Dopo i vari passaggi di selezione e votazione – in cui era candidata anche Flavia Pennetta per la terza volta – sono stati annunciati i nomi di chi entrerà a far parte della International Tennis Hall of Fame nel 2024, e si tratta dell’ex numero 1 di doppio Leander Paes, del divulgatore e promotore Vijay Amritraj e del rinomato giornalista Richard Evans. Come si legge nel comunicato ufficiale, Paes e Amritraj diventano i primi indiani eletti nella Hall of Fame (nonché primi maschi asiatici). Paes verrà inserito nella categoria dei giocatori, con Amritraj ed Evans selezionati nella categoria contributor. La cerimonia di introduzione nella HOF si terrà come di consueto a Newport, il 20 luglio 2024.
“È stato l’onore della mia vita giocare per il mio Paese per oltre tre decenni in uno sport che mi ha dato e insegnato tutto”, ha detto il 18 volte campione Slam Paes. “Questo riconoscimento è davvero il massimo per ogni tennista. L’inserimento nella International Tennis Hall of Fame non appartiene solo a me, ma a oltre un miliardo di indiani. Ricevere questo onore culmina il viaggio professionale di una vita, sorreggendomi sulle spalle dei grandi e segnando il sentiero per altri giovani in Asia e nel mondo”. Il 50enne Paes è uno dei soli tre uomini nella storia del tennis ad aver conquistato il career Grande Slam sia in doppio che doppio misto, trascorrendo un totale di 462 settimane nella top 10 del ranking ATP di doppio, incluse 37 settimane al numero 1, vincendo 55 titoli nel tour. In singolare invece spicca la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996.
Da quando è diventato un nome conosciuto a livello mondiale come atleta negli anni ’70 e ’80, Vijay Amritraj ha utilizzato la sua notorietà per diffondere lo sport del tennis in tutta l’India e nel continente asiatico. Il successo pionieristico di Amritraj nell’ATP Tour ha reso popolare lo sport e ha ispirato una generazione di nuovi giocatori. Amritraj è stato uno dei più grandi giocatori dell’India nell’era Open, contribuendo con la squadra indiana di Coppa Davis al raggiungimento delle sue uniche due apparizioni in finale nel 1974 e nel 1987; nel 1974, giocò un ruolo chiave nel boicottaggio della finale contro il Sudafrica da parte dell’India per manifestare contro l’apartheid. Dopo il ritiro, Amritraj è diventato il volto delle trasmissioni di tennis in Asia e nel Medio Oriente, condividendo lo sport con milioni di persone durante gli Slam.
Per oltre sei decenni, Richard Evans è stato una voce preminente nel campo del tennis come giornalista e storico. Da Wimbledon 1960, ha scritto di oltre 200 tornei del Grande Slam e di numerosi altri tornei. Le sue osservazioni sullo sport e sui suoi giocatori hanno portato alla pubblicazione di 23 libri nel corso della sua carriera, comprese antologie sull’Era Open, sulla Coppa Davis, biografie su alcuni dei nomi più leggendari del tennis e altro ancora. Evans è uno dei membri fondatori della International Tennis Writers’ Association (ITWA) e ne è stato presidente dal 2001 al 2004. Inoltre è stato un elemento chiave nella crescita dell’ATP Tour all’inizio dell’Era Open. Nel 1973, in seguito al boicottaggio di Wimbledon, divenne il primo addetto stampa dell’organizzazione. Dal 1974 al 1977, Evans ha ricoperto il ruolo di Direttore europeo dell’ATP a Parigi, con il compito di persuadere i tradizionali direttori di tornei amatoriali in tutta Europa a professionalizzare i loro eventi e trattare i giocatori come professionisti. Nel 1977 è stato eletto per due anni nel consiglio di amministrazione dell’ATP. Durante questo periodo, Evans è stato determinante nel concettualizzare e proporre la creazione dell’ATP University per i giocatori che intraprendevano una carriera professionale e ha contribuito a implementare il programma nel 1980.