Come forse qualcuno tra i più attenti lettori ricorderà, sulla scia di quanto già scritto a fine 2022 anche per l’off-season 2023 riproporremo un’analisi della classifica dei migliori tennisti italiani. Il primo episodio della seconda stagione non poteva che essere dedicato a Jannik Sinner, indiscusso n°1 d’Italia e n°4 ATP.
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L’altoatesino è il primo azzurro di sempre a concludere una stagione tra i primi cinque al mondo da quando esiste il ranking computerizzato, tanto nel circuito ATP quanto in quello WTA. Questo però è soltanto uno dei numerosi primati che il 22enne di Sesto Pusteria ha fatto registrare in questa stagione. Dall’ottimo bilancio contro i top5 (10/15 nel 2023, inclusi sette degli ultimi otto incontri) fino al già eguagliato record di tornei vinti da un italiano (dieci, quattro dei quali quest’anno): sono davvero tanti i nuovi traguardi stabiliti o ritoccati.
Si potrebbe proseguire oltre, citando ad esempio il maggior numero di vittorie ATP in una stagione o le prime semifinali e finali disputate da un italiano alle ATP Finals, ma sconfinerebbe lo scopo principale dell’articolo. Ci limiteremo quindi a passare la lente di ingrandimento sui risultati raggiunti da Sinner nel 2023, certamente straordinari ma ancora migliorabili per uno che vuole puntare al massimo.
Per i curiosi, lasciamo qui il link all’analisi svolta a dicembre 2022, in modo da avere sempre a portata di mano un riferimento tangibile per confrontare le ultime due annate di Jannik. Di seguito la provenienza dei 6490 punti del n°4 del mondo, il bottino più alto raggiunto in classifica da un azzurro da quando l’ATP utilizza il sistema di ranking attuale.
- Slam: 17,3% (1125/6490)
- ATP Finals: 15,4% (1000/6490)
- Masters1000: 39,9% (2590/6490)
- ATP500: 22,8% (1480/6490)
- ATP250: 4,5% (295/6490)
In Australia è già il momento di sognare in grande?
Rispetto allo scorso anno Sinner ha quasi triplicato i suoi punti in classifica, pur mantenendo sostanzialmente invariato (migliorandolo di poco) il suo rendimento negli Slam. È evidente che lo step successivo dovrà essere compiuto nei Major, ma Jannik e il suo team sono i primi a saperlo.
Se manterrà gli elevatissimi standard mostrati negli ultimi mesi, alla vigilia dei tornei più importanti il nome di Sinner sarà sempre fra i tre/quattro principali candidati al successo finale. È altrettanto vero, tuttavia, che a 22 anni non è obbligatorio vincere ogni Slam cui si prende parte. Jannik potrebbe conquistarne uno, due o tutti – ce lo auguriamo e ne saremmo incredibilmente felici – ma potrebbe anche non vincerne nessuno. Non sarebbe un dramma.
L’obiettivo quindi sarà trovare quanta più continuità possibile nei grandi eventi, cercando di arrivare sempre in fondo nei Major e nei Masters1000. Anche perché è piuttosto ovvio: più semifinali e finali si giocano, più aumentano le chance di successo.
La prima apparizione ufficiale di Sinner nel 2024 sarà direttamente all’Australian Open (in preparazione al quale giocherà l’esibizione Kooyong Classic, ma nessun torneo ATP). L’azzurro sarà testa di serie n°4, ciò significa evitare sicuramente Djokovic, Alcaraz e Medvedev prima di un’eventuale semifinale. Certo i rivali non mancheranno, ma lo step minimo dovrà essere migliorare il risultato della scorsa edizione (ottavi di finale): Jannik ormai non deve più aver paura di nessuno.
A febbraio si tornerà brevemente in Europa per la parentesi indoor, con l’altoatesino in campo all’ATP250 di Marsiglia e all’ATP500 di Rotterdam. In questo periodo, nel 2023 sono arrivati rispettivamente un titolo (a Montpellier) e una finale (a Rotterdam). Se riuscisse a ripetere questi risultati, Sinner volerebbe negli Stati Uniti con il pieno di fiducia.
Il Sunshine double per la conferma, la terra per l’allungo
La stagione appena conclusa ha portato a Sinner grandi soddisfazioni tra fine marzo e inizio aprile, con tre semifinali consecutive tra Indian Wells, Miami e Montecarlo (in Florida si spinse fino alla finale, fermato dall’allora bestia nera Medvedev). Nel 2024 l’asticella sarà anche più elevata, visto che salvo imprevisti Djokovic sarà negli Stati Uniti e Alcaraz nel Principato. Ipotizzare un trionfo in uno di questi tre tornei non è però certo utopia, magari in quella Miami in cui ha raggiunto due finali negli ultimi tre anni.
Jannik sarà poi chiamato a fare un passo in avanti tra maggio e giugno, mesi nei quali difende appena 270 punti. La mancata partecipazione a Madrid e le uscite premature a Roma (ottavi) e Parigi (secondo turno) potranno essere compensate da tre buoni piazzamenti – specialmente nel torneo di casa in cui l’azzurro terrà tantissimo a far bene – anche se sappiamo come attualmente la terra sia la superficie forse meno congeniale al suo stile di gioco.
Estate infuocata tra Wimbledon, Olimpiadi e cemento americano
Anche a causa della sconfitta contro Altmaier al Roland Garros, nel 2023 Sinner ha giocato due tornei su erba (‘s-Hertogenbosch e Halle) prima di Wimbledon. È possibile che invece nel 2024, se arriverà un buon risultato a Parigi, decida magari di giocare solo in Germania, recuperando durante la settimana precedente un po’ di energie in vista di un vero e proprio tour de force.
I Championships infatti, dove quest’anno l’italiano ha raggiunto la semifinale – suo miglior risultato in carriera in uno Slam, per ora – saranno solo il primo grande appuntamento di un’estate ricchissima. Appena tre settimane dopo in calendario ci sono le Olimpiadi, definite una priorità dal team di Jannik, che però non danno punti in classifica e soprattutto si giocheranno nuovamente sulla terra parigina. Da capire, dunque, se il n°4 del ranking sceglierà di giocare qualche partita in preparazione ai Giochi (magari ad Umago, dove ha vinto il titolo nel 2022) o se deciderà di presentarsi direttamente nella capitale francese.
Archiviata Parigi, si torna definitivamente sul cemento. Neanche il tempo di prendere fiato che Sinner tornerà in campo dall’altra parte dell’oceano, a Montréal (dove per la prima volta sarà chiamato a difendere un titolo ‘1000’) e a Cincinnati, dove però avrà tutto da guadagnare essendo stato eliminato al primo turno nel 2023. La fine dell’estate sarà segnata dallo US Open, che forse è lo Slam più congeniale al rosso di Sesto Pusteria e in cui, visti gli ottavi raggiunti in questa stagione, sarà possibile migliorare ancora.
La parentesi cinese e l’indoor europeo per chiudere in bellezza
Di rientro da New York, in base alle sue condizioni fisiche in quel momento, bisognerà capire se l’altoatesino sarà presente o meno a Bologna per la fase a gironi di Coppa Davis. Senza stare a riesumare sterili e inutili polemiche, è evidente che il tempo lontano dai campi tra lo US Open e la trasferta cinese sia stato fondamentale per Sinner per la preparazione del finale di stagione.
È ovviamente ancora tutto da vedere, ma in Cina potrebbe nuovamente mancare Novak Djokovic, che con un anno in più sulle spalle dovrà continuare a centellinare la sua presenza nel circuito per arrivare al top della forma agli eventi più importanti. Pechino – che giocandosi in contemporanea con Tokyo potrebbe presentare un tabellone più soft – e Shanghai saranno due eventi cruciali nel finale di stagione di Jannik Sinner, anche perché a fine anno saranno tanti i punti da scartare (sebbene negli ultimi due Masters1000 dovrà difendere soltanto due ottavi).
L’indoor europeo è però pronto a venire in soccorso all’altoatesino, fornendogli l’opportunità di chiudere in bellezza esattamente come accaduto nel 2023. Quel genere di superficie e condizioni è sicuramente ciò che meglio si adatta all’italiano, che ha dimostrato in questa stagione di essere tra i due migliori al mondo in quelle circostanze. Con un Sinner così, a Torino e speriamo anche a Malaga, sognare in grande è d’obbligo.
I 6490 punti ATP di Jannik Sinner mese per mese
Di seguito, ricapitolati torneo per torneo, vengono ripartiti i 6490 punti ATP di Jannik Sinner, raccolti negli ultimi 11 mesi (tra parentesi, in ordine: competizione, turno raggiunto, data di scadenza nel 2024)
- Gennaio: 180 (Australian Open, ottavi di finale, 28/01/2024)
- Febbraio: 250 (Montpellier, vittoria, 11/02) + 300 (Rotterdam, finale, 18/02)
- Marzo: 360 (Indian Wells, semifinale, 18/03)
- Aprile: 600 (Miami, finale, 01/04) + 360 (Montecarlo, semifinale, 15/04) + 90 (Barcellona, quarti di finale, 22/04)
- Maggio: 90 (Roma, ottavi di finale, 20/05)
- Giugno: 45 (Roland Garros, secondo turno, 10/06) + 45 (‘s-Hertogenbosch, quarti di finale, 17/06) + 90 (Halle, quarti di finale, 24/06)
- Luglio: 720 (Wimbledon, semifinali, 15/07)
- Agosto: 1000 (Canada, vittoria, 12/08)
- Settembre: 180 (US Open, ottavi di finale, 09/09) + 500 (Pechino, vittoria, 30/09)
- Ottobre: 90 (Shanghai, ottavi di finale, 14/10) + 500 (Vienna, vittoria, 28/10)
- Novembre: 90 (Parigi Bercy, ottavi di finale, 04/11) + 1000 (ATP Finals, finale, 05/11)