Il programma di giovedì dell’ATP500 di Tokyo, il terzultimo della stagione prima dell’accoppiata Vienna-Basilea, prevede gli ultimi quattro ottavi di finale, mettendo in palio i quarti di finale nella parte alta del tabellone. Nella parte bassa, infatti, i due quarti sono già definiti: saranno Paul-Shelton e Auger-Aliassime-Giron a sfidarsi per un posto in semifinale. In attesa di Fritz-Mochizuki e Zhang-Karatsev, ultimi due incontri di giornata, volano ai quarti entrambi gli australiani impegnati, ossia Alex de Minaur e Alexei Popyrin. A farne le spese sono rispettivamente Cristian Garin e Diego Schwartzman: vediamo come sono andati i match.
A. Popyrin b. [Q] C. Garin 4-6 7-6(3) 6-2
Sono servite quasi tre ore ad Alexei Popyrin per aver ragione di un mai domo Cristian Garin, tra i due sicuramente quello partito meglio. L’australiano è subito stato costretto a salvare un game fiume, annullando due palle break nel gioco inaugurale, durato 20 punti. Anche il cileno ha dovuto ripiegare un paio di volte ai vantaggi per difendere i propri turni di battuta, ma non ha mai offerto chance di break. Sul 4-4 eccone arrivare un’altra in suo favore, con il 24enne di Sydney che, questa volta, non può far nulla per evitare lo strappo. Il sudamericano ringrazia e, al secondo set point, conquista la prima frazione.
Anche la seconda comincia come la prima, cioè con grande lotta ed equilibrio. Questa volta è il n°94 ATP a dover fronteggiare le prime palle break: sono quattro, ma anche lui riesce a salvarsi dopo un game da oltre venti punti (22). Nonostante Garin non riesca ad allungare nel terzo game, quando si fa riprendere da 0-40, arrivano comunque tre giochi di fila dall’1-2 al 4-2, con Popyrin che pare in grande difficoltà.
Da questo momento, tuttavia, comincia a prendere forma la rimonta dell’australiano, bravo e tenace a rientrare in partita e a trascinare il set al tie-break. Qui il n°41 del mondo sfodera un tennis dominante, vincendo tutti gli ultimi quattro punti e pareggiando i conti. È la spallata decisiva all’incontro, perché in apertura di terzo set arriva subito un break in favore del classe 1999 di Syndey, che approfitta di una percentuale di punti vinti con la seconda drasticamente calata del suo avversario – vincerà solo un punto su otto nel terzo set – e sale 3-1.
Nel settimo game arriva un altro allungo da parte di Popyrin, con un nuovo break (questa volta a zero) e il sigillo finale, con un ace che gli vale il definitivo 4-6 7-6(3) 6-2. Ai quarti di finale – sarà il quarto disputato in stagione – l’australiano attende uno tra il n°1 del seeding Taylor Fritz e la wild card locale Shintaro Mochizuki.
[4] A. De Minaur b. D. Schwartzman 6-0 7-5
Decisamente meno problemi nel secondo match di giornata per Alex de Minaur, cui è bastata un’ora e mezza per prevalere su Diego Schwartzman. Nel primo set non c’è stata storia, nonostante la bassa percentuale di prime in campo dell’australiano (44%), che ha perso appena quattro punti in battuta, trasformando tre palle break su quattro. È servita meno di mezz’ora al demon per archiviare con un bagel la prima frazione, in un match che sembrava scivolare via in maniera piuttosto agevole. L’argentino infatti, nonostante i piccoli progressi degli ultimi tempi, non è riuscito a difendere neanche il suo primo turno di battuta nel secondo parziale, finendo subito sotto 2-0.
Dopo un quinto game tenuto ai vantaggi, pur senza offrire opportunità di break, Schwartzman è finalmente riuscito a farsi minaccioso in risposta, trovando il contro-break alla prima chance utile e riuscendo con enorme fatica ad allungare sul 4-3, risalendo da 0-40 grazie a cinque punti consecutivi. Per De Minaur, però, è stato solo un passaggio a vuoto momentaneo: il n°4 del tabellone è tornato a concedere le briciole nei propri turni di servizio, trovando un nuovo allungo nell’undicesimo game e imponendosi 6-0 7-5 dopo un secondo set durato più di un’ora. Per lui ai quarti ci sarà uno tra Zhizhen Zhang e Aslan Karatsev e poi, eventualmente, in semifinale potrebbe forse affrontare Taylor Fritz. In un eventuale scontro con lo statunitense demon si giocherebbe le ultime carte per un’insperata rincorsa a Torino, che dovrebbe inevitabilmente passare da un titolo al Japan Open Tennis Championships.