Da Siviglia, il nostro inviato
Gruppo D
Italia-Germania
M. Trevisan b. E. Lys 7-6(6) 6-1
J. Paolini b. A.-L. Friedsam 6-3 6-2
E. Cocciaretto/M. Trevisan vs T. Maria/L. Siegemund
Mentre il cielo si rannuvola per la prima volta questa settimana e Siviglia si sveglia sotto una leggera pioggerella, si accendono le luci anche sul Court 1, usato finora solo per gli allenamenti, costruito di fianco al Campo Centrale (dove in contemporanea giocano Kazakistan contro Australia) all’interno dell’enorme Estadio Olimpico de la Cartuja, nella periferia nord-ovest della città.
L’Italia affronta la Germania per la settima volta nella Billie Jean King Cup e prima di oggi era sotto 5-1 nei precedenti, avendo vinto solamente al primo turno del 1965 sull’erba australiana, mentre la sfida più recente risale al 2000 nel Group Stage vinto dalle teutoniche 2-1 sulla terra di Bari. Oggi invece l’Italia ha buone chance di portare a casa il tie grazie al successo di Martina Trevisan 7-6(6) 6-1 su Eva Lys (al suo secondo match in assoluto nella competizione) che fissa il punteggio sull’1-0. La tennista di Firenze c’ha messo oltre un’ora per venire a capo di un primo set altalenante dove alla fine la sua maggior esperienza e solidità da fondo ha pagato nel tie-break dove ha anche annullato match point.
Ora toccherà a Jasmine Paolini mettere, come ieri, la firma sul successo definito per 2-0, contro la numero 115 del mondo Anna-Lena Friedsam, prima del doppio tra E. Cocciaretto/M. Trevisan e T. Maria/L. Siegemund con quest’ultime favorite. In ogni caso le semifinali sembrano alla portata della squadra azzurra.
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Primo set: Trevisan si riassesta in tempo per il tie-break
Entrambe iniziano il match col giusto approccio: Trevisan cerca l’accelerazione appena ne ha l’opportunità (peccando a volte in lunghezza), mentre Lys, 21enne nata a Kiev, ci riflette un po’ prima di fare partire il colpo ma spesso è letale, prendendo come bersaglio il rovescio dell’azzurra. Il quid in più di Martina sono le discese a rete che danno un tocco di imprevedibilità al suo gioco.
Trevisan due volte va avanti di un break ma in entrambe le occasioni non riesce a confermarlo. La numero 130 del mondo non è che faccia granché per restare in partita, se non appoggiarsi al suo monotono gioco da fondo senza neanche poter contare su un gran servizio dal movimento spezzato, ormai sempre più diffuso nel circuito femminile (la prima non si avvicina neanche ai 150 km/h).
Seguendo l’adagio ‘gol sbagliato, gol subito’ l’italiana subisce il break nel momento meno indicato possibile mandando la tedesca a servire sul 5-3, ma anche lei come Martina sembra sentire la pressione e, sbagliando due dritti uno a rete e uno lunghissimo, sciupa la chance. La numero 43 del mondo cambia tattica variando molto la traiettoria della palla passando da una palombella a un colpo teso come se niente fosse all’interno dello scambio, e così su guadagna lei la chance di chiudere il set sul 6-5. Lys si rianima giusto in tempo piazzando un paio di vincenti che le valgono il tie-break, dove però è l’italiana a giocare con più convinzione. In un tredicesimo gioco dove non si assistono a vincem, Trevisan annulla un set point grazie ad un rovescio in rete avversario e poi ha il merito di restare aggrappata ad ogni scambio fino a portare la sua avversaria all’errore, chiudendo 8 punti a 6 dopo un’ora a 18 minuti.
Secondo set: match in discesa per Martina
Tutta la tensione accumulatasi fino a ora, svanisce con la chiusura del primo set e Trevisan può giocare decisamente più rilassata il resto del match, certificato dall’aumento di vincenti. Il secondo set si mette subito bene per lei con un break che la manda avanti 4-1, e a questo punto Lys, dopo un consulto col fisioterapista del suo Team, lascia il campo per ricevere un medical time-out; anche Martina, reduce dalle due lunghe partite di ieri (una in singolare e una in doppio) ne approfitta per ricevere un massaggio alla coscia destra da parte di Garbin, a riprova del grande spirito di unità che c’è all’interno della squadra azzurra. Al ritorno in campo della tedesca si giocano un altro paio di game, quanto basta per la 30enne italiana di chiudere 6-1 dopo due ore e sei minuti di match.