Da Siviglia, il nostro inviato
Gruppo A
Rep. Ceca – Svizzera 2-0
L. Noskova b. C. Naef 7-6(2) 4-6 6-4
M. Bouzkova b. V. Golubic 6-4 6-4
Dopo la vittoria 2-1 in mattinata della Slovenia sull’Australia nel Gruppo B, è il momento anche della prima sfida del Gruppo A con la Repubblica Ceca che supera rispettando il pronostico la Svizzera, detentrice del trofeo ma priva della sua giocatrice di spicco Belinda Bencic, fresca di maternità. Le ceche, vere dominatrici di questa competizione (sei titoli dal 2011 al 2018), stanno attraversando un cambio generazionale avendo oggi come singolariste la 18enne Noskova e la 25enne Bouzkova (Muchova assente per infortunio e Vondroušová la settimana scorsa in Messico per le WTA Finals). Nonostante ciò, la superiorità della squadra esteuropea si è fatta vedere nei momenti decisivi, tutti andati in loro favore.
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Noskova vince col brivido la sfida Next Gen, battuta Naef
Derby delle 18enni tra la ceca Linda Noskova e la svizzera Celine Naef, entrambe al loro primo match assoluto con la maglia della Nazionale. Quella con maggior esperienza alle spalle è senza dubbio Noskova – attuale numero 41 del mondo (best ranking 40) e due finali WTA raggiunte quest’anno – e parte molto meglio rispetto alla sua avversaria. Naef forse sente un po’ la pressione e, seppur il suo dritto sembra viaggiare a velocità superiori, commette qualche errore di troppo (compreso un doppio fallo su palla break) mandando subito avanti la ceca. Pian piano la svizzera inizia a trovare grande profondità mettendo in difficoltà Noskova, oggi molto fallosa col rovescio, e dunque si torna in parità, 4-4. A pochi game dal tie-break salta la corrente dei tabelloni luminosi che segnalano il punteggio e dopo una breve pausa in cui non si trova la soluzione al problema, si prosegue a memoria, con grande difficoltà dei giovani raccattapalle (e a tratti anche delle tenniste). Sentire la voce della giudice di sedia è praticamente impossibile, considerando le piccole ma rumorose bande sparse per gli spalti che intonano varie melodie praticamente dopo ogni punto.
Fatto sta che meritatamente si giunge al tie-break dove Noskova prende subito il largo e chiude sette punti a due, al primo set point. Nel secondo set non ci si discosta praticamente mai dal braccio di ferro da fondo, con la maggior parte degli scambi terminati con un errore. La numero 139 del mondo, scrollato di dosso un po’ di nervosismo, inizia a giocare a tutto braccio (ricordando un po’ nei movimenti Swiatek) ed è lei che piazza il colpaccio nel decimo game: con un paio di dritti efficaci spezza l’equilibrio, brekka Noskova e pareggia il match, 6-4 dopo un’ora e tre quarti.
Noskova resta impantanata nel suo primo turno di battuta ma nonostante le quattro palle break concesse e i tanti errori di dritto, riesce a salvarsi. Solo momentaneamente però perché il break della svizzera, meritatissimo, arriva poco dopo. Ormai Celine gioca in scioltezza ogni colpo, e senza avere più nulla da perdere sale 4-1. Il match a questo punto vive la sua fase più alta a livello tecnico con scambi molto lottati ed equilibrati, anche se quasi tutti a favore Noskova, autrice di una rimonta perfetta. Un brutto game della svizzera al servizio (i raccattapalle non celerissimi la distraggono un po’) rimette in gioco la ceca, la quale poi allunga con cinque game di fila e chiude 7-6(2) 4-6 6-4 al secondo match point dopo due ore e mezza.
“Penso di aver iniziato a giocare in modo un po’ meno caotico, mettiamola così – ha detto in conferenza Linda, parlando dei cinque game consecutivi che l’hanno portata alla vittoria. “Volevo giocare più colpi durante gli scambi per darle qualche possibilità di perdere il punto. Ho smesso di essere aggressiva per mettere in campo più palle possibili. Penso che lei a quel punto abbia iniziato a non essere così sicura del suo gioco, non riusciva a chiudere gli scambi. Questa è sempre la parte più difficile della partita”.
Golubic ci mette il talento, Bouzkova la concretezza
Il secondo singolare della sfida tra Repubblica Ceca e Svizzera è senza dubbio quello più affascinante. Viktoria Golubic e Marie Bouzkova regalano al pubblico spagnolo – anche se la presenza di supporter delle due Nazioni si sente eccome – degli scambi a dir poco sublimi. Golubic giocando il rovescio a una mano è dotata di molta più sensibilità rispetto alle sue college e non passa molto prima che ciò emerga anche in questo incontro. La numero 84 del mondo passa in vantaggio di un break già nel primo game ma il match resta in grande equilibrio e la ceca, 50 posizioni più avanti di lei in classifica, non è da meno quando si tratta di giocare di fioretto. Bouzkova recupera due volte il break di svantaggio e alla fine piazza la zampata decisiva nel decimo game chiudendo 6-4. Golubic inizia ad aumentare il numero degli errori e nel secondo set, forse anche non al meglio fisicamente, capitola ancora una volta nel momento clou: un altro break nel decimo game le vale la sconfitta per doppio 6-4 dopo un’ora e tre quarti.