dal nostro inviato a Vienna
(2) J. Sinner b L. Sonego 6-2 6-4
Match realmente mai in discussione, con Sinner bravo a mantener alta la pressione. Unico rimprovero che possiamo muovere a Sonego, la percentuale scadente di prime palle di servizio nel primo set. Jannik invece continua a servire incredibilmente bene e cerca continuamente di aggiungere nuovi tasselli al suo gioco. Oggi sul finire di partita tanti serve and volley, come rilasciato nell’intervista post partita la parole chiave è “miglioramento”. Risultato che insomma non sorprende più di tanto visti i precedenti che parlavano di un 3-0 a favore di Sinner. Terzo torneo dell’anno indoor per l’altoatesino che è arrivato alla finale in entrambi i casi quest’anno, conquistando il titolo a Montpellier e finendo sconfitto solo davanti a Daniil Medvedev a Rotterdam.
Primo set, Sinner sul velluto
Match che inizia con Sinner che vince il sorteggio e sceglie di ricevere. Fin dalle prime battute Sinner mostra di essere ben messo in campo e alla prima occasione piazza il break e scappa subito sul 3-1. Sonego è in difficoltà sia in risposta – qualcosa che ci si poteva aspettare – sia al servizio. Jannik legge molto bene le traiettorie del torinese e riesce a far partire lo scambio. Lorenzo perde così rapidamente l’inerzia nello scambio e si trova a remare. Situazione tattica per lui orrida, visto che per prevalere oggi dovrebbe cercare di affidarsi il più possibile all’aggressione con servizio e dritto. Nel successivo game al servizio Sonego si trova nuovamente a fronteggiare due palle break che però riesce ad annullare con l’aiuto di Jannik che sbaglia anche una risposta non impossibile. Il set procede poi senza particolari scossoni, con Sonego che continua a faticare nei propri turni di servizio: quando lo scambio parte la pressione da fondo che esercita Sinner è superiore e il ragazzo di San Candido finisce invariabilmente per prevalere. Il doppio break è la logica conseguenza che riflette i valori al momento in campo. Sinner pur non mettendosi particolarmente attaccato ai teloni oggi sta trovando ottima continuità in risposta, (come ha sottolineato poi anche a fine partita ai nostri microfoni) impattando bene di riflesso e con swing corti anche palle belle veloci. L’allenamento di ieri con Shelton evidentemente gli ha fatto bene. Jannik va quindi a servire per il primo set in totale controllo sul 5-2. Approfittiamo allora per riportare una statistica significativa in merito
Nel 2023 Jannik è stato chirurgico al momento di chiudere il set, con un netto miglioramento rispetto all’anno precedente. Oggi questa percentuale stava per essere leggermente sporcata, in quanto Jannik concedeva la prima palla break a Lorenzo, prontamente cancellata però grazie a un bel dritto inside out. Come ieri con Shelton, Jannik sta trovando con regolarità la prima di servizio, ben sopra il 70% e in grande miglioramento rispetto alla media del 2023, che lo vedeva al di sotto del 60% di prime in campo.
Secondo set più equilibrato, ma sempre con Jannik in controllo
Si parte nel secondo set sulla falsariga del primo, con Sinner che si fa subito minaccioso in risposta, ma stavolta Sonego si scuote e con due ace tiene il servizio. Lorenzo si rende conto che scambiando e basta non andrà molto lontano e allora prova a variare specie con lo slice di rovescio e scendendo a rete ove possibile. Nel quarto gioco si arriva così ai vantaggi, ma quando serve Sinner alza il rendimento in battuta e con due servizi vincenti evita ulteriori grattacapi. Il set però sta diventando competitivo anche perchè Sonego ha quasi raddoppiato la percentuale di prime in campo: dal 48% del primo set il ragazzo di Torino a metà secondo set è passato all’83%. Che la contesa si stia riequilibrando è certificato anche dal fatto che Sinner appare adesso un po’ più falloso: nel sesto gioco Jannik va sotto 0-30 grazie a due banali errori di dritto, ma di nuovo con il servizio aggiusta tutto. Ma che le cose non filino più liscie come prima lo si vede da una pessima chiusura a rete dell’altotesino, che ricorda quelle scolastiche e legnose di un anno fa, quando aveva cominciato a inserire nel suo gioco gli attacchi in controtempo. Sonego adesso smista con il rovescio in back e con il dritto appena può comanda, mentre Sinner continua ad andare a corrente alternata. Questo poteva essere il momento dirimente dell’incontro ma l’ago della bilancia però non si sposta dalla posizione di equilibrio e il ragazzo di San Candido tiene il servizio e impatta sul 3-3, nonostante siamo passati nel momento migliore di Sonego e nel peggiore di Sinner.
Si va così al successivo game di servizio con Sonego che fronteggia due palle break consecutive, annullate entrambe con belle soluzioni in spinta di dritto. La terza opportunità però è fatale al ragazzo di Torino che esagera con l’angolo del dritto inside in e la palla muore in corridoio. Passato il momento di difficoltà Sinner riprende così il comando delle operazioni e si porta a due game dalla vittoria; che Jannik adesso giochi in scioltezza lo si nota anche dal fatto che d’improvviso prova 3 serve and volley consecutivi, complessivamente ben eseguiti.
Match che arriva così ai titoli di coda con Sinner che sembra utilizzare gli ultimi scampoli di match per provare di nuovo soluzioni alternative come il serve and volley. Sul secondo match point bordata al servizio che Sonego non può gestire e match che arriva ai titoli di coda in poco più di un’ora e mezza di gioco. Nel secondo parziale addirittura 91% di prime in campo per Jannik.
Nell’intervista a caldo dopo il match Jannik ci ha concesso alcune domande al volo in zona mista che riportiamo:
Domanda UBI: Congratulazioni Jannik, il servizio continua a girare meravigliosamente, anche oggi hai finito sopra l’80% di prime in campo; è un fatto dovuto ad una ricerca di migliori percentuali di prime in campo, magari rischiando meno e tirando via un po’ di velocità?
Sinner: “No credo che alla fine sto imparando tante cose e son felice di servire così e di rispondere come sto rispondendo. fa tutto parte del lavoro che stiamo facendo e sono contento così.”
Domanda UBI: Diresti che questo è il momento migliore della tua carriera, il momento in cui stai esprimendo il miglior tennis?
Sinner: “Non lo so, credo che sto gestendo meglio i momenti più duri, sto imparando a gestire anche la parte mentale durante la partita e credo che sono molto attento a tutto quello che sto facendo. Se metto tanta attenzione, tanta mentalità probabilmente riesco a giocare un po’ meglio”
Domanda UBI: “Se dovessi ripensare all’ultimo mese o due, quali sono le 2-3 cose che ti hanno colpito di più, che ti sono rimaste maggiormente impresse, gli stimoli che ti sono arrivati dal tuo team?”
Sinner: “bella domanda; sinceramente non saprei; se perdiamo la partita proviamo ad analizzare quello che abbiamo sbagliato; se vinciamo proviamo a vedere cosa ha funzionato e cosa potevamo fare meglio; il focus è sul miglioramento e i risultati sono stati ottimi, a Pechino abbiamo fatto un ottimo torneo; a Shanghai ho perso (contro Shelton, ndr) ma qua ci siamo reincontrati e ho vinto; sono tutte cose positive e sono contento di essere nella posizione di classifica in cui mi trovo, anche se ovviamente proviamo a migliorare; fa tutto parte del processo di miglioramento che rimane la cosa più importante