[Q] R. Safiullin b. [2] C. Alcaraz 6-3 6-4
Non succedeva dal torneo di Roma dove era stato battuto anche lì a sorpresa dall’ungherese Marozsan dopo il trionfo di Madrid: la sconfitta di Carlos Alcaraz all’esordio a Parigi-Bercy contro il talentuoso russo Roman Safiullin, ha mostrato un giocatore molto lontano da quello eccezionale della primavera-estate. Lo spagnolo aveva saltato lo scorso settimana il torneo di Basilea a cui era iscritto, segnalando un’infiammazione alla pianta del piede. Di certo non è sembrata una scusa medica per il livello mostrato questa sera a Parigi. 27 errori gratuiti in 19 giochi sono decisamente troppi, così come i quattro turni di battuta persi.
Ancora più grave se si pensa che Alcaraz è stato avanti di un early break in entrambi i parziali: 2-1 e servizio nel primo e 3-1 e servizio nel secondo. Restituendo immediatamente il favore.
Il russo ha mostrato eccellente solidità da fondo campo e una buona capacità di ritmo aggredendo costantemente la seconda palla del campione di Wimbledon da cui alla fine raccoglierà la miseria del 37%. Il game decisivo risulterà quello di snodo del secondo set, sul 3 pari dove Alcaraz si salva tre volte ma capitola infine alla quarta palla break.
Emblematico l’ultimo game dove Safiullin trema sul primo match point con un gratuito ma Alcaraz stecca completamente la palla sul punto della parità. Lo sguardo rassegnato e impotente segna l’inevitabile resa..
Per Safiullin ora derby russo di alto livello contro Karen Khachanov, ex vincitore di questo torneo. Per Alcaraz le prospettive in vista delle Finals di Torino non sembrano proprio incoraggianti dopo che già nella trasferta asiatica aveva dato segnali di stanchezza o comunque di una condizione non proprio all’altezza del livello a cui ci ha abituati in questo 2023. E Novak Djokovic è pronto ora a dare la spallata finale per chiudere l’anno al N.1 già qui a Bercy.