M. Arnaldi b A. Ramos-Vinolas 7-6 (4) 7-6 (2)
Partita equilibrata che supera le due ore di gioco per due set, entrambi terminati al tie break, nella quale Arnaldi fa valere la sua maggiore solidità. Debutto qua a Vienna per Matteo sul campo secondario: qua a Vienna dal 2021 ormai si è consolidata la formula di un campo secondario vicino al centro città come vetrina e come spot pubblicitario per il tennis: ingresso a 10 euro e possibilità di rimanere per un paio d’ore godendo comunque di un bello spettacolo; i campi secondari danno sempre grandi soddisfazioni.
Primo set: inizio perfetto di Arnaldi
Inizio perfetto di Arnaldi in risposta che addirittura strappa a zero il servizio a Ramos. Break poi confermato con fatica con l’italiano che salva due palle break nel secondo game. nella prima delle due Matteo si salva con un recupero profondo sulla linea di fondo degno del suo idolo Nole. Set che quindi va avanti con Arnaldi avanti e con un Ramos innervosito dalla falsa partenza e da un challenge che per errore tecnico riporta le immagini del punto precedente. Lo spagnolo però è bravo a non perdere la testa e nel settimo game una serie di pessime esecuzioni di Matteo consentono a Ramos di rientrare in partita quasi senza colpo ferire. In particolare sanguinoso lo smatch a campo aperto che il ragazzo di Sanremo sbaglia malamente, consegnando due opportunità di break al suo rivale spagnolo. Basta la prima a Ramos per ricucire lo strappo del break. Il 35nne di Barcellona continua a macinare gioco e nel game successivo riporta in parità la partita.
Dopo un avvio a marce basse adesso Ramos prova a prendere l’iniziativa abbandonando le sue classiche traiettorie lavorate mancine in favore di palle più piatte e penetranti. Qua però si vede l’attitudine di Matteo che ha mostrato più volte nel corso di questo magnifico 2023 nel quale ha scalato la classifica ATP. Sul 4-4, in un momento di evidente difficoltà Arnaldi prende l’iniziativa e con un paio di soluzioni brillanti – prima una deliziosa palla corta di dritto e poi una discesa a rete chiusa con grande riflesso – riporta la punta avanti per il 5-4. Nel game successivo Matteo poi si mette in modalità muro, come il suo modello Djokovic e con una serie di recuperi strepitosi manda fuori giri il proprio avversario fino a portarsi a set point. L’azzurro però alla fine finisce per pagare lo sforzo e dopo aver retto alla pressione ha un’opportunità col lungolinea di rovescio per chiudere il set, ma la palla esce larga. Opportunità sfumata e acido lattico che presenta il conto: Vinolas ha buon gioco nei punti successivi a chiudere il game, in un primo set che sta diventando una guerra di logoramento.
Si va così al tie break, con Matteo che mette subito la freccia e scappa sul 4-0 con doppio mini break. Solco che risulterà poi decisivo, con l’italiano che chiude la pratica per 7 punti a 4, dopo oltre un’ora di gioco
Insomma un primo set nel quale ha prevalso di misura la maggiore solidità di un Arnaldi, che nonostante la differenza di età (14 anni) è apparso il giocatore in campo più maturo e più in controllo; a livello di distribuzione degli scambi la differenza l’ha fatta Matteo soprattutto negli scambi fra i 5 e i 9 scambi, come si può vedere dal grafico
Secondo set: Arnaldi chiude in bellezza
Il secondo set comincia sui binari di un certo equilibrio, senza palle break nei primi 4 game, ma Ramos sta giocando con l’acceleratore aperto e basta poco per fargli perdere gli equilibri: nel quinto game una serie di errori non forzati in spinta lo condanna a subire il break e manda Arnaldi a condurre. L’italiano non sta facendo niente di speciale, ma la solidità del suo gioco è superiore a quello dello spagnolo e Ramos si trova costretto a rischiare di più con tutte le conseguenza del caso.
Ramos ha un altro sussulto nell’ottavo gioco, quando con due magie si riporta a parità e testa ancora una volta la solidità di Arnaldi, che però è estremamente lucido al servizio, nel giocare tre soluzioni slice ad uscire che gli tolgono pressione e gli consentono di non concedere palle break al suo avversario. Ramos però è tosto e non la regala: game con ben 4 parità, con Matteo che stavolta sente un po’ la pressione e al momento di chiudere commette qualche errore di troppo. Alla fine il braccio di ferro si decide nel 13simo punto del game – il più lungo del match; in questo scambio abbiamo un po’ la summa del match: grande intensità, scambio prolungato, con Ramos che le prova tutte, ma senza mai realmente scardinare il muro dell’italiano. Lo spagnolo paga poi la fatica e concede il game nel punto successivo.
Sembra ormai tutto già scritto ma al momento di chiudere il match Matteo stavolta paga dazio e con alcuni errori decisamente evitabili riporta in corsa lo spagnolo; il tennis come al solito è lo sport del diavolo e la tensione di dover chiudere il match stavolta è decisiva. Le statistiche ATP ci raccontano di un Arnaldi che nel 2023 era stato perfetto al momento di andare a servire al match (100% di successo in queste situazioni), ma è pur vero che non sempre si può nascondere la carta d’identità, che nel caso di Matteo segna 22 anni. Si va quindi nuovamente al tiebrek, con Arnaldi che parte bene ma non riesce a scavare un gap come nel primo parziale. Adesso entrambi i giocatori sentono parecchio la tensione e sono più gli errori dei vincenti. In questo frangente è ancora la solidità di Matteo a prevalere con un recupero di dritto lungolinea che di fatto devasta il morale dello spagnolo che da li in poi non riesce più a conquistare alcun punto. Arnaldi conclude così in bellezza scendendo a rete, chiude il match e saluta tutti sulle note di Italodisco… Un bel modo per cominciare la sua avventura viennese. L’italiano adesso dovrà concentrarsi a recuperare e schivare raffredamenti perniciosi, anche se in questi giorni il clima a Vienna è clemente.