Definiti gli 8 giocatori che si contenderanno la vittoria alle ATP Finals di Torino al via il 12 novembre, il 2023 del circuito maschile va verso la sua conclusione con gli ultimi due tornei 250 stagionali, uno a Metz e l’altro a Sofia, entrambi al via in queste ore. Ma se i primi turni dell’evento bulgaro si disputeranno solo domani, martedì 7 novembre, oggi al Moselle Open si sono invece già giocate diverse partite. Tra queste, spiccava certamente l’esordio del campione in carica Lorenzo Sonego, del quale abbiamo già parlato, ma il suo non era l’unico incontro interessante in programma.
D. Thiem b. [LL] M. Martineau 6-4 6-2
Tra i partecipanti al torneo francese c’è infatti anche l’ex top-ten Dominic Thiem (ora n° 95 del mondo), sempre alla ricerca di una certa continuità per tornare ai livelli che gli competono, pur avendo già mostrato segni di ripresa. Ripresa confermata dal suo debutto a Metz, nel quale ha concesso solamente 6 games al Lucky Loser transalpino Matteo Martineau, sconfitto agevolmente per 6-4 6-2.
L’austriaco ha sofferto un pochino verso la metà del primo parziale, nel momento in cui, in svantaggio per 4-3, ha dovuto fronteggiare una palla break che l’avrebbe portato a dover rispondere per restare a galla nel set. E invece, dopo aver annullato quella chance e tenuto il servizio, avrebbe incamerato 8 dei successivi 10 giochi, lasciando all’avversario appena 4 punti alla battuta nell’intero secondo parziale. Il prosieguo del torneo propone a Thiem un impegno molto probante contro la testa di serie n° 4, nonché padrone di casa e n° 23 del mondo Ugo Humbert.
[8] S. Wawrinka b. B. Zapata Miralles 6-0 6-2
Un altro veterano impegnato in Francia è Stan Wawrinka, attuale n° 53 del mondo e alla ricerca di un nuovo ingresso tra i primi 50 giocatori al mondo a 38 anni. Per lui l’esordio, rispetto a Thiem, è stato ancora più semplice, perché dall’altra parte della rete ha trovato un Bernabé Zapata Miralles – al rientro da un infortunio al ginocchio – apparso davvero in una forma lontana da quella ottimale per disputare un incontro ad armi pari con il 3 volte campione Slam.
Il primo set è durato appena 18 minuti e si è rivelato ancor meno di un allenamento per l’elvetico, al quale è bastato muovere la palla da un angolo all’altro senza neanche prendersi rischi eccessivi per scalfire la resistenza del valenciano. Dopo un 6-0 di questo calibro, si pensava addirittura che l’iberico potesse ritirarsi, invece ha abbozzato una reazione – aiutato, per la verità, da qualche gratuito di distrazione dell’avversario – ma dal 2-2 Wawrinka è tornato ben focalizzato sulla partita e l’ha portata a casa in meno di un’ora per 6-0 6-2. Lo svizzero affronterà ora Luca van Assche.
L. van Assche b. B. Van De Zandschulp 3-6 6-3 7-6(5)
E veniamo proprio a quella che è stata la partita più lottata e anche più gradevole di giornata, proprio quella tra van Assche e Botic Van De Zandschulp. Merito soprattutto del francesino, che ha saputo tenere testa a un avversario più avanti in classifica rispetto a lui ma soprattutto più a suo agio su superfici rapide. L’inizio partita ha mostrato questa discrepanza, soprattutto perché van Assche non è riuscito a sfruttare la prima di servizio a dovere a causa della sua statura, non esattamente quella di un grande battitore. Un break iniziale ha condotto così l’olandese in vantaggio, lo stesso con il quale sarebbe poi maturato il 6-3 finale.
Il transalpino ha però progressivamente alzato i giri del motore, cercando di sfruttare le possibilità a sua disposizione, vale a dire la capacità di trovare gli angoli da fondo campo, soprattutto con il rovescio bimane. Il servizio al corpo ha poi messo in difficoltà il rivale, che sotto 4-3 è incappato in un game difficoltoso, nel quale ha subito il primo break della partita e ha di fatto consegnato il parziale a van Assche.
