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In questi giorni l’attenzione era evidentemente tutta focalizzata sulle Next Gen ATP Finals di Gedda, ma non bisogna dimenticare che anche il circuito Challenger celebrava la sua ultima settimana di competizioni. Diversi italiani erano ancora in lizza, alla ricerca degli ultimi punti utili per posizionarsi in vista dei prossimi AO. Tra i protagonisti dell’ultimo tuffo c’era anche il nostro Fabio Fognini che, dopo la vittoria della scorsa settimana a Valencia, accarezzava l’idea di un posticino nel tabellone principale del primo Slam stagionale. Purtroppo al Challenger 100 di Maia (Portogallo, terra indoor) gli è andata male perché, dopo la vittoria all’esordio contro il tedesco Tom Gentzsch (n.656 ATP), è stato costretto a dare forfait prima di scendere in campo contro il francese Matteo Martineau. Il tennista ligure rimane così alla posizione n.107 (normalmente in tabellone entrano i primi 104) e dunque, salvo sorprese, in Australia gli dovrebbero toccare le qualificazioni. Molto bene è andato invece Andrea Vavassori che, pur reduce da una stagione lunghissima tra singolo e doppio, è approdato ai quarti di finale battendo due qualificati, prima il russo Alexey Vatutin (n.465) e poi lo svedese Karl Friberg (n.385). Il livello della sfida si alzerà nei quarti di finale contro il padrone di casa Nuno Borges, ex stella di Mississippi State University e attuale n.78 delle classifiche mondiali. Proprio quel Borges che nel secondo turno ha fermato la corsa del nostro Enrico Dalla Valle con un secco 6-2 6-0. Vavassori giocherà contro pronostico ma il portoghese commetterebbe un grosso errore se lo sottovalutasse. Tra l’altro il tennista torinese è ancora in lizza anche nel tabellone di doppio dove, in coppia con Marco Bortolotti, in semifinale affronterà di nuovo Nuno Borges che sarà affiancato per l’occasione dal connazionale Francisco Cabral. Eliminati all’esordio Alessandro Giannessi, Riccardo Bonadio e Andrea Guerrieri.
Dal Giappone giunge l’eco dell’ottima prestazione di un ammirevole Giovanni Fonio che in questa sua interminabile trasferta in Estremo Oriente ha giocato quattro tornei consecutivi. Se fino alla settimana scorsa c’era Luca Nardi a fargli compagnia, bisogna dire che il tennista novarese, rimasto solo, non si è certo fatto affliggere dalla solitudine e al Challenger di Yokkaichi (categoria 100, cemento outdoor) ha sfoderato i suoi migliori talenti raggiungendo i quarti di finale. Questo grazie a due belle vittorie prima sul macedone Kalin Ivanovski (n.305) e poi sulla prima testa di serie del torneo, il padrone di casa Yosuke Watanuki (n.101 ATP) che tra l’altro era affamato di punti in vista degli AO. La vittoria in rimonta dell’azzurro col punteggio di 3-6 6-2 7-5 ha dunque qualcosa di epico. Peccato che nel turno successivo abbia pagato il dispendio di energie, soprattutto nervose, e sia stato costretto alla resa dall’australiano Marc Polmans (n.162 ATP) che l’ha battuto 6-1 6-7(6) 6-2. Fonio si consolerà col nuovo best ranking alla posizione n. 272 ATP.
Si giocava anche in Spagna, sulla terra di Maspalomas (categoria Challenger 75) dove a rappresentare i nostri colori c’erano Brancaccio, Giustino e Lavagno. Quello che è arrivato più lontano, si fa per dire, è stato Raul Brancaccio che, dopo aver battuto il canadese Steven Diez (n.265), si è sorprendentemente arreso al russo Svyatoslav Gulin (n.483) che a gioco corretto di Brancaccio non avrebbe nemmeno dovuto vedere la targa. Invece il 20enne moscovita ha prevalso col punteggio di 7-5 4-6 6-3, scherzi di fine stagione. Subito eliminati Lorenzo Giustino ed Edoardo Lavagno che, dopo aver opposto una fiera resistenza, finiscono per arrendersi a due avversari che erano decisamente alla loro portata (rispettivamente Gerard Campana Lee e Ivan Gakhov).