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Dopo aver saltato il torneo di Basilea per recuperare un po’ di energie, Carlos Alcaraz è pronto al rush finale del 2023. Al Rolex Paris Masters di Parigi-Bercy esordirà contro Roman Safiullin, non prima delle 19.30 di martedì sera. Il russo è certamente avversario ostico come primo ostacolo in un torneo e potrebbe mettere in difficoltà lo spagnolo, fermo dalla sconfitta agli ottavi di Shanghai contro Grigor Dimitrov.
Per cercare di abituarsi all’indoor parigino, prima dell’inizio del torneo il n°2 del mondo si è allenato nientemeno che con Novak Djokovic, per il quale ha speso solo parole d’elogio in conferenza stampa. “Il modo migliore per prepararsi è sicuramente allenarsi con il migliore di tutti. Ci siamo parlati prima di arrivare a Parigi e ci siamo detti che avremmo potuto prepararci insieme in vista del torneo. Ci siamo allenati domenica e ha vinto lui, ma spero sarà così solo in allenamento!” ha detto sorridendo.
Djokovic e Alcaraz si daranno battaglia fino all’ultimo istante per conquistare il n°1 del ranking. Nonostante la differenza d’età, i due sembrano trovarsi piuttosto bene insieme, come raccontato ancora da Carlitos. “Tra di noi abbiamo un rapporto molto bello fuori dal campo, Novak è una persona meravigliosa ed è bello parlare con lui nei momenti che condividiamo durante gli allenamenti – ha aggiunto Carlos ai media spagnoli. “Chiaramente non è che mi dà consigli visto che stiamo lottando per il n°1 e per vincere tornei, però parliamo di molte altre cose del circuito, oppure anche di altri sport. Ad esempio, gli ho chiesto della finale di rugby che lui ha visto dal vivo. A fine allenamento abbiamo giocato a calcio-tennis, sono momenti molto belli”.
Corsa al numero 1
Nella race ci sono esattamente 500 punti di differenza tra Alcaraz e Djokovic: non sono tanti, ma nemmeno pochi. Ognuno ha però il destino nelle proprie mani: chi tra il serbo e lo spagnolo riuscisse a vincere sia a Parigi che a Torino finirebbe il 2023 da n°1 ATP. “Anche vincendo a Bercy non credo che recupererei qui il n°1” – ha raccontato il classe 2003. “Ovviamente cercherò di vincere il torneo, so di dover fare il massimo per tornare al n°1 visto che mancano solo due appuntamenti. L’obiettivo è tentare di migliorare giorno dopo giorno per raggiungere un livello molto alto che mi di l’opportunità di vincere”.
Su chi abbia più chance di conquistare Parigi, però, Alcaraz non si sbilancia (qui le quote con il serbo favorito, e Sinner quarto): “Non so se io o Novak abbiamo più chance. Sinner per esempio sta giocando in maniera incredibile, così come Medvedev. Ci sono molti giocatori che stanno giocando ad alto livello, il tabellone è molto aperto e molti giocatori possono vincere questo torneo”.
Uno sguardo al fisico
I problemi fisici sembrano ormai alle spalle, anche se a questo punto dell’anno è complicato essere al top della forma. “Mentirei se dicessi che sono al 100%“ – ha proseguito Carlitos. “Dopo una stagione così lunga credo che quasi tutti i giocatori abbiano qualche problemino. Io ho un po’ di dolore qua e là, ma ho recuperato molto bene durante queste settimane. Il problema che non mi ha permesso di essere a Basilea non è ancora recuperato al 100%, ho qualche fastidio residuo nei pressi della pianta del piede, però sto cercando di prendermi cura del mio corpo nel miglior modo possibile” – conclude Alcaraz. “Affronterò il finale di stagione con quello che ho, è stato un anno molto lungo e dispendioso, è normale che sorgano alcuni problemi. Nel complesso arrivo a Parigi sentendomi abbastanza bene per raggiungere un buon risultato“.