Nel corso delle ultime settimane Nick Kyrgios- che non giocherà nemmeno l’Australian Open– si è dedicato a numerose apparizioni televisive, interviste e podcast, lanciando il suo profilo Onlyfans e affrontando diversi temi: gli infortuni, il rientro in campo, la crisi emotiva del 2019.
DJOKOVIC E BECKER- Nell’ultima di queste interviste, rilasciata al sito web The Athletic (di fatto il dipartimento sportivo del New York Times) Nick ha parlato delle differenze tra il tennis moderno e il tennis di qualche decennio fa, tirando in ballo Boris Becker: “Il gioco una volta era molto più lento, penso ad esempio a Boris Becker…Non che non fossero forti, ma dire che sarebbero altrettanto forti adesso è assurdo. Un grande servizio all’epoca aveva una velocità compresa tra 197 e 200 Km/h. Giocatori come me servono costantemente a 220 km/h all’incrocio delle righe. È un gioco completamente diverso. Non dico che non riuscirebbero a trovare la loro strada o una soluzione ma adesso per giocare il serve and volley, per farlo con continuità, devi servire a 220: se servi a meno di 220, Djokovic ti mangia vivo. Lleyton Hewitt ha distrutto Sampras allo US Open: è stato il primo prototipo di giocatore in grado di rispondere. Cosa farebbe Djokovic a uno come Sampras?”.
CREDIBILITA’- Non si è fatta attendere la risposta di Becker (attuale coach di Holger Rune) che ha risposto per le rime all’australiano su Twitter: “Nick parla di uno sport che, a quanto pare, odia… I fatti dicono che non ha mai vinto un Major da giocatore (solo uno ma in doppio) o da allenatore, quindi da dove arriva la sua credibilità? Cerca di paragonare le generazioni… Laver contro Federer, Borg contro Nadal, Sampras contro Djokovic?! Per non parlare di McEnroe, Connors, Lendl, Agassi, Courier, Edberg, Wilander, Kuerten, Bruguera, Rafter, Hewitt e molti altri…Su OnlyFans parli di tante cose, ma non di tennis”
Questa surreale conversazione a distanza è proseguita con Nick che, stuzzicato dal coach tedesco, si è lasciato andare facendo riferimento alla condanna per bancarotta subita da Becker: “Questo tizio parla di credibilità… L’ultima volta che ho controllato eri tu quello che nascondeva i beni, no?”, e poi, ancora: “Ho battuto Federer, Nadal, Djokovic, Murray, quindi sento di avere un pizzico di credibilità…. Non ci vuole uno scienziato missilistico per capire che Novak ti avrebbe spazzato via nel tuo prime. Non è un attacco personale, sono solo fatti”.
E ha chiuso così: “Quindi il 99% dei giocatori non ha credibilità? E il tuo pupillo Zverev? Non ha nemmeno vinto uno Slam di doppio. E ho apprezzato la citazione di OnlyFans: Boris Becker ha parlato del marchio! Ho sempre saputo che eri al passo con i miei business…”
UNA QUESTIONE DI EGO- Becker, travolto dal flusso delle parole dell’australiano, ha deciso con saggezza di non replicare punto su punto, augurando semplicemente una pronta guarigione al finalista di Wimbledon del 2022, non prima di riservargli un’ultima frecciatina: “Non vedo l’ora di rivedere Nick in campo, quando è in forma diventa un giocatore entusiasmante! Nel suo bagaglio ha sicuramente uno Slam, ora però tocca a lui parlare in campo… Buona fortuna”. Kyrgios ha invece chiuso con un tweet abbastanza emblematico: “Una cosa è certa: tra 20-30 anni, non sarò seduto qui sostenendo che potrei competere e confrontarmi con i nuovi giocatori. È sicuramente una questione di ego…”.