dal nostro inviato a Torino
Un Carlos Alcaraz molto sollevato dopo la vittoria contro Rublev, la prima per lui alle ATP Finals, parla in conferenza stampa del suo momento ma anche di Jannik Sinner, non nascondendo di aver visto la partita contro Djokovic. Ecco le sue parole.
D. Quale è stata la chiave oggi?
“E’ stato un buon match per me. Sono riuscito a mettere in campo il mio gioco. Volevo fare questo a prescindere dal risultato: far vedere in campo quello che so fare”.
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D. Perdere tre match di fila ha lasciato delle scorie mentali?
“Non ricordo quando è stata l’ultima volta che mi è successo, forse nel 2021. Comunque, tanto tempo fa. Ho provato a non pensarci e a ricostruirmi una fiducia in allenamento”.
D. Quali sono le tue emozioni? È un sollievo per te aver vinto questa partita?
“Sono molto felice di aver battuto un giocatore forte come Rublev. Questo mi dà fiducia perché la prima partita qui è stata dura da digerire. Avete notato anche voi che ultimamente ho fatto più fatica del solito. Quindi vincere questa gara mi dà un’altra spinta. Sono felice di aver visto che il mio livello è ancora lì e di potermi dare un’altra possibilità in questo torneo”.
D: Hai guardato Sinner-Djokovic? Ti piacerebbe incontrare Jannik qui?
“Sì, è stato uno dei migliori match dell’anno. Molto combattuto, tutti se lo sono goduto. Mi sono divertito a guardarlo, è stato incredibile. Penso che non sarebbe facile giocare qui contro Sinner con il pubblico dalla sua parte, però quando ho giocato di lui sono sempre state grandi partite, quindi chissà cosa potrebbe succedere”.
D. Pensi che Sinner sia un contendente per il numero uno e gli Slam nel 2024?
“Assolutamente sì, è uno di quelli con cui bisogna fare i conti. Secondo me nel 2024 può diventare numero uno del mondo o almeno può procurarsi l’occasione di diventarlo. Questo è il mio pronostico”
D. Hai giocato poco indoor, come ti trovi in queste condizioni paragonandole all’outdoor?
“Outdoor le condizioni sono molto più lente. Tutti i tornei indoor si giocano su superfici più rapide, soprattutto questa, che è la più veloce di tutte. Ho fatto un po’ fatica ad abituarmi, comunque allenandosi le cose si risolvono”.
D. Da Wimbledon in poi non hai vinto alcun titolo. Ci pensi?
“La parte sul cemento americana è stata buona per me anche se non ho vinto titoli, perché ho fatto un quarto, una finale e una semifinale. Non è che io possa vincere ogni torneo che gioco, sarebbe un errore pensarlo. Ho invece faticato nella parte di stagione in Asia e in Europa indoor. Non è andata bene per me. Non sarebbe bello finire l’anno in questo modo. Provo a non pensare alle ultime sconfitte, ma a guardare il lato positivo e migliorare in questi pochi match che mi rimangono”.
D. Cosa cambia questa vittoria per te? Può tornare il Carlos di prima?
“Dipende dalle sensazioni. Dopo la prima partita erano molto brutte e non sapevo dove era il mio livello, mi sembrava di non poter vincere neanche una partita in questo torneo. Dopo questa partita, invece, cambia il mio feeling e il mio modo di vivere i prossimi giorni. Ho ancora possibilità di qualificarmi per la semifinale”.
D. Il problema nelle ultime settimane è stato mentale o tennistico?
“Tennistico, ne ho parlato con Juan Carlos. L’obiettivo di oggi era assolutamente quello di tornare a giocare sul mio livello abituale, a prescindere dal risultato finale”.