Un ATP 500 per certi versi strano quello in corso sul cemento di Tokyo. Degli ultimi 4 giocatori rimasti in corsa, non c’è nemmeno una testa di serie e bensì troviamo una wild card e un qualificato. A provenire dal tabellone cadetto è proprio Marcos Giron, numero 79 ATP che nei quarti ha eliminato Felix Auger Aliassime, che alla sua prima semifinale in torneo 500, trova Ben Shelton, alla sua seconda semifinale nel circuito. Il numero 19 del mondo parte decisamente favorito dai pronostici nonostante l’unico precedente tra i due sia stato vinto da Giron sul cemento di Delray Beach in questa stagione (6-4 6-4).
E alla fine Shelton rispetta il pronostico centrando la prima finale ATP della carriera con l’ennesima prestazione straordinaria della sua stagione, rimontando da una posizione di estremo svantaggio: sotto di un set e 2-5 nel secondo con due break di svantaggio, il 21enne mancino ha ribaltato la situazione restando fedele al suo gioco propositivo. “Umile e affamato” ha poi scritto sulla telecamera a fine match, due aggettivi che rispecchiano l’attuale situazione del tennista statunitense. Ora attende Aslan Karatsev, vittorioso in due set sulla wild card giapponese Mochizuki. Unico precedente tra il russo e lo statunitense al terzo turno dello US Open pochi mesi fa dove a vincere fu Shelton 6-4 3-6 6-2 6-0.
B. Shelton b. [Q] M. Giron 6-7(2) 7-6(5) 6-4
Primo set: Shelton non sfrutta il break di vantaggio e al tie-break prevale Giron
Match che parte con entrambi i giocatori molto aggressivi nei loro turni di battuta. Diversi ace, servizi vincenti e molte sortite a rete non consentono al giocatore in risposta di rendersi pericoloso nel punteggio. Bisogna attendere il sesto gioco per vedere il giocatore in risposta avanti di un 15. Giron, complice due errori in uscita dal servizio di Shelton, si porta sul 15-30 ma con la combinazione uno-due, se la cava senza troppi patemi il tennista di Atlanta. Nel game successivo si materializza la prima palla break dell’incontro. È a favore di Shelton di cui viene premiata la strenua difesa che mette in campo per arginare la potenza del diritto del californiano. Spreca malamente questa prima chance su una seconda di Giron, rispondendo in rete. Ma ne arriva subito un’altra su cui Marcos Giron commette un sanguinoso doppio fallo che regala il break di vantaggio a Shelton. Nel game successivo, Shelton si fa rimontare da 40-15 subendo due passanti in contro piede ben giocati dal californiano: arriva una palla del contro-break per Giron (sul 40 pari, Shelton in uscita dal servizio deposita in corridoio un diritto a sventaglio a campo vuoto) annullata con l’ace dal numero 19 ATP e con un altro ace, conferma il break di vantaggio.
Spezzando il ritmo al rivale, Shelton si porta a due punti dal set ma dallo 0-30 rimonta Giron e lascia la responsabilità al georgiano di chiudere il parziale. La resistenza di Giron lo premia e si guadagna altre due palle del contro-break con due ottime risposte. La prima viene annullata con un ace a 233 km/h mentre sulla seconda, su una prima altrettanto veloce di Shelton, Giron trova il guizzo giusto, limitandosi a mettere la racchetta ma trovando un angolo stretto imprendibile. Tutto da rifare per il n. 19 del ranking che nel giro di pochi minuti si trova sotto 6 giochi a 5. Abbassa un po’ la velocità sia del servizio che dei colpi da fondo Shelton aspettando l’errore dell’avversario che puntualmente arriva e si guadagna il tie-break. Continua con questa tattica il nativo di Atlanta che gli frutta i primi due punti del tie-break ma su colpi troppo difensivi, il californiano torna a comandare da fondo campo e si porta avanti 5-2. A due punti dal set, Giron piazza un rovescio sulla riga di fondo e con lo schema servizio-palla corta ribalta tutto il parziale e si aggiudica il primo set.
Secondo set: Giron subisce la rimonta nonostante due break di vantaggio
Si riprende per il secondo parziale nello stesso modo in cui era iniziata la sfida, con il giocatore al servizio intoccabile per l’avversario. Il primo a guadagnare palle break stavolta è Marcos Giron: nel corso del sesto gioco, si procura ben tre occasioni consecutive per portarsi avanti. Basta la prima con un gran punto giocato bene da entrambi ma dove alla fine, nel corpo a corpo a rete, prevale il n. 79 del mondo che si trova avanti un set e un break. Il semifinalista dello US Open 2023 appare ora molto in difficoltà: fatica a trovare il campo, in un paio di occasioni si è quasi fermato valutando lunghe le risposte buone di Giron e nel settimo gioco arrivano due chance non consecutive per il doppio break di vantaggio a favore del n. 79 del mondo. Il nastro che accompagna in corridoio il diritto lungolinea di Shelton pare una sentenza. Il 30enne californiano avanti 5-2, chiamato ad archiviare la pratica, si fa sorprendere nei primi due punti del game ma con la solita aggressività a cui ci ha abituato questa settimana, da dietro comanda col diritto e chiude a rete, riportando il game in parità. Sul 30 pari prova a scuotersi Shelton che sulla seconda molto lenta di Giron, entra con un tracciante di rovescio diagonale splendido, procurandosi la palla del contro-break.
Quando ormai si dava per spacciato, il tennista di Atlanta si riprende uno dei due break di svantaggio e prova ad allungare la partita. Alla seconda occasione di chiudere il match, trema di nuovo Giron che concede un’altra palla break sulla quale gioca nuovamente una seconda debole, e ancora Shelton entra con una risposta aggressiva riportando il punteggio sul 5 pari. Nel dodicesimo game, Shelton si procura tre set point sul servizio dell’avversario tutti annullati magistralmente da Giron che porta il parziale al tie-break. Si alza la qualità del tennis in questo tie-break a un livello mai visto durante tutto l’incontro con scambi più lunghi e ben giocati da entrambi. Il primo ad allungare è nuovamente Giron che si porta avanti 4-2 ma restituisce immediatamente il mini break di vantaggio, depositando un rovescio lungolinea in corridoio. Shelton non si fa pregare e si procura altri due set point. Allo scoccare delle due ore e al quinto set point con il serve-and-volley il tennista della Georgia porta l’incontro al set decisivo.
Terzo set: a Shelton basta un break
In un incontro dai cento volti dove il giocatore in vantaggio si è sempre fatto rimontare, le prime palle break sono per Giron nel secondo gioco. Entrambi cercano con insistenza il rovescio dell’avversario e alla fine, Shelton si salva non prima di aver annullato tre palle break non consecutive. Alla fine la svolta arriva nel settimo game, sul 3-3 dove Ben piazza il break che si rivelerà decisivo, sfruttando qualche seconda si servizio di Giron poco profonda e facilmente attaccabile, nonché delle imprecisioni col dritto del suo avversario.
Al momento di servire per il match sul 5-4, Shelton non tradisce la sua natura aggressiva e scende sempre a rete, anche con colpi poco incisivi che permettono a Giron di passarlo prima di dritto e poi di rovescio. L’insistenza da fondo del numero 79 lo porta a palla break ma Shelton si salva con un serve and volley molto poco ortodosso. Ben prosegue con questa tattica e dopo un altro serv and volley arriva il 13° ace che mette fine al match, 6-7(2) 7-6(5) 6-4 dopo due ore e 48 minuti di lotta.