[6] L. Siegemund / V. Zvonareva b. [8] N. Melichar-Martinez / E. Perez 6-4 6-4
Giornata ventosa (non una grossa novità) a Cancun per la finale di doppio di questa discussa edizione delle WTA Finals. A vincere sono Vera Zvonareva e Laura Siegemund, rispettivamente classe 1984 e 1988, battendo in due set Ellen Perez e Nicole Melichar-Martinez, 6-4 6-4 in un’ora e trentotto minuti.
Il break che decide il primo parziale arriva al terzo game sul servizio di Perez, con lei e la sua compagna incapaci di chiudere a rete sul 30-40. Il punteggio di 1-1 del secondo set è ancora fatale per Melichar/Perez, anche per merito di due bei salvataggi a rete di Siegemund. Laura non consolida il vantaggio (giusta punizione per aver impiegato un minuto e 32 secondi per servire un doppio fallo), ma nemmeno Perez tiene, così Zvonareva e Siegemund tirano dritto fino a prendersi il titolo al terzo match point.
Siegemund è la prima tedesca a incere il titolo di doppio; negli anni ’80, Claudia Kohde-Kilsch è arrivata cinque volte in finale, una insieme alla connazionale Eva Pfaff, senza mai uscire vincitrice. Zvonareva è la prima mamma a trionfare in doppio dopo Cara Black nel 2014 ed è tornata al Torneo di Fine Anno 12 anni dopo l’ultima apparizione, nel 2011 in singolare a Istanbul quando si fermò in semifinale contro Victoria Azarenka.
Ellen cerca un passaggio: qualcuno ha un jet sottomano?
Martedì – o, per dirla in italiano, una manciata di ore dopo la conclusione della premiazione – cominciano le altre Finals, quelle di Billie Jean King Cup. E chi è attesa dalla propria squadra a Siviglia? Ellen Perez. In realtà, non solo lei: anche Krejcikova, Siniakova, Hunter, Dabrowski, Siegemund e Vondrousova. Tra queste, tuttavia, Ellen non solo è rimasta a Cancun fino al lunedì, ma deve (dovrebbe…) esordire martedì mattina alle 10 in Spagna, perdendo anche sei ore per via del fuso orario.
L’ultimo (in ordine di tempo) problema è stato lo slittamento della finale di doppio che si sarebbe dovuta disputare domenica sera sopo le semifinali femminile. Siegemund e Zvonareva (secondo quanto riporta Ben Rothenberg) hanno però approfittato della scelta loro offerta di giocarla il giorno successivo perché domenica avevano completato l’incontro di girone contro Gauff/Pegula e giocato la semifinale contro Mertens/Hunter. Saputo del cambio di programma, l’australiana aveva scritto su Twitter:
“Qualcuno con un jet privato vuole darmi un passaggio da Cancun a Siviglia domani sera in modo che possa fare in tempo per la sfida di BJKC martedì alle 10? Non sono positivamente colpita da questo disastro di programmazione. Perchè devo essere punita per questo…”
La nuova numero 1 del mondo: dalla bufera esce Tempesta
Sconfitta in semifinale al fianco di Elise Mertens, Storm Hunter si consola con numero 1 del mondo. Sarà infatti colei che vanta il nome più cool del circuito a occupare per la prima volta la vetta del ranking se mai sarà pubblicato (l’ultima classifica WTA risale allo scorso 23 ottobre; d’altra parte, non la si può pubblicare dopo l’Elite Trophy di Zhuhai con il rischio che a Cancun non tutte le prime otto siano ancora tali). Ci perdonerà la digressione, Cacciatrice di Tempeste, la ventinovenne mancina che quest’anno ha vinto i WTA 1000 di Roma e Guadalajara e raggiunto la sua prima finale Slam a Wimbledon.
Storm è la seconda australiana a terminare la stagione al primo posto in doppio dopo Samantha Stosur nel 2006, mentre numero 1 è stata anche Rennae Stubbs.
Con Elise, a Cancun sono uscite dal Gruppo Mahahual da imbattute, ma hanno dovuto arrendersi in semifinale alla rimonta delle future campionesse. Pegula e Gauff, arrivate in Messico condividendo la prima piazza della classifica di specialità, nel doppio non hanno superato la fase a girone, eliminazione determinante per il sorpasso di Hunter e anche di Mertens che sarà numero 2.
Oltre ai citati risultati ottenuti con Elise, Storm ha all’attivo anche le finali di Adelaide insieme a Katerina Siniakova e di Birmingham con Alycia Parks. Finora Hunter ha giocato 90 tornei del Tour vincendone sette con sei diverse partner. In bacheca ha anche il trofeo del doppio misto alzato allo US Open al fianco di John Peers.