41 minuti di gioco.
La storia non è cambiata nel corso del secondo parziale, con Goffin praticamente inesistente in risposta e Mpetshi Perricard pronto ad approfittare dei primi tentennamenti del belga, che puntualmente sono arrivati nel quarto game, nel quale Goffin ha recuperato da 0-40 prima di cedere la battuta ai vantaggi (gran passante col rovescio a una mano del suo avversario). Il francese è quindi scappato via in maniera definitiva, chiudendo in pochi minuti set e partita col punteggio di 6-3 (un’ora e undici minuti) e completando una magnifica prestazione al servizio (nove punti totali persi alla battuta in undici turni).
Per Mpetshi Perricard si tratta della quarta vittoria del torneo (due nelle qualificazioni, dove è entrato come Alternate, e due nel tabellone principale) e nei primi quarti di finale a livello ATP della carriera afffonterà Alexander Bublik.
[3] A. Bublik b. G. Barrere 6-4 6-2
Torna alla vittoria Alexander Bublik: il kazako, reduce da cinque sconfitte consecutive a livello ATP (uniche gioie in Coppa Davis a metà Settembre contro la Bulgaria) non vinceva un match nel circuito dal torneo di Wimbledon (epica sconfitta con Rublev al quinto set, negli ottavi di finale) e dopo il bye al primo turno ha regolato in due comodi set in un match senza troppa storia il francese Gregoire Barrere (29 anni, numero 72 del ranking) con il punteggio di 6-4 6-2 (un’ora e sei minuti di gioco).
Nel primo parziale il break decisivo è arrivato nel quinto game, con Bublik che in tutto il set ha concesso una sola palla break annullandola peraltro con un ace.
Nel secondo set il talentuoso kazako è invece subito scappato sul 4-0, per poi controllare il punteggio fino al 6-2 finale.
Per Bublik una buona percentuale di prime in campo (58%) e la solita generosa quantità di ace e doppi falli (rispettivamente 11 e 6): nei quarti di finale affronterà il qualificato francese Mpetshi Perricard in una sfida tra due grandi servizi.