Dopo aver confermato che non avrebbe più giocato nel 2023, poche ore più tardi Matteo Berrettini aveva clamorosamente annunciato la sua separazione da Vincenzo Santopadre. Dopo 13 lunghi anni, infatti, il romano e il suo allenatore hanno deciso di dividere le proprie strade, facendolo in modo più che pacifico.
“Ti ho sentito con me in ogni difficoltà affrontata negli ultimi 13 anni, e nonostante siano state tante, quando penso a noi sento solo gioia“ – aveva scritto Matteo su Instagram. Anche grazie al supporto di Santopadre, Berrettini ha conseguito risultati incredibili, riscrivendo la storia del tennis italiano. Il 27enne di Roma è stato il primo azzurro a vincere un match alle Finals, il primo (e finora unico) a raggiungere la finale a Wimbledon e il secondo miglior italiano nel ranking ATP, n°6 del mondo dietro soltanto al n°4 di Jannik Sinner e Adriano Panatta.
“Senza di te ci sarebbe stato Matteo Berrettini, ma non ci sarebbe stato ‘The Hammer'” – ha simpaticamente concluso l’azzurro nel suo comunicato. Dichiarazioni cui è presto giunta un’altrettanto commovente risposta da parte dello stesso Santopadre, affidata ancora ad Instagram.
“Matt, anzi ‘ni’, anche io come te ero indeciso se mettere nero su bianco. Come ti ho scritto ieri il rischio era di ‘inquinare’ quello splendido fluire della nostra magia, di freezare quella scintilla che è partita nel settembre del 2010 (campo n.5 dell’Aniene: te e Jacopo mezzi febbricitanti al “provino”….me lo ricordo come fosse ieri!) ma anche stavolta alla fine siamo in sintonia e allora eccomi qui!“ – ha esordito Vincenzo nel suo lungo messaggio.
“Eccomi a scriverti per ringraziarti per il percorso che abbiamo fatto; un percorso che pochissimi conoscono a fondo e la cui complicità, che custodisco gelosamente, è solo nostra (non me ne vogliano membri del team, parenti, amici, conoscenti e altri ancora). Quella complicità che ha fatto, fa e farà sì che spesso non occorre parlare per capirci. Quella complicità che nello scorrere del tempo ci ha reso persone più grandi e oserei dire migliori. Quella complicità fatta di stima, rispetto, comprensione, accoglienza che ci ha portato a non discutere mai! Sembra impossibile, ma è così! Anzi, ora che ci penso abbiamo discusso svariate volte per scherzare con le malcapitate vittime di turno!”.
Un sodalizio incredibilmente vincente quello tra Berrettini e Santopadre, che ha portato entrambi a crescere e maturare nel corso del tempo. “Ci siamo aiutati a crescere e di questo ti sono grato. Ci siamo costruiti nel tempo un rapporto sano, positivo, vincente (e come sai non parlo di ace sulle palle break). Abbiamo anche lavorato; lavorato per noi, per il nostro migliorarci, per il nostro star bene, per inseguire con pazienza (i famosi mattoncini) il nostro sogno, senza sprecare un istante. Con serietà e leggerezza abbiamo vissuto tutto intensamente ed in profondità“.
“Credo che abbiamo fatto 13, almeno così dicono anche i numeri degli anni trascorsi finora dentro e fuori quel rettangolo!” – conclude l’ormai ex coach di Matteo, che aggiunge: “vabbè ni, abbiamo condiviso tutto e anche questa scelta che pensiamo sia la migliore. Io ci sono sempre con te e per te. Tu daje giù, che per quell’accademia non c’è fretta”.
“Ti voglio bene, Vinz“.