Ubaldo Scanagatta: “Siamo qui con l’Amministratore delegato di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Tommaso Corcos, che è anche un grande appassionato di tennis. Io allora voglio subito misurare la tua competenza, Djokovic o Sinner?“.
Tommaso Corcos: “Beh ora non si dice, si pensa ma non si dice per motivi di scaramanzia“.
Ubaldo Scanagatta: “Per chi non lo sapesse, ma ormai lo sanno tutti Sinner è testimonial di Intesa Sanpaolo“.
Tommaso Corcos: “Si anche di Fideuram, grandissimo viso, grandissimo sportivo, grande personaggio, per cui è bello essere abbinati a un giocatore di questo calibro“.
Ubaldo Scanagatta: “Un giocatore vincente, insomma come sono stati in passato grandi campioni dello sport. Tutti già cominciano a dire, beh è già come Valentino Rossi, Alberto Tomba. Lui stesso per la verità ha preso le distanze, ha detto sono ancora giovane, ho soli 22 anni. Datemi un po’ di tempo“.
Tommaso Corcos: “E’ vero, questa però è l’umiltà dei campioni. Devo dire che quando lo senti parlare nelle interviste, ti colpisce sempre proprio per il fatto che ogni volta rilancia che deve lavorare per migliorare ancora. E questo penso che sia la straordinarietà di questo campione, perché abbina il talento al durissimo lavoro. Per cui mi piace tantissimo per questo“.
Ubaldo Scanagatta: “Si dice che queste ATP Finals possano restare in Italia, magari ancora un biennio a Torino. Poi si vedrà, d’altra parte nella storia di questo torneo si giocava in America quando i grandi campioni erano americani, poi siamo andati in Germania perché c’erano Becker e Stick. Poi siamo tornati in America perché c’erano Agassi e Sampras. Ora c’è Sinner, forse non ce le vogliono togliere“.
Tommaso Corcos: “No, è assolutamente giusto ma poi non solo Sinner. Dietro c’è una generazione di campioni che sta crescendo, per cui speriamo di ritrovare presto Musetti e tutti gli altri campioni che stanno dietro e che sono tantissimi. Non stiamo a nominarli tutti ma testimoniano proprio la forza di questo ciclo di campioni e campionesse italiane“.
Ubaldo Scanagatta: “Quant’è importante per il Private Banking, l’immagine del tennis, il tipo di pubblico che segue il tennis che non è quello delle curve del calcio?“.
Tommaso Corcos: “E’ vero, ma non voglio parlare male del calcio perché poi siamo tutti tifosi del calcio e credo che il tennis non sia divisivo quanto il calcio. Il tennis unisce, è uno sport bellissimo per questo. E’ uno sport individuale fino ad un certo punto perché poi come vediamo sempre, tutti i giocatori stanno sempre a ringraziare il team. E non è un ringraziamento fatto tanto per fare ma proprio per il fatto che riconoscono la valenza del supporto della squadra, dell’allenatore, del coach, del mental-coach, del fisioterapista, e tutti quelli che lo aiutano a fare quelle performances incredibili sotto le pressioni che conosciamo e che commentiamo ogni giorno. Per questo credo che l’abbinamento al nostro gruppo dia proprio risalto al valore della squadra, al valore del lavoro, del talento ma anche del desiderio veramente di fare ogni giorno qualcosa in più per migliorarsi ed è un messaggio bellissimo per tutti, qualunque sia la professione che si sceglie“.
Ubaldo Scanagatta: “Non si può aggiungere una parola a quello che dicevi, è completamente condivisibile. E’ stato Ivan Lendl, un campione degli anni ’80 a capire che il tennis non era più uno sport strettamente individuale ma che ci fosse bisogno del coach, del fisio, del nutrizionista ecc. Quindi è diventato uno sport di squadra anche se poi chi mette il vero talento è il leader, l’amministratore delegato della racchetta“.
Tommaso Corcos: “Sì, il giocatore sicuramente. Ma anche per l’Amministratore delegato vale lo stesso tantissimo il concetto di team, il concetto delle persone è ciò che veramente fa la differenza. Non è legato all’individualità di una persona“.
Ubaldo Scanagatta: Io ringrazio molto Tommaso Corcos per il suo intervento, non ti chiedo chi vince perché non ti vuoi sbilanciare però è stata una vittoria comunque vada per il tennis italiano perché Sinner ha vinto 4 partite di fila contro giocatori con i quali aveva con tutti un bilancio negativo, perché non aveva mai battuto Djokovic, perdeva 5 volte su 7 contro Tsitsipas. Aveva perso due volte su due con Rune, aveva perso 6 volte con Medvedev e ha vinto tre volte consecutive. Insomma, io credo che meglio di così non poteva andare. Ora a prescindere da come finisca la finale“.
Tommaso Corcos: “Sono d’accordo, da un punto di vista meramente della qualità del gioco dell’ultimo periodo è la finale più bella che potevano auspicare perché comunque due livelli di tennis intensissimo. Ieri è stato impressionante nel momento del rischio del contro-break come ha giocato Djokovic in un stato quasi di grazia di Alcaraz, ha fatto capire chiaramente che non c’è per nessuno. E Sinner lo abbiamo visto nel terzo set con Medvedev, impressionante ha dominato. Quindi sarà una partita pazzesca“.