[6] F. Auger-Aliassime b. [4] H. Hurkacz 7-6(3) 7-6(5)
Era un po’ che non si vedeva Felix Auger-Aliassime giocare così. Esattamente 364 giorni dopo il tennista canadese è tornato a disputare una finale nel circuito ATP, e l’ha fatto nel miglior modo possibile. Il punteggio di quest’ultimo atto dello Swiss Indoors 2023 è stato 7-6(3) 7-6(5) – arrivato dopo un’ora e cinquantacinque minuti di gioco – in favore del campione in carica, che ha portato sul campo da gioco un tennis che non gli apparteneva dagli ultimi tornei della scorsa stagione. Hubert Hurkacz, fresco vincitore del 1000 di Shanghai che con lui si trovava sotto 2-1 nei precedenti, è stato a dir poco silurato dalla mole di vincenti dell’avversario (43 contro i suoi 28), che inoltre lo ha sconfitto anche dove lui solitamente rende meglio, ovvero al servizio.
Con questo colpo il canadese ha messo a segno 13 ace (12 per Hurkacz) e si è portato a casa rispettivamente il 93% e il 71% di punti con la prima e con la seconda di servizio, mentre il contendente polacco ha concluso la partita con l’81% e il 45%. Ma non solo i numeri parlano chiaro anche per quanto riguarda le palle break concesse – Auger-Aliassime 0, Hurkacz 5 -, ma a fare la differenza è stata anche la tipologia di gioco espressa in campo dal numero 19 ATP.
Il suo tennis si è dimostrato più vario nelle traiettorie e nel tipo di colpo pescato dal suo grande repertorio. Inoltre, lo strapotere al servizio e il suo essere cinico e intelligente nei momenti decisivi gli ha consentito di chiudere il match dando l’impressione di aver quasi dominato l’avversario, che però si è arreso solamente con un doppio tie-break.
Quinto titolo per Auger-Aliassime, il terzo a livello 500, che con questo risultato aiuta Holger Rune in ottica Finals, poiché Hurkacz, se avesse vinto, si sarebbe portato a soli quindici punti dal giovane danese detentore dell’ottavo posto nella race. Ma questo al numero 19 ATP interessa poco, perché è tornato a vincere, l’ha fatto con stile e dominando come sappiamo lui sia in grado di fare. Alle Finals di Torino non sarà presente per ovvi motivi di rendimento in questa stagione, ma un occhio bello aperto nei suoi confronti bisognerà tenerlo in vista di Parigi Bercy (dove difende la semifinale). Signore e signori, Auger-Aliassime è tornato.
Primo set: Auger-Aliassime adotta un gioco più brillante, solido e intelligente. Il tie-break premia questo e il suo coraggio di buttarsi
Nessun timore per Auger-Aliassime in avvio di partita. Da subito il tennista canadese si mostra solido sia in battuta, con la quale raccoglie un’elevatissima quantità di punti con la prima, che in risposta, dove cerca di mettere i piedi dentro il campo per sfondare già dai primi colpi. Costruendosi i punti con accuratezza, il detentore del titolo svizzero arriva a palla break nel quarto gioco, ma qui il tennista polacco ritrova l’amata prima di servizio e rimedia a modo suo. Per ora si tiene fede alla regola dei servizi. Il punteggio recita 3-2 in favore del ventitreenne di Montréal, che finora sia in battuta che in risposta ha decisamente convinto di più. Gli scambi si accorciano ed entrambi i giocatori tengono gelosamente i propri turni di battuta nonostante Auger-Aliassime cerchi spesso di cambiare ritmo, proponendo in alternanza soluzioni tagliate, profonde e talvolta anche strette, che spediscono l’avversario fuori dall’inquadratura delle telecamere. Nel decimo game il numero quattro del seeding è obbligato a servire per rimanere a galla nel primo parziale ma, nonostante qualche difficoltà, tiene il gioco a 30 e lancia così la sfida di garantirsi il tie-break al giovane rivale canadese. Sfida accettata e portata a termine con successo dal numero 19 al mondo, che però viene presto raggiunto da un eccellente e preciso Hurkacz a quota sei nei game.
Va da sé, tie-break. I due contendenti continuano ad affidarsi alla loro arma prediletta, il servizio, con il quale partono in ampio vantaggio negli scambi. Sempre che gli scambi partano! Si cambia campo in perfetta parità, 3-3. Il primo a spezzare il ritmo alla prima occasione è il canadese, che si costruisce a regola d’arte il punto in risposta e viene a rete a prendersi il primo mini break. In seguito, un buon passante e una prima vincente lo portano a tre set point consecutivi. Al primo la sesta tds non si fa scappare l’occasione, risponde con un rovescio lungolinea da manuale e Hurkacz non può niente. Auger-Aliassime si mette così in tasca il primo set per 7-6(3) dopo sessantuno minuti di gioco, nei quali ha senza dubbio espresso un tennis più vario, convincente e saggiamente coraggioso nei momenti topici.
Secondo set: Il canadese è ingiocabile al servizio. Ha le sue occasioni durante il parziale, ma la spunta ancora con cinismo al tie-break. Il titolo rimane suo
Calmate le acque, i due continuano a martellare nei propri turni di servizio concedendo le briciole al giocatore in risposta. Nel quinto game Auger-Aliassime tenta di mettere i bastoni tra le ruote del ventiseienne di Breslavia, ma quest’ultimo si fa trovare pronto e, gestendo bene le traiettorie degli scambi, tiene il servizio a 30. Impeccabile in battuta, il campione in carica continua a far rispettare categoricamente la regola dei servizi. Non che il suo avversario sia da meno; infatti, a 0 Hurkacz avanza sul 4-3, ma nel nono game le dinamiche cambiano. Il tennista canadese centra delle ottime risposte e con l’aiuto del polacco guadagna due preziose palle break che, se concretizzate, lo porterebbero a servire per il match. Nella prima Auger-Aliassime spedisce lungo un rovescio da centro campo, poi Hurkacz fa valere il suo micidiale servizio e si salva. Questo modello di game si ripete nel turno di servizio successivo del polacco, che nuovamente annulla due pericolosi break point all’avversario e, ancora con la sua letale battuta, si garantisce il tie-break.
E che tie-break sia, con il tennista di Montréal che arriva a questo punto del set avendo sorprendentemente concesso solo due punti nel parziale nei suoi game di servizio. A dir poco ingiocabile. Il terzo arriva nel secondo punto del tie-break, e Hurkacz scappa così avanti di un mini break. Arriva subito la reazione fulminea di Auger-Aliassime, che impacchetta due risposte vincenti consecutive, passa in vantaggio 3-2, e ottiene il cambio di campo sul 4-2 in suo favore dopo aver disegnato geometricamente il rettangolo da gioco in maniera eccelsa nel sesto punto del tie-break. Un ottimo passante di dritto del polacco e due ace garantiscono il sorpasso a Hurkacz, ma il canadese non ci sta, con la stessa moneta risponde e si porta a match point. L’ennesima risposta di rovescio impattata perfettamente da Auger-Aliassime mette fine a questa finale durata un’ora e cinquantacinque minuti. Il classe 2000 canadese torna a vincere dopo un anno e lo fa dominando l’avversario. Condizione impressionante, ma da lui sappiamo di potercela aspettare. Stavamo solo aspettando il momento in cui sarebbe successo.