Da Siviglia, il nostro inviato
Dopo alcuni giorni di brutto tempo, pioggia e vento così forti da costringere il Comune di Siviglia a chiudere per lavori di manutenzione el Parque de María Luisa, una delle principali attrazioni della città, il bel tempo torna a splendere. Non che gli organizzatori della Billie Jean King Cup ne abbiamo davvero bisogno visto che si gioca indoor ma fa comunque piacere avere un po’ di sole quando ci si sposta da una zona all’altra dell’impianto.
Slovenia – Australia 2-1
K. Juva b. A. Tomljanovic 6-4 6-1
T. Zidansek b. D. Saville 6-1 6-4
H. Storm/K. Birrell b. V. Erjavec/E. N. Milic 7-5 6-7(2) 10-5
Puntuali alle ore 10 di martedì 7 novembre, entrano sul campo centrale la Nazionale australiana e quella slovena per gli inni nazionali. Il primo incontro della competizione vede affrontarsi le due numeri 2: Ajla Tomljanovic, appena al suo quinto match del 2023 e scesa alla posizione numero 549, e Kaja Juvan, anche lei per un breve periodo assente in questa stagione per riprendersi emotivamente dopo la scomparsa del padre. Tomljanovic, che dispone di un gioco più monocorde rispetto alla slovena, non si allontana dalla linea di fondo e cerca con insistenza il rovescio dell’avversaria, la quale appena può lavora di gambe per spostarsi sul dritto. Juvan invece prova ogni tanto a variare il ritmo – soprattutto col back di rovescio – ma ogni tanto soccombe sotto i colpi più potenti dell’australiana. Purtroppo entrambe le tenniste nei pressi della rete mostrano una non eccelsa abilità e ci si deve accontentare quasi sempre di scambi tattici da fondo. In ogni caso, il pubblico composto quasi esclusivamente da bambini e ragazzi sembra apprezzare lo spettacolo e contribuisce eccome a rendere l’atmosfera degna di una ‘Coppa del Mondo di tennis‘ (come si scritto ovunque sui vari stand pubblicitari).
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Dopo aver vinto i punti più lottati del match nel decimo game, Tomljanovic si incarta sul 40-0 e perde cinque punti di fila concedendo il primo set 6-4 a Juvan. L’australiana prima commette doppio fallo sul 40 pari e poi, chiamata a rete dalla slovena con una smorzata, manda larga una volée di dritto in allungo difficile da tenere in campo. Kaja Juvan continua ad essere la giocatrice con maggior carica agonistica: ad inizio secondo set prima annulla due palle break con coraggio e poi passa in vantaggio di un break (confermato senza problemi, 4-1) giocando strenuamente in difesa e recuperando palle impossibili. Ormai Ajla è in crisi, sbaglia spesso di dritto e perde un altro game alla battuta da 40-15 mandando la sua avversaria a servire per il match. Juvan sente un pizzico di pressione commettendo due doppi falli ma alla fine, al secondo match point, con lo scambio più bello del match (un faccia a faccia a rete) chiude 6-4 6-1 dopo un’ora e venti minuti.
Zidansek concreta e spettacolare domina Saville
Match decisamente più spettacolare quello tra Daria Saville e Tamara Zidansek, per gran merito di quest’ultima. La slovena sfrutta al meglio il suo tocco di palla e la sua rapidità nei movimenti coprendo tutto il campo agevolmente, e trovando soluzioni eccezionali spesso di volo. Saville (nota come Gavrilova prima del matrimonio col collega doppista) oltre ad avere problemi con il lancio palla, fatica anche a trovare delle soluzioni tattiche alla varietà di colpi della sua avversaria, e non passa troppo tempo prima che finisca per innervosirsi sbagliando tantissimo col dritto. Dopo un inizio equilibrato (la slovena deve annullare 6 palle break nel primissimo game) è un assolo della numero 100 del mondo che vince 6-1 6-4 in un’ora e trentuno minuti. La numero 206 del mondo ha un moto d’orgoglio nel finale dove recupera uno dei due break di svantaggio per la gioia del pubblico rumorosissimo e molto coinvolto, ma la solidità di Zidansek – semifinalista al Roland Garros nel 2021 – è sufficiente per portare a casa il punto decisivo alla Slovenia. Tantissimi i festeggiamenti in campo prima del doppio.
La neo-numero 1 del mondo Storm Hunter festeggia con la vittoria la prima posizione del ranking
La settimana delle WTA Finals ha portato non solo un cambio in cima al ranking di singolare (con il ritorno di Swiatek) ma anche in doppio, con Storm Hunter eletta nuova numero 1. La 29enne australiana ha festeggiato il primato vincendo il match conclusivo della sfida contro la Slovenia al fianco di Kimberly Birrell; battute 7-5 6-7(2) 10-5 dopo un match giocato ad alta intensità e ricco di scambi lottati Veronika Erjavec e la figlia d’arte Ela Nala Milic, 17enne al suo esordio assoluto in nazionale.