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Nel terzo parziale è l’equilibrio a regnare sovrano, con i due giocatori che alternano games al servizio in cui non soffrono minimamente ad altri in cui sono costretti ai vantaggi. Van De Zandschulp è tuttavia l’unico a dover annullare palle break sul 2-2, mentre il francese se la vede brutta sul 4-5, 15-30, con l’avversario a due punti dal successo. L’esito più ovvio di tale assoluta parità è il tie-break, che si materializza allo scoccare delle due ore e mezza di gioco e che vede van Assche rimontare da 2-5 a 7-5 grazie a una maggiore regolarità da fondo nel finale, facendo esplodere il pubblico del centrale.
A. Shevchenko b. [Q] M. Bourgue 6-4 7-5
Da tenere d’occhio a Metz è anche la promessa Alexander Shevchenko (n° 63 ATP), che ci ricordiamo soprattutto per una recente vittoria rocambolesca contro Taylor Fritz a Basilea, nella quale ha annullato anche match point. Più morbido è stato invece il suo primo turno in Francia contro il classe ’94 Mathias Bourgue, qualificato, che ha comunque tenuto testa al più quotato rivale cedendo solo di misura nei due parziali dell’incontro (6-4 7-5).
Nel primo set, un solo break ha fatto la differenza a favore del russo, che non si è mai lasciato avvicinare nei suoi turni di servizio e avrebbe potuto anche chiudere più agevolmente, essendosi invece spinto spesso ai vantaggi nei turni di risposta. Nel secondo, Bourgue è stato invece caparbio nel restare in gara anche quando il contendente è andato a battere per chiudere sul 6-4 5-4, recuperando il break di svantaggio, ma nell’undicesimo gioco ha definitivamente alzato bandiera bianca, perdendo nuovamente il suo colpo di inizio gioco ai vantaggi e non riuscendo nell’impresa di raggiungere il tie-break. Buon per il solido Shevchenko, che nel suo secondo match attende il vincente tra la testa di serie n° 9 Daniel Altmaier e il Lucky Loser ungherese Mate Valkusz.
[Q] H. Mayot b. Y. Watanuki 6-4 1-6 6-4
Per un francese che perde, ce n’è invece uno che vince, e a sorpresa. Facciamo riferimento al qualificato Harold Mayot, che ha beffato in tre set il più esperto giapponese Yosuke Watanuki, n° 79 ATP, per 6-4 1-6 6-4. È la terza vittoria nel torneo per il giovane transalpino, dopo le due ottenute nel tabellone cadetto, e ora per lui c’è il connazionale Grégoire Barrère, che al primo turno ha estromesso il 7° favorito del tabellone Yannick Hanfmann.
Contro Watanuki, Mayot ha vinto i due set più combattuti, prendendosi una pausa nel secondo, perso nettamente per 6-1. Il primo parziale è stato costellato dai break, 5 in totale, con il giapponese che ha ceduto la battuta in modo irrimediabile quando era chiamato a pareggiare sul 5-5, mentre nel terzo un singolo scossone ha fatto la differenza nel fatidico 7° gioco, quello che costa caro, da tradizione, a diversi giocatori e che è costato in effetti l’intero incontro a Yosuke, con un game di servizio ceduto a 0.
C. Lestienne b. [Q] C. Hemery 6-3 6-2
Tutto facile infine nel derby francese per il n° 90 ATP Constant Lestienne contro il n° 205 Calvin Hemery, che non disputava un primo turno in un torneo del circuito maggiore dal Roland Garros del 2018 e che non ha saputo opporre alcuna resistenza al più esperto tra i due connazionali, vittorioso per 6-3 6-2 in 1 ora e 3 minuti.
Un match molto rapido, nel quale Lestienne ha sfruttato un break di vantaggio nel primo parziale e due nel secondo, senza invece concedere nulla al rivale nei suoi turni di battuta, nei quali ha dovuto vedersela sul 40-40 solo in tre circostanze, uscendone sempre indenne. Per Lestienne il prossimo impegno nel torneo sarà decisamente più probante, contro la testa di serie n° 3 Karen Khachanov.