G. Dimitrov b. L. Musetti 6-2 6-7(4) 6-3
Ci si aspettava più lotta rispetto alla scorsa settimana a Vienna, e in effetti Lorenzo Musetti ha dato decisamente maggior filo da torcere a Grigor Dimitrov nel primo turno del Rolex Paris Masters, ultimo Masters 1000 stagionale. In realtà , a un certo punto sembrava che il risultato potesse essere addirittura più severo rispetto a 7 giorni fa, quando l’azzurro si è trovato sotto per 6-2, 5-3 e 30-40, ma da quel match point annullato (servizio e schiaffo al volo) è finalmente riuscito a entrare in partita, a vincere il tie-break e a prolungare l’incontro al terzo mostrando sprazzi del “vecchio” Musetti. Ma ciò non è bastato per scalfire le certezze del n° 17 ATP, che è ripartito da zero e ha fatto immediatamente la differenza con un break poi rivelatosi decisivo per chiudere la pratica.
Lo score finale recita dunque 6-2 6-7(4) 6-3 in 2 ore e 20 minuti – con il bulgaro che ha vinto così il suo undicesimo primo turno in altrettante partecipazioni nel “1000” francese – ma il match ha dimostrato che – con Musetti al massimo – la differenza tra i due non è poi così clamorosa. Il carrarino, che difendeva i quarti di finale dell’anno scorso, perderĂ dunque certamente posizioni rispetto alla sua attuale di n° 22 (sarĂ almeno n° 26), mentre Dimitrov troverĂ come secondo ostacolo quel Daniil Medvedev con cui ha perso di misura sempre la scorsa settimana in Austria.   Â
Primo set: tutto facile per Dimitrov, con due break conquista il parziale
L’inizio per Musetti prevede immediatamente l’annullamento di una palla break. Nonostante cerchi di essere più aggressivo rispetto al match della scorsa settimana, per evitare di farsi investire dai drittoni del bulgaro, quest’ultimo mette ancora in mostra una condizione fisica sfavillante, e in corsa spolvera la riga con il suo colpo migliore. Il carrarino riesce ad annullare quella chance e a portarsi fino al 2-2 – mentre il bulgaro tiene con tranquillità i suoi primi due turni al servizio – ma capitola a -0 nel quinto gioco, terminando il game con una smorzata poco sensata per uscire subito dalla rete degli scambi prolungati.
La differenza più evidente è quella nella penetrazione tra i due dritti, dicevamo, ma Grigor macina anche con il rovescio, quando sceglie di cambiare dal classico back al top. Proprio un rovescio lungolinea gli consente di aprire in vantaggio il gioco che poi lo porterà avanti addirittura di due break. Musetti, sotto 2-4, risale da 0-30 a 30-30, ma due gratuiti sanguinosi, uno al volo (a campo aperto) e uno di rovescio (lungo di poco) portano l’avversario a sedersi sul 5-2. E ci si mette anche la sfortuna, perché Musetti avrebbe probabilmente annullato la palla break sul 30-40 se solo il giudice di linea non avesse erroneamente chiamato fuori un suo dritto rimbalzato sulla riga, portando alla ripetizione del punto, poi perso. Fatto sta che Dimitrov sale 5-2 e chiude alla battuta nel game successivo recuperando due punti di svantaggio. 6-2 per lui in 38 minuti e 38% è anche la percentuale di punti vinti sulla prima da Lorenzo, dato sconfortante.
Secondo set: Musetti annulla un match point, entra finalmente in partita e vince il tie-break
La grande fiducia di Dimitrov, che sta già attraversando un ottimo momento, aumenta ancora dopo aver incassato il primo parziale. Dopo un inizio equilibrato, l’ex top-ten mette la freccia anche nel secondo, dimostrando, fino a quel momento, di essere superiore a Musetti in ogni fase di gioco. Il punto con cui si conquista il break (peraltro recuperando da 30-0) è emblematico: Lorenzo cerca di sostenere il ritmo alto del rivale, alla fine riesce anche a muoverlo e a farlo colpire in corsa dal lato destro, ma dalla parte del dritto Grigor è inscalfibile e risponde con un tracciante incrociato che butta Musetti sui teloni costringendolo alla resa. Con una dinamica molto simile, il nativo di Haskovo si toglie dai guai anche nel primo momento critico del suo match, quando sul 3-2 e servizio si trova a fronteggiare due palle break dopo un piccolo passaggio a vuoto. La prima la annulla con l’ace, la seconda con un nuovo dritto in allungo su un tentativo di attacco lungolinea (anche piuttosto profondo) di Lorenzo.
La partita a quel punto sembra compromessa, tanto che Musetti gioca più di rabbia che di testa per rimanere agganciato nel punteggio e sembra rassegnato ad andare presto sotto la doccia. Un’evenienza che pare a un passo quando sul 6-2, 5-3, 30-40 Grigor si procura un match point, ma il carrarino lo annulla con una prima esterna e uno schiaffo al volo, prima di accorciare sul 4-5. Al servizio per il match, Dimitrov fa una sciocchezza quando sul 15-0 colpisce una volée su un recupero che sarebbe uscito e sbaglia la chiusura, e da lì il parziale cambia volto. Musetti gioca uno straordinario passante per andare 30-30 e con altri due solidi punti impatta sul 5-5, mentre il bulgaro inizia a perdere certezze anche con quel servizio e quel diritto che parevano infallibili.
E il tie-break conferma tale tendenza, con Musetti che si guadagna il primo mini-break con il miglior colpo della partita – un passante lungolinea al termine di uno scambio ben governato da entrambi – e comanda fino alla fine, completando l’opera per 7-4 e rimettendo in piedi una sfida per larghi tratti parsa impari.
Terzo set: Dimitrov ritrova il suo gioco e approda al secondo turno
L’inerzia potrebbe essersi spostata dalla parte dell’azzurro, almeno a livello mentale, e invece Dimitrov riparte come se nulla fosse e si riprende subito un break di vantaggio. Un game nel quale Musetti, sotto 1-0, avrebbe anche la chance di tenere il servizio, ma una risposta vincente da sinistra dell’ex n° 3 al mondo seguita da un altro dritto incrociato vincente riportano il toscano con la testa sott’acqua.
A differenza del secondo set, questa volta Grigor non si distrae e non concede nemmeno le briciole alla risposta di Lorenzo. La prima di servizio ricomincia a macinare, tanto che saranno appena tre i punti racimolati in risposta dall’attuale n° 2 italiano nell’intero parziale, mentre Musetti torna ad avere quell’atteggiamento un po’ passivo che lo aveva contraddistinto per il primo set e mezzo. L’esito è un rapido 6-3, che di fatto vanifica la feroce rimonta della fine del secondo. Ma quella reazione dovrà essere il punto di ripartenza per il carrarino, per ritrovarsi rispetto a un 2023 non troppo positivo.