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Quella tra il 27 novembre e il 3 dicembre è stata l’ultima settimana di tornei ufficiali a livello ATP: la stagione tennistica 2023 si è conclusa con le Next Gen ATP Finals (vinte dal pupillo di Novak Djokovic, il connazionale Hamad Medjedovic) e con i challenger di Temuco, Maspalomas, Maia e Yokkaichi. Le Next Gen ATP Finals non mettono in palio punti validi per il ranking e Luca Van Assche, semifinalista a Jeddah, ne ha pagato le conseguenze: il 19enne francese non ha potuto difendere i punti (80) conquistati al termine del 2022 con la vittoria del challenger di Maia e ha perso di conseguenza una ventina di posti in classifica, scivolando dal numero 70 al numero 90.
Tutto ovviamente invariato per quanto riguarda le prime posizioni della classifica con la griglia di partenza delle ATP Finals di Torino che non ha subito scossoni nemmeno dopo il torneo dei Maestri: comanda Novak Djokovic con 11.245 punti ma impressionano i 6490 punti del numero 4 del mondo Jannik Sinner.
Nella lotta per un posto nel main draw di Melbourne (tra pochi giorni verrà pubblicata l’entry list del primo slam del 2024) si segnala il balzo in avanti del 26enne spagnolo Pedro Martinez che, grazie alla vittoria nel challenger di Maspalomas, ha guadagnato 11 posti in classifica assestandosi al numero 106, verosimilmente uno degli ultimi validi (tra qualificati, wild card e ranking protetto) per il tabellone principale dell’Australian Open. Fabio Fognini, costretto al forfait al challenger di Maia prima del suo match di secondo turno, occupa attualmente la posizione numero 107.
Per quanto riguarda invece gli altri ragazzi italiani Andrea Valvassori grazie ai quarti di finale nel challenger di Maia ha guadagnato undici posti in classifica, passando dal numero 168 al numero 157. Andrea, sconfitto in tre set dal futuro vincitore del torneo Nuno Borges, dopo un grande Roland Garros (secondo turno ma partendo dalle quali, sconfitta amara con Olivieri dopo un match epico con Kecmanovic) ha vissuto una seconda parte di stagione piuttosto altalenante, ottenendo ottimi risultati in doppio ma allo stesso tempo sprecando qualche occasione di troppo in singolare: non è per niente facile costruirsi una classifica competitiva in entrambe le discipline ma Andrea ce l’ha fatta (chiude il suo 2023 al numero 44 in doppio e appunto al numero 157 in singolare).
Il francese Benoit Paire (34 anni, ex numero 18 del mondo) con la finale a Maia ha guadagnato tredici posti in classifica (numero 117) e ha superato Luca Nardi (classe 2003, a Jeddah ha messo a segno uno dei colpi dell’anno): il pesarese, dopo un buon finale di stagione (al netto dell’eliminazione nei gironi delle finali Next Gen), chiude il 2023 al numero 118 della classifica ATP dopo aver siglato la scorsa settimana il suo best ranking di numero 115.