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[5] F. Cobolli b. [3] D. Stricker 4-2 3-4(7) 4-1 4-2
Le Next Gen ATP Finals di Jeddah regalano subito una grande gioia al tennis italiano: Flavio Cobolli (21 anni. numero 100 del ranking mondiale) ha infatti sconfitto a sorpresa in quattro set il coetaneo Dominic Stricker (numero 94 e testa di serie numero 3 del torneo) con il punteggio di 4-2 3-4(7) 4-1 4-2. Stricker, col suo tennis potente e talentuoso (ricordiamo la sua meravigliosa cavalcata allo US Open con gli ottavi di finale raggiunti partendo dalle qualificazioni, sei vittorie nel torneo), partiva teoricamente favorito su una superficie rapida come quella di Jeddah nei confronti di un Cobolli che invece si trova normalmente più a suo agio sulla terra battuta: ma Flavio (qui il suo diario di bordo direttamente dall’Arabia Saudita) ha disputato un match perfetto, mettendo in mostra da un lato le sue grandi doti fisiche e difensive ma allo stesso tempo prendendo in mano il gioco appena possibile, servendo con grande continuità (6 ace, 75% di punti vinti con la prima in campo) e attaccando in controtempo l’avversario, dimostrando di avere anche un buon tocco nei pressi della rete. L’italiano ha vinto nove dei dieci game terminati ai vantaggi e decisi appunto dal cosiddetto killer point: Cobolli ha trasformato 4 palle break su 5, mentre l’avversario 1 sola su 12, una fotografia perfetta di un match vinto da Flavio grazie ad un tennis brillante ma anche grazie al sangue freddo e ai nervi saldi. Il particolare regolamento delle Next Gen ATP Finals mette a dura prova la tenuta mentale dei giovani protagonisti perchè il meccanismo del “NO-AD” rischia ovviamente di diventare crudele. Cobolli domani affronterà la tds numero 1 Arthur Fils (che oggi ha sconfitto Nardi al quinto set).
Primo set: Cobolli vince tutti i game ai vantaggi e conquista il primo parziale
Parte meglio lo svizzero che (come prevedibile) dimostra di adattarsi meglio dell’avversario alla rapidità della superficie: Stricker obbliga Cobolli a salvarsi ai vantaggi nei primi due turni di servizio, ma l’italiano dimostra grande sangue freddo vincendo entrambi i game al killer point (2 pari). Nel quinto game il semifinalista del 2022 si mette nei guai (tre errori gratuiti: uno di rovescio, uno di dritto e infine uno smash a rimbalzo) e il ‘vantaggio secco’ premia ancora Cobolli, che breakka l’avversario con un meraviglioso passante di dritto (3-2) per poi tenere facilmente il servizio nel game successivo chiudendo il parziale con il terzo ace della sua partita (4-2).
Secondo set: Flavio gioca un bel tennis ma cede al tie break, Stricker pareggia i conti
Il secondo set segue l’ordine dei servizi senza grandi colpi di scena e con una sola palla break non sfruttata da Stricker nel quarto game (ennesimo killer point conquistato da Cobolli). Si arriva così al tie break con Stricker che sembra aver messo a posto il mirino dei suoi colpi potenti mentre Cobolli continua a sorprendere giocando un tennis propositivo: l’italiano non si limita a difendersi ma appena può prende in mano il gioco. Il servizio di Flavio funziona (72% di prime in campo e 82% di punti con la prima) e anche a rete l’italiano mette in mostra una buona sensibilità. Nel tie break però Cobolli è costretto a rincorrere fin dal primo punto: recupera un mini-break sul 3-5, annulla un set point in risposta sul 5-6 con un clamoroso rovescio lungolinea e poi un altro sul 6-7, ma alla fine deve cedere (9-7 Stricker) con lo svizzero che dopo 56 minuti pareggia i conti.
Terzo set: prosegue l’incubo delle palle break per Stricker, Flavio ne approfitta e si porta in vantaggio
Stricker, sull’onda dell’entusiasmo, si procura immediatamente tre palle break consecutive nel game di apertura ma lo svizzero proprio non riesce a sbloccarsi e le spreca tutte e quattro (compreso l’ennesimo vantaggio secco). Flavio si scatena e mette a segno un parziale di 11 punti a 1, breakkando l’avversario (2-0) e portandosi 40-0 nel game successivo: lo svizzero rimonta fino al 40 pari ma ancora una volta il killer point premia l’italiano, che si porta sul 3 a 0 (Cobolli 2/2 nelle palle break, Stricker 0/8, una specie di incubo per il mancino classe 2002). L’incantesimo incredibilmente non si spezza nemmeno sul 3 a 1, quando Flavio, al servizio per chiudere il set, si salva da 15-40, annullando altre tre palle break (0/11 per Stricker) e chiudendo il set col punteggio di 4 a 1.
Quarto set: Cobolli continua a vincere tutti i killer point, Stricker molla definitivamente
Il copione della partita non cambia e rimane sempre lo stesso ed è un copione oggettivamente crudele per Stricker, che in avvio di quarto set perde il servizio, ovviamente al killer point (8 vantaggi secchi nella partita, tutti vinti da Flavio), ovviamente da 40-15 (palle break trasformate: 3/3 per Cobolli, 0/11 per Stricker). Lo svizzero però nel game successivo, ad un passo da una crisi di nervi, mette fine alla sua personale tortura breakkando finalmente (a zero) l’avversario: 1 pari.
Il sollievo dura solo qualche minuto perché Stricker cede ancora il servizio nel terzo game da 40-30, ancora al killer point (9 su 9 Italia), ancora con un errore gratuito (stavolta col dritto). Flavio stavolta conferma il break e si porta in vantaggio per 3-1 e nel game successivo riesce anche a procurarsi un match point ma Stricker finalmente (al decimo tentativo) vince un game ai vantaggi. Flavio però sul 3 a 2 non trema e chiude la partita al termine dello scambio più tosto di tutto l’incontro.