È Joao Fonseca il tennista junior nominato Campione del Mondo ITF, riconoscimento che fa il paio con lo status di numero 1 di fine anno del ranking under 18. Nato il 21 agosto 2006 a Rio de Janeiro, Joao è il primo junior brasiliano a ottenere il prestigioso riconoscimento, mentre gli unici altri suoi connazionali a vantare il titolo di ITF World Champion tra gli “adulti” sono Gustavo Kuerten in singolare e la coppia formata da Bruno Soares e Marcelo Melo.
Fonseca ha chiuso la sua stagione nel circuito junior con la vittoria allo US Open, tra l’altro battendo in semifinale il nostro Federico Cinà, riuscendo comunque a mantenere la testa del ranking nonostante la rincorsa del messicano classe 2005 Rodrigo Pacheco Mendez, che dopo New York è arrivato in finale alle Finals di categoria e vinto i tre successivi eventi. Il successo allo US Open – riportando anche il Brasile alla vittoria Slam dopo Thiago Seyboth Wild nel 2018 sempre a Flushing Meadows – ha chiaramente pesato in misura determinante sul ranking di fine anno, insieme ai quarti di finale raggiunti negli altri tre major, segno di adattabilità alle diverse superfici.
“Sono molto orgoglioso della mia carriera junior ed è un onore essere il primo brasiliano di sempre a finire l’anno da n. 1 del mondo e a ricevere l’ITF World Champion award” ha detto Joao, che spera di “ispirare la prossima generazione e raggiungere gli incredibili traguardi delle leggende brasiliane”.
Attualmente n. 727 del ranking ATP, Fonseca ha esordito quest’anno nel circuito maggiore proprio nella sua città natale, sconfitto piuttosto nettamente da Molcan, ma i suoi progressi dallo scorso febbraio sono evidenti e lui stesso ne è consapevole: “Il 2023 è stato un anno fantastico e so di aver compiuto un altro passo verso la mia carriera da professionista”.
A fine stagione, ecco infatti il diciassettenne di Rio a Torino durante le ATP Finals in veste di sparring partner che si allenava con Carlos Alcaraz – conosciuto l’anno prima all’accademia di Ferrero – e Jannik Sinner. Proprio il Rosso di Sesto Pusteria è il top player con cui si identifica, “perché mi piace giocare in modo aggressivo” raccontava a Marca a inizio dicembre. “Ho il rovescio più solido del dritto, anche se quest’ultimo è la mia arma principale. Ho un buon servizio e le gambe molto magre. Per questo in Brasile mi chiamano il piccolo Sinner”.
El pequeño Jannik si iscrive così nell’albo d’oro maschile dei campioni del mondo ITF junior. L’elenco parte dal 1978, quando fu incoronato Ivan Lendl. Il nome di Roger Federer, l’idolo di Joao da sempre, compare nel 1998, mentre a rappresentare i colori azzurri ci sono Claudio Pistolesi (1985) e Andrea Gaudenzi (1990). Non c’è Sinner, che ha frequentato il circuito giovanile nel 2016 e nel 2017, per poi dedicarsi esclusivamente al tornei pro.