A. Karatsev b. [WC] S. Mochizuki 6-3 6-4
Aslan Karatsev supera 6-3 6-4 nella seconda semifinale dell’ATP 500 di Tokyo il tennista di casa Shintaro Mochizuki, vera rivelazione del Rakuten Japan Open Tennis Championships. Sarà per lui il primo atto finale della stagione, onore che dividerà con Ben Shelton, vincitore della prima partita odierna ai danni di Marcos Giron. Unico precedente tra il russo e lo statunitense al terzo turno dello US Open pochi mesi fa dove a vincere fu Shelton 6-4 3-6 6-2 6-0.
Il russo ha prevalso grazie alla sua maggiore solidità nel colpi di rimbalzo e al servizio. Il giovane giapponese ha prodotto come sempre un notevole movimento, grazie al quale ha potuto contenere in alcuni tratti del match l’esuberanza del rivale, ma la supremazia del numero 50 del mondo in realtà non è quasi mai stata in discussione. Solo una palla break concessa da chi ha vinto il match, contro le sei lasciate da chi lo ha perso. Mochizuki è stato bravo a cancellarne quattro e in generale ad insinuarsi nei momenti di pausa del tennista dell’Ossezia, ma nel complesso è apparso ancora troppo inesperto e leggero per questo tipo di avversario.
Karatsev torna in finale dopo quasi due anni, dai tempi cioè di Sydney nel gennaio 2022, e vincendo Tokyo rientrerebbe tra i primi 30 del mondo dopo circa un anno e mezzo. Mochizuki, spinto dallo sportivissimo pubblico di Tokyo, si consola non poco con un best ranking migliorativo di circa cento posizioni, intorno alla sedia numero 130.
Primo set: Karatsev, inizialmente falloso, sprinta nel cuore del set e prevale
Sin dai primi scambi è chiaro come Karatsev, il più potente tra i due, voglia tenere in mano il pallino del gioco e mettere alla prova la velocità dell’atleta di casa. Mochizuki, alla sua prima semifinale ATP, pare infatti inizialmente soffrire il forcing del russo. Il trentenne di Vladikavkaz non sembra però essere, almeno nei primi minuti della contesa, particolarmente preciso. O forse la mobilità del nipponico lo infastidisce: Mochizuki riesce a far ripartire lo scambio con buona efficacia e costringe il rivale a chiudere più volte il rally, portandolo a sbagliare.
Karatsev si presenta con un game aperto e chiuso da un ace e subito si procura, nel gioco successivo, due palle-break consecutive. Sulla prima non gioca una volée, preferendole il dritto a uscire, ma trova sulla traiettoria l’avversario il cui passante lo costringe a un colpo di volo molto arduo che finisce in rete. Sulla seconda sbaglia la risposta e Shintaro non lo perdona, prendendosi poi il game.
Il ventenne di Kawasaki ha personalità e a sua volta trova una palla-break sul punteggio di 1-1, cui Karatsev pone rimedio con tre prime micidiali. Il russo cresce ora in precisione e alza il livello della pressione: sul 3-2 trova la palla-break. Deve aspettare circa tre quarti d’ora per disputarla perché comincia a piovere e bisogna chiudere il tetto, ma alla ripresa della contesa si porta sul 4-2 con un dritto incrociato imprendibile. Il numero 50 del mondo schiaccia a fondocampo il rivale e sul 5-3 gioca un game perfetto alla battuta, chiudendo il set con due servizi vincenti consecutivi. Quarantotto minuti, cinque ace e 83% di punti con la prima palla per lui.
Secondo set: equilibrio iniziale poi Karatsev accelera e vince
La seconda frazione vede l’atleta di casa riconquistare le proprie prerogative al servizio, approfittando del rivale che si concede un attimo per rifiatare dopo la corsa finale nel set precedente. In questo modo Mochizuki ritrova una posizione meno precaria e più vicina alla linea di fondo. Dopo i primi game però i problemi si riaffacciano per il tennista asiatico. Karatsev si presenta sul 2-2 deciso a prendersi il break e riesce a spingere anche sulla prima palla dell’avversario.
In un lampo si porta sullo 0-40. Shintaro non vuole arrendersi così presto e cancella le prime due, la seconda con l’aiuto di una bella volée di dritto. La pressione del rivale lo porta però a sbagliare la misura del rovescio, che oltrepassa la linea di fondo e sancisce il break del 4-2 per Aslan. Mochizuki sta perdendo progressivamente efficacia con la prima, che ormai Karatsev legge con buona sicurezza, e trova sempre meno spazio nei turni alla risposta. Il giapponese non reperisce nuove soluzioni e nel decimo gioco il russo, dopo aver subito una risposta di rovescio vincente, si appoggia al colpo di inizio gioco e chiude set e partita.