Nei giorni scorsi, tramite un post sul suo profilo Instagram, Rafael Nadal aveva annunciato che presto avrebbe rivelato dove e quando sarebbe tornato a giocare a tennis. Dopo un 2023 di fatto non giocato, con appena una vittoria su quattro partite disputate, lo spagnolo è scivolato al n°662 del ranking ATP, rimanendo con i soli 45 punti raccolti all’Australian Open.
È proprio in Australia che molti attendono il suo rientro, anche se di notizie certe, al momento, non ce ne sono. Non paiono onestamente troppo attendibili le dichiarazioni che il direttore dell’Australian Open Craig Tiley ha rilasciato ai media australiani – raccolte da reuters.com – in cui dice che “Nadal vuole e ha in mente di giocare in Australia“.
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Tiley non è nuovo a questo genere di dichiarazioni, dato che il suo scopo principale non può che essere quello di attirare a sé tutti i migliori giocatori nel tentativo di vendere quanti più biglietti possibili. Non sarebbe comunque la prima volta che il CEO di Tennis Australia si sbilancia in previsioni che poi non si realizzano, anche se chiaramente la maggior parte dei tifosi non vede l’ora di rivedere Nadal in campo.
“Rafa si allena, lo seguo da vicino, quasi tutti i giorni” – ha affermato Tiley, sottolineando anche come il 22 volte campione Slam sia un’importante attrazione per il pubblico. “La prossima settimana, o al massimo tra due, speriamo di avere conferme specifiche su di lui. Sono sicuro che Nadal sarà in Australia, non vorrà perdere l’opportunità di ripetere ciò che è riuscito a fare qui un paio d’anno fa”.
Meno certezze invece per quanto riguarda Nick Kyrgios, attualmente senza classifica, reduce dall’esperienza come commentatore a Tennis Channel e con una sola apparizione nel 2023, sconfitto sull’erba di Stoccarda da Wu Yibing. “Abbiamo parlato con Nick, ovviamente vuole fare il massimo per avere possibilità di giocare a gennaio” – ha detto Tiley. “Non so se giocherà o farà qualcos’altro, ma sicuramente sarà qui in Australia. Sarebbe bellissimo se riuscisse a competere, ma deve prendersi cura della sua salute” – ha concluso il CEO di Tennis Australia